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Sozialbericht 2012 - Betrieb für Sozialdienste Bozen

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La mostra, organizzata secondo 10 laboratori interattivi, è stata visitata da 394 ragazzi, provenienti da 7scuole medie - di cui una tedesca - e 1 superiore. La finalità della mostra è consistita nell’individuazione,da parte degli studenti, di nuove modalità di gestione del conflitto, visto come opportunità di conoscenzae di crescita se opportunamente gestito, attraverso anche il superamento di stereotipi e comportamentiinadeguati. L’accesso alla mostra è avvenuto, la mattina, per le classi e, il pomeriggio, per gli insegnanti ed icittadini interessati.Il 10 febbraio <strong>2012</strong>, si è tenuta inoltre una conferenza del dott. Daniele Novara, Direttore del Centro psicopedagogicoper la Pace e la gestione dei conflitti, dal titolo “La gestione del conflitto e le regole educativein famiglia”, aperta agli interessati, soprattutto genitori, che ha riscosso una partecipazione coinvolta edinteressata.** per i costi, si veda scheda “Costi e fonti di finanziamento” del capitolo “Minori”1Sviluppo del territorio e di comunitàDrop Out e progetto “Non uno di meno” - Durante l’anno <strong>2012</strong> sono proseguiti gli incontri del tavolo interistituzionale,composto da ASSB - sede distrettuale Don Bosco, Procura per i Minorenni - Sezione PoliziaGiudiziaria, Questura di Bolzano - Ufficio Minori, Comune di Bolzano - Ufficio Famiglia, Donna e Gioventù,Servizi Educativi e Polizia Municipale, Intendenza scolastica in lingua italiana, Intendenza scolastica in linguatedesca, Formazione Professionale, Istituto Pedagogico e Scuole dell’infanzia. Obiettivi degli incontri èstata la stesura di un protocollo d’intesa, sottoscritto il 23 gennaio 2013, per il territorio della città di Bolzano,con la finalità di regolamentare la comunicazione e le procedure da mettere in atto nei casi di minori arischio di dispersione scolastica (chi segnala e a quale ente), con la formalizzazione di procedure di collaborazionefra i diversi enti coinvolti per i casi in carico alle sedi distrettuali e l’adozione di moduli standard perla segnalazione di mancata iscrizione, assenza prolungata e frequenza discontinua.Inoltre, a seguito degli interventi sperimentati con successo in passato dalla sede distrettuale Don Bosco, èstata uniformata tra le sedi distrettuali la procedura riguardante i progetti di sostegno per i minori a rischiodi dispersione scolastica, che vengono ora pagati tramite specifica. Tale modalità d’intervento è attualmentein corso di sperimentazione in tutte le sedi distrettuali.Nell’ambito del disegno “Drop Out”, la sede distrettuale Don Bosco ha inoltre promosso il progetto “Nonuno di meno”, con l’obiettivo di entrare in modo capillare nelle scuole e nei servizi per iniziare a diffondereuna cultura e un linguaggio comune rispetto al fenomeno della dispersione scolastica, aumentando neglioperatori la sensibilità rispetto alla lettura dei segnali di un disagio scolastico e rispetto all’importanza dellaraccolta dati. Nel <strong>2012</strong> è proseguita la maggior parte dell’attività di sensibilizzazione delle scuole secondariedi primo grado (Dante Alighieri, Ugo Foscolo, Stifter ed Egger Lienz), cosicché, con la conclusione dell’annoscolastico <strong>2012</strong>-2013, tutte le scuole della città, sia italiane che tedesche, saranno state contattate edinformate sul protocollo d’intesa.Polo Ovest - Il polo socio-educativo Firmian “Polo Ovest / West-Pol” con sede in viale Mozart 29/1 è gestitodall’associazione “La Strada – Der Weg” e finanziato dal Comune di Bolzano, con il sostegno della ProvinciaAutonoma di Bolzano e da ASSB che mette a disposizione un’educatrice della sede distrettuale Don Bosco.Le attività vogliono raggiungere principalmente due gruppi target: i minori, a loro volta suddivisi nella fasciadi età della prima infanzia (con la presenza delle mamme) ed in quella 6-14, e le mamme. Gli interventi vannodall’organizzazione di momenti di incontro per sostenere la socializzazione e l’integrazione, al sostegnoscolastico, alle attività con gli adolescenti.Durante la mattina si svolgono le azioni per il sostegno materno infantile con i bambini da 0 a 3 anni e leloro madri: nel <strong>2012</strong> i bambini iscritti sono stati 22 e le madri sono state coinvolte in attività, anche informali,di apprendimento della lingua italiana e di cucito.Durante il pomeriggio si sono svolte le attività di accompagnamento pedagogico, denominato On Air, attraversoil sostegno nei compiti. I bambini iscritti sono stati 30, di cui 10 in carico ai servizi sociali.288I Servizi sociali dell’ASSB | 1.8 SVILUPPO DEL TERRITORIO E DI COMUNITÀ

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