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- della possibilità di spostare ora in un paese ora in un altro gli effetti più<br />
acuti della crisi, esistente finché i contrasti economici non si saranno<br />
tradotti in contrasti politici, cioè tra Stati.<br />
Ogni analisi delle cause della crisi e ogni proposta di «uscita dalla crisi» che<br />
tenga conto solo o principalmente di fenomeni nazionali, è fuoristrada. La<br />
crisi e i suoi effetti non sono un fenomeno solo italiano.<br />
***<br />
L'inizio e lo sviluppo della crisi, l'inversione del corso economico avvenuto<br />
negli anni 70 ha avuto anche la sua espressione culturale. La cultura<br />
borghese progressista si è fortemente indebolita a vantaggio di una<br />
riedizione della cultura borghese reazionaria. Come già avvenuto nei<br />
decenni precedenti la 2° Guerra Mondiale, la borghesia ripesca, ridipinge,<br />
rilancia e presenta come novità dell'ultima ora tutte le culture reazionarie.<br />
La relativizzazione della conoscenza ridotta a sensazione e sentire<br />
individuale, lo scetticismo e l'agnosticismo sono assunti dalla cultura<br />
borghese progressista, nella misura in cui sopravvive, come denominatori<br />
comuni delle sue varie manifestazioni.<br />
Conclusioni<br />
Gli anni 70 sono il punto d'arrivo di una fase, iniziata alla fine della 2°<br />
Guerra Mondiale, di accumulazione del capitale e di sviluppo economico:<br />
l'equivalente della «belle époque» a cavallo dei due secoli e il punto di