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ilancio dell'esperienza storica del movimento proletario della fase<br />
imperialista, dell'analisi della situazione oggettiva e dell'analisi della<br />
situazione soggettiva, ma a condizione che questa sia a sua volta condotta<br />
sulla base della prima.<br />
La «propaganda armata» è stata solo l'inizio della rinascita del movimento<br />
rivoluzionario. Non è bastata e non poteva bastare a determinarne lo<br />
sviluppo. Essa però ha posto le basi per la costituzione del partito comunista<br />
ed ha aperto la via.<br />
Lo sviluppo della lotta armata negli anni ha cambiato la situazione politica<br />
italiana. Perché, in che senso e in quale misura? Quale è stata la scoperta cui<br />
ha portato l'attività dei gruppi di lotta armata?<br />
Un problema di metodo<br />
Anche i risultati raggiunti vanno misurati sulla società, non sugli obiettivi e<br />
sulle idee dei protagonisti.<br />
Non importa che la lotta armata sia stata fin dall'inizio un progetto: in alcuni<br />
suoi promotori lo è stata, in altri no. Probabilmente pochi tra i promotori dei<br />
movimenti armati avevano previsto grosso modo l'andamento che le cose<br />
hanno avuto, anche se non era imprevedibile. Nella lotta armata sono<br />
confluite diverse componenti, diverse spinte e diverse origini: era un segno<br />
della sua forza, anche se a lungo andare l'eterogeneità, restando tale, è<br />
diventata un elemento di debolezza. Quello che importa è cosa ha prodotto<br />
la lotta armata nella società italiana e che ruolo avrà nel futuro della nostra<br />
società quello che la lotta armata ha seminato. Questo criterio vale nel<br />
bilancio di ogni movimento; a posteriori, non resta traccia di quello che il<br />
movimento pensava di sé, resta quello che ha prodotto nella società.
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