13.07.2015 Views

Report della ricognizione dei progetti educativi di prevenzione .pdf

Report della ricognizione dei progetti educativi di prevenzione .pdf

Report della ricognizione dei progetti educativi di prevenzione .pdf

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

• Peer-Education: interventi <strong>di</strong>retti a gruppi <strong>di</strong> coetanei tramite <strong>dei</strong> "pari", considerati fonteinformativa fiduciaria e cre<strong>di</strong>bile, che utilizza co<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> comunicazione omogenei e, in quantotale, capace <strong>di</strong> favorire la mo<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> atteggiamenti impropri e l'assunzione <strong>di</strong>comportamenti e stili <strong>di</strong> vita orientati al benessere;• Sviluppo <strong>di</strong> comunità: interventi volti a coinvolgere in<strong>di</strong>vidui, istituzioni e agenzie educative inpercorsi <strong>di</strong> assunzione collettiva <strong>di</strong> responsabilità, per sviluppare una serie <strong>di</strong> cambiamentiall’interno <strong>della</strong> comunità in termini <strong>di</strong> rafforzamento del controllo sociale sui comportamentidevianti, <strong>di</strong> una maggiore comunicazione e capacità <strong>di</strong> gestione <strong>dei</strong> conflitti, <strong>di</strong> unacorresponsabilità nella soluzione <strong>di</strong> problemi comuni e nell'assunzione <strong>di</strong> comportamenti socialipositivi;• Riduzione del danno: interventi finalizzati prima che alla <strong>prevenzione</strong> <strong>dei</strong> comportamenti arischio, alla riduzione delle conseguenze dannose <strong>di</strong> questi comportamenti (es. info pointfinalizzati a prevenire gli effetti pericolosi correlati del consumo <strong>di</strong> sostanze,...).Il quadro emerso è riportato nella tavola che segue:Tav. 19 – Strategie impiegate nell’attuazione degli interventiStrategie utilizzate n. interv % su 205Strategie informative 99 48,3%Strategie promozionali ragazzi 97 47,3%Strategie promozionali adulti 88 42,9%Strategia <strong>di</strong> peer education 17 8,3%Sviluppo comunità 56 27,3%Riduzione del danno 25 12,2%Totale 382Come si evidenzia dai dati riportati in tabella, la strategia informativa risulta tuttora essere quellamaggiormente utilizzata (quasi la metà <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>). Si segnala a tal proposito la presenza <strong>di</strong> 31<strong>progetti</strong> (pari al 15%) con utilizzo esclusivo <strong>di</strong> questa strategia <strong>di</strong> intervento. Molto utilizzatirisultano essere gli interventi educativo promozionali rivolti sia a ragazzi, sia ad adulti.Significativo l’utilizzo in quasi un terzo <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong> <strong>di</strong> strategie centrate sullo sviluppo <strong>di</strong> comunità.Anche in relazione alle strategie impiegate si pone una questione rilevante dal punto <strong>di</strong> vistadell’efficacia degli interventi preventivi, in quanto è ormai assodato che i <strong>progetti</strong> che utilizzano inmodo esclusivo strategie <strong>di</strong> tipo informativo hanno uno scarsissimo livello <strong>di</strong> efficacia.Concentrando l’attenzione sui 34 <strong>progetti</strong> che propongono interventi esclusivamente nell’area <strong>della</strong><strong>prevenzione</strong> si verifica che sono 5 (1 su 7) quelli che utilizzano esclusivamente strategie <strong>di</strong> tipoinformativo.La strategia informativa è invece utilizzata in 10 <strong>progetti</strong> associandola a strategie <strong>di</strong> riduzione deldanno (in particolare infopoint), in 13 <strong>progetti</strong> a strategie promozionali rivolte a ragazzi e in un soloprogetto a strategie riconducibili alla peer education.Rispetto al quadro generale delle strategie utilizzate, la peer education, in<strong>di</strong>cata negli stu<strong>di</strong>valutativi sugli interventi <strong>di</strong> <strong>prevenzione</strong> come la metodologia più efficace, risulta la menoutilizzata: in soli 17 <strong>progetti</strong> su 205.Un altro aspetto significativo approfon<strong>di</strong>to dalla <strong>ricognizione</strong>, riguarda la tipologia <strong>di</strong>approccio/livello <strong>di</strong> <strong>prevenzione</strong> utilizzato.Nella scheda <strong>di</strong> rilevazione si proponeva <strong>di</strong> in<strong>di</strong>care uno o più fra i seguenti approcci adottatinell’attuazione <strong>dei</strong> <strong>progetti</strong>:20

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!