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Due opposte collezioni di apoftegmi: la Floresta Española di ...

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142 Massimo Bergonzini<br />

persuasivo realizzato dal genere apoftegmatico, generato dal mondo c<strong>la</strong>ssico con<br />

finalità etica e ora esaltato dal gusto estetico barocco. La scelta apoftegmatica<br />

dell’oratoriano presuppone infatti <strong>la</strong> lezione <strong>di</strong> Plutarco, il quale raccomandava<br />

<strong>di</strong> eliminare dallo stile ogni eccesso e vacuità per mirare esclusivamente al frutto<br />

dei <strong>di</strong>scorsi, prendendo a modello non le tessitrici <strong>di</strong> ghir<strong>la</strong>nde, ma le api che «pur<br />

vo<strong>la</strong>ndo in continuazione su prati <strong>di</strong> viole, <strong>di</strong> rose e <strong>di</strong> giacinti, vanno a posarsi<br />

sul timo, <strong>la</strong> più acre e pungente delle piante, e vi si fermano al biondo miele<br />

pensando, poi, attinto qualcosa <strong>di</strong> utile, vo<strong>la</strong>no via all’opera loro» 86 . Al tempo<br />

stesso egli non può prescindere dal fine auspicato dal<strong>la</strong> retorica sacra dell’epoca:<br />

molte delle voci sentenziose dei cristiani illustri riprodotte nel<strong>la</strong> Nova <strong>Floresta</strong><br />

non rappresentano solo una <strong>di</strong>mostrazione dell’Ingenio auspicato da Gracián, ma<br />

realizzano anche l’Argutezza Perfetta del Tesauro. Nel Cap. IX del Cannocchiale<br />

Aristotelico il padre torinese affronta finalmente gli ARGOMENTI Metaforici e i<br />

VERI CONCETTI, avvertendo il lettore <strong>di</strong> averlo così condotto al<strong>la</strong> sublime scoperta<br />

teorica dell’ ENTIMEMA URBANO inteso come: «Argutezza Perfetta : quai<br />

son le Conchiusioni degli Epigrammi; i MOTTI INGEGNOSI ; gli ACUTI SALI ;<br />

e tutti quei Detti, che tanto ne’ versi, quanto nelle prose, & nelle Inscrittioni, chiamar<br />

si sogliono CONCETTI ARGUTI». 87 Riassumendo le quattro <strong>di</strong>fferenze che<br />

lo <strong>di</strong>stinguono dall’entimema <strong>di</strong>alettico, Tesauro lo definisce: «una Cavil<strong>la</strong>tione<br />

Ingegnosa, in Materia civile : scherzevolmente persuasiva : senza intera forma<br />

<strong>di</strong> sillogismo : fondata su una Metafora» 88 . Gli <strong>apoftegmi</strong> <strong>di</strong> Bernardes, tuttavia,<br />

presentano un’inestimabile superiorità rispetto a certe deviazioni attribuite ai Concetti<br />

Pre<strong>di</strong>cabili, quel<strong>la</strong> <strong>di</strong> trovare uno sviluppo certamente conforme al<strong>la</strong> paro<strong>la</strong><br />

<strong>di</strong>vina.<br />

Nell’ambito complessivo del<strong>la</strong> teorizzazione retorica del XVII secolo,<br />

e in funzione del<strong>la</strong> specifica caratterizzazione estetica gradualmente assuntadall’oratoria<br />

sacra, deve essere considerato decisivo l’apporto dell’Ecclesiasticae<br />

Rhetoricae sive de ratione concionan<strong>di</strong> libri sex, nunc primum in lucem e<strong>di</strong>ti <strong>di</strong><br />

frei Luís de Granada, pubblicati per <strong>la</strong> prima volta a Lisbona nel 1576: «ao longo<br />

de todo o século XVII o livro base da eloquência sacra portuguesa» 89 . L’opera si<br />

propone come una giustapposizione <strong>di</strong> passi estratti dalle trattazioni retoriche c<strong>la</strong>ssiche,<br />

con partico<strong>la</strong>re presenza dell’Institutio <strong>di</strong> Quintiliano, che vengono però<br />

illustrati con citazioni provenienti dal<strong>la</strong> Sacra Scrittura, dal<strong>la</strong> Patristica e colte<br />

in autori <strong>la</strong>tini come Cicerone e Virgilio. L’evidente tentativo è quello <strong>di</strong> adattare<br />

<strong>la</strong> retorica c<strong>la</strong>ssica alle esigenze del<strong>la</strong> parenetica cattolica, sul<strong>la</strong> scia e con<br />

86 PLUTARCO, L’arte <strong>di</strong> ascoltare, a cura <strong>di</strong> Giuliano Pisani, Mi<strong>la</strong>no, 1995, 63.<br />

87 E. TESAURO, Il cannocchiale aristotelico, Torino, 2000, 487.<br />

88 E. TESAURO, Il cannocchiale aristotelico, ed. cit., 495.<br />

89 A. Pinto de CASTRO, Retórica e teorização literária em Portugal, ed. cit., 56.

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