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Estradizione - Archiviopenale.it

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ARCHIVIO PENALE 2013, n. 2nuto delle previsioni sulla difesa e sull’equo processo in base ad un asser<strong>it</strong>o“rafforzamento” di tali garanzie mediante la decisione-quadro 2009/299/GAI(punto 51). Più semplicemente, se si dà per presupposto che la norma β sviluppile garanzie della norma suprema α, ciò impedisce, chiaramente, di valutarese β sia conforme ad α. Ancor peggio, l’interpretazione (compiuta, di fatto,dalla Corte) della norma suprema α alla luce della norma β, potrebbe servireper aggirare eventuali censure (o lim<strong>it</strong>azioni) sulla seconda (β) in forzadella prima (α).Codesto approccio mostra le sue cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à nell’amb<strong>it</strong>o della terza questione.Secondo l’art. 53 della Carta, pacificamente r<strong>it</strong>enuto come una “clausola digaranzia minima” dei dir<strong>it</strong>ti, «nessuna disposizione della [stessa] Carta deveessere interpretata come lim<strong>it</strong>ativa o lesiva dei dir<strong>it</strong>ti […] riconosciuti, nel rispettivoamb<strong>it</strong>o di applicazione, dal dir<strong>it</strong>to dell’Unione, […] dalle convenzioniinternazionali, in particolare la [Cedu], e dalle cost<strong>it</strong>uzioni degli Stati membri».Alla luce del dettato letterale, ancor più che in forza del significato costantementeattribu<strong>it</strong>o a tale disposizione, sostenere – come nella sentenza dequa, punti 57-60 – che una simile interpretazione dell’art. 53 «permetterebbead uno Stato membro di ostacolare l’applicazione di atti di dir<strong>it</strong>todell’Unione» può prestare il fianco ad una serie di rilievi. Infatti, la Corte continuaad invocare il parere 1/91, la sentenza Internationale Handelsgesellschaftetc., propri di una concezione federalista dei rapporti fra ordinamenti.Eppure, la tutela dei dir<strong>it</strong>ti dovrebbe tendere ad ampliarsi ed integrarsi [120] : nondovrebbe essere schiacciata su rapporti di primazia di un ordinamento rispettoad un altro.Presumibilmente, la decisione-quadro si mostra conforme rispetto alleprevisioni (di rango superiore) invocate, ma l’atto di forza della Corte di Giustizia[121] disvela un’incertezza ed un timore di fondo [122] , in quanto il giusto processorappresenta un importante baluardo delle cost<strong>it</strong>uzioni nazionali, inclusala Cost<strong>it</strong>uzione <strong>it</strong>aliana. A questo punto, probabilmente, un’argomentazioneinclusiva del dato fattuale sarebbe stata più apprezzabile, dal momento che120Non sembrerebbe, infatti, esserci quel rapporto cooperativo auspicato dal BVerfG nel Maastricht-Urteildel 1993, pur essendo anche questa pronuncia intrisa di interessi propridell’ordinamento tedesco.121Si noti la terminologia dell’incip<strong>it</strong> del punto 63: «permettere ad uno Stato membro».122Si guardi al punto 63, in clausola: «comporterebbe, rimettendo in discussione l’uniform<strong>it</strong>àdello standard di tutela dei dir<strong>it</strong>ti […] un pregiudizio per l’effettiv<strong>it</strong>à della […] decisione quadro».54

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