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congresso

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manodopera nelle campagne, libertà di emigrazione di massa, abolizione del<br />

licenziamento per i pubblici dipendenti, livellamento dei minimi contrattuali<br />

provinciali (cioè abolizione delle gabbie salariali), statuto dei lavoratori,<br />

ampliamento dei diritti sindacali, di organizzazione, di iniziative e di<br />

rappresentanza nelle aziende, minimo di disoccupazione negli anni 60,<br />

massimo di organizzazione sindacale e politica del proletariato nei primi<br />

anni 70).<br />

Questo progetto fu accompagnato<br />

- da un'accresciuta mobilità sociale,<br />

- dall'ampliamento delle classi intermedie di tipo capitalistico (funzionari,<br />

dirigenti, ecc.),<br />

- dall'introduzione di una grande varietà di costumi e di beni di consumo di<br />

massa che trasformarono radicalmente, nei trent'anni successivi alla 2°<br />

Guerra Mondiale, il modo di vivere delle masse e diedero il via ad una<br />

diffusa ed illimitata rincorsa al guadagno che la situazione economica<br />

consentiva in misura sufficiente a renderlo un obiettivo efficace.<br />

***<br />

Come ogni trasformazione materiale, il corso seguito dalle società<br />

imperialiste nel secondo dopoguerra ebbe le sue espressioni anche in campo<br />

politico e culturale.<br />

Dopo la fine della 2° Guerra Mondiale l'accumulazione del capitale era<br />

ripresa a vele spiegate, non si era ripetuta una grande crisi come quella del<br />

'29 (17), l'economia mostrava ancora una successione di alti e bassi nei<br />

ritmi di sviluppo ma nell'ambito di un'ininterrotta tendenza alla crescita, il<br />

progetto di costruire società del benessere si veniva dispiegando.<br />

(17) Alla fine della 2° Guerra Mondiale la borghesia temeva che si

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