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Estradizione - Archiviopenale.it

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ARCHIVIO PENALE 2013, n. 2trastanti con i cr<strong>it</strong>eri stabil<strong>it</strong>i dalla giurisprudenza della Corte stessa, come adesempio la mancanza di acceso ad un avvocato, la reticenza delle autor<strong>it</strong>àgiordane nell'investigare e punire i casi di tortura, l'affidamento ad un Organismodi Mon<strong>it</strong>oraggio imperfetto come l'Adaleh Center ed i conseguenti dubbisull'efficacia del mon<strong>it</strong>oraggio, sono fatti assai rilevanti ed idonei a far penderel'ago della bilancia a favore del ricorrente. E' facile immaginare il sig. Othmanin cella, a 13 giorni di distanza dal prossimo controllo (una volta ogni due settimane,come il minimo previsto dal MOU), privo di un avvocato difensore,mentre si chiede quale forma di tortura impercettibile gli verrà infl<strong>it</strong>ta. D’altrolato si può anche contestare l'eccessiva fiducia riposta nel tipo di mon<strong>it</strong>oraggioofferto al ricorrente. Il mon<strong>it</strong>oraggio isolato previsto dal MOU infatti può e-sporre il detenuto a rappresaglie: quando vengono mon<strong>it</strong>orati soltanto pochifortunati detenuti, diventa facile per la autor<strong>it</strong>à capire chi ha denunciato degliabusi.Proprio per questa ragione, ONG come il Com<strong>it</strong>ato internazionale dellaCroce Rossa pongono come condizione del loro mon<strong>it</strong>oraggio l'accesso,con colloqui privati a tutti i detenuti. In terzo luogo, l'importanza data ai solidirapporti tra il Regno Un<strong>it</strong>o e la Giordania, che secondo la Corte rappresenterebbeuna garanzia di osservanza dei patti al fine di ev<strong>it</strong>are “reazioni Ministerialie diplomatiche”, sembra ignorare il fatto che la Giordania ha unalunga storia di tortura dietro alle spalle di cui il Regno Un<strong>it</strong>o era perfettamenteconsapevole. Appare dubbio che i rapporti tra i due Stati potrebbero davverosoffrire tanto quanto sostiene la Corte se il ricorrente, un uomo che ilRegno Un<strong>it</strong>o ha cercato e tuttora cerca di deportare, venisse torturato dalleautor<strong>it</strong>à della Giordania. Nazione tra l'altro elencata tra «i fedeli alleati nellosforzo mondiale di lotta al terrorismo» (fa<strong>it</strong>hful allies in the global effort tocombat terrorism) nel rapporto «Diplomatic Assurances» against Torture dellaHuman Rights Watch. In quarto luogo, il fatto che la Corte abbia negato ladeportazione sulla base della violazione del dir<strong>it</strong>to ad un equo processo contenutonell'art. 6 Cedu crea dei confl<strong>it</strong>ti con la valutazione riguardo l'art. 3.Come osservato durante la descrizione del MOU, la Giordania aveva forn<strong>it</strong>oassurances anche circa il giusto processo nei paragrafi 7 e 8, con una formulazioneassai simile alla Convenzione; ed in ogni caso nel MOU le parti dichiaranoche rispetteranno i dir<strong>it</strong>ti umani dell'interessato in conform<strong>it</strong>à al dir<strong>it</strong>tointernazionale. Il dir<strong>it</strong>to dell'interessato ad un giusto processo era dunque tu-30

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