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Sozialbericht 2012 - Betrieb für Sozialdienste Bozen

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Oltre a tale dato, al 31.12.<strong>2012</strong>, dei 7 utenti residenti al Focolare, non era presente alcun utente di Bolzano:5 erano inviati dalla CC Burgraviato, 1 dalla CC Salto Sciliar ed 1 dalla CC val Pusteria. Di queste 7 ospitazioni,4 sono state disposte dal Tribunale per i Minorenni.La residenza assistita di via Cesare Battisti, operativa dal 1° giugno <strong>2012</strong>, accoglie ragazze in situazione didisagio ma con un’autonomia personale tale da consentire di vivere in una situazione protetta, ma senza lapresenza costante di un operatore 24/24 ore. In tutti e 6 i casi presenti in struttura nel <strong>2012</strong>, la provenienzadelle ragazze era da una comunità alloggio, tale per cui la residenza assistita appare essere la naturale evoluzionedi un percorso atto a far raggiungere alle utenti, in modo graduale, una vita autonoma.La residenza prevede che vi sia la presenza di un educatore in media 5 ore la settimana per utente, innalzabiliper la sussistenza di particolari criticità.La scelta a favore di un’utenza di genere femminile è dovuta alla presenza, nello stesso immobile, di unacomunità alloggio per donne in situazione di disagio psichico.Al 31.12.12, delle 5 utenti presenti, 4 erano di Bolzano e 1 della CC Oltradige Bassa Atesina.Oltre alle strutture aziendali descritte, sul territorio cittadino operano altre strutture residenziali sociopedagogicheper minori accreditate dalla Provincia e direttamente gestite da associazioni del privato sociale:la cooperativa sociale Eos coordina le residenze assistite “BeWo” (9 posti) e l’associazione “La Strada - DerWeg” due residenze assistite, una maschile (5 posti) e una femminile (5 posti) e le comunità alloggio “PantaRhei” (8 posti) e “Sancta Clara” (9 posti).Dati su utenti e prestazioni del Centro di Pronta Accoglienza per minori stranieri non accompagnati (MSNA)Il Centro di Pronta Accoglienza MSNA accoglie minori stranieri dai circa 12 ai 18 anni, che si trovano sul territorioprovinciale senza genitori o altra figura di riferimento che eserciti la patria potestà. In questo centrosono attuati, da parte degli educatori, progetti di inserimento sociale del minore, anche attraverso l’instaurazionedi una relazione significativa con l’adolescente, in modo da permettergli di crescere – per quantopossibile – serenamente, considerate le loro storie di vita ed il viaggio che li ha portati in Italia (per lo piùavvenuto attraverso reti di trafficanti), e di inserirsi, dal punto di vista sociale e lavorativo, nella comunitàcon autonomia e consapevolezza.Fig. 32 | Utenti accolti nel Centro Prima Accoglienza MSNA confronto da 2007 a <strong>2012</strong>1Minori<strong>2012</strong>2011capacitàricettiva9 + 4 emergenzaNord Africa9* + 4 emergenzaNord Africagiorni diaperturan. utentinell’annopresenze % di copertura presenza media366 46 3.448 72,5% 9,4365 58 3.157 66,5% 8,62010 12 365 43 2.960 67,6% 8,12009 12 365 39 4.008 91,5% 11,02008 12 366 43 4.166 94,9% 11,42007 12 365 57 3.857 88,1% 10,6* A seguito della riduzione di minore in situazione di abbandono e di una strategia che prevede una maggiore responsabilizzazione di parentie conoscenti, la convenzione stipulata nel 2011 fra ASSB ed associazione Volontarius ha previsto la diminuzione dei posti-utenti da 12 a 9unità. L’emergere dell’emergenza Nord Africa ha creato le condizioni per l’aumento – su richiesta della Provincia – di 4 posti fuori convenzioneappositamente per questo fenomeno.84 I Servizi sociali dell’ASSB | 1.3 Minori

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