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Due opposte collezioni di apoftegmi: la Floresta Española di ...

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<strong>Due</strong> apposte <strong>collezioni</strong> <strong>di</strong> <strong>apoftegmi</strong> 153<br />

Terminata tale serie numerica, il padre belga riproduce nuovamente ogni<br />

singolo apoftegma aggiungendovi un proprio Commentarius piuttosto ampio, deduttivamente<br />

provato ma mancante, rispetto allo scritto bernardesiano, dell’argomentazione<br />

esemp<strong>la</strong>re 127 . Nel Consilium Operis sive Auctoris Institutum il gesuita<br />

spiega le ragioni che lo hanno indotto a volgere gli occhi e l’animo ai scelti <strong>apoftegmi</strong><br />

<strong>di</strong> sant’Ignazio: «tum quae variis in locis sparsa sunt, in fasciculum unum<br />

colligenda, tum vero iam collecta Commentario meo exegetico exp<strong>la</strong>nanda». Dato<br />

che il fondatore del<strong>la</strong> Compagnia <strong>di</strong> Gesù, tramite essi, aveva voluto in<strong>di</strong>care <strong>la</strong><br />

via del<strong>la</strong> virtù e allo stesso tempo armare coloro che lo ascoltavano contro le tentazioni,<br />

egli ritiene possibile adattare al santo l’espressione <strong>di</strong> Giobbe (29,21):<br />

«qui me au<strong>di</strong>ebant expectabant sententiam, & intenti tacebant ad consilium meum<br />

: verbis meis nihil addere audebant, & super illis stil<strong>la</strong>bat eloquium meum. Expectabant<br />

me sicut pluviam, & os suum aperiebant quasi ad imbrem serotinum».<br />

Padre Lyère ricorda infine <strong>la</strong> speciale devozione del re portoghese D. João III:<br />

«Unus mihi testis è millibus sit idoneus ille ac gravis, Serenissimus Lusitaniae<br />

Rex Ioannes, eius nominis tertius, apud quem omnia Ignatii verba tantum ponderis<br />

et onoris invenisse legimus, ut non ab homine profecta, sed de<strong>la</strong>psa caelitus esse<br />

viderentur» 128 .<br />

Il sottotitolo dell’opera, Sylva de vários Apophthegmas e Ditos sentenciosos<br />

espirituais e morais, sposta <strong>la</strong> riflessione verso una tra<strong>di</strong>zione letteraria<br />

che si potrebbe definire convergente con quel<strong>la</strong> delle compi<strong>la</strong>zioni apoftegmatiche.<br />

Nel coor<strong>di</strong>nare una serie <strong>di</strong> contributi seminariali legati alle problematiche del<strong>la</strong><br />

riscrittura nel Cinquecento, Paolo Cherchi introduce e definisce il profilo <strong>di</strong> tale<br />

genere miscel<strong>la</strong>neo: «Chiamiamo selve quelle opere che raccolgono senza alcun<br />

chiaro or<strong>di</strong>ne spezzoni <strong>di</strong> storie, curiosità naturali e antropologiche, questioni <strong>di</strong><br />

etimologia, liste <strong>di</strong> personaggi e <strong>di</strong> eventi storici c<strong>la</strong>ssificabili sotto un esponente<br />

partico<strong>la</strong>re, detti <strong>di</strong> personaggi illustri, nomi <strong>di</strong> inventori <strong>di</strong> cose, e simili oggetti,<br />

trattabili in forma breve» 129 . Il modello antico più autorevole, capace <strong>di</strong> esercitare<br />

<strong>la</strong> sua influenza sul<strong>la</strong> cultura occidentale, è rappresentato dalle Noctes Atticae <strong>di</strong><br />

127 Il secondo libro, […], quibus sobrie nobiscum vivamus in hoc saeculo, che inizia con un breve<br />

Prothyron, è composto da quin<strong>di</strong>ci <strong>apoftegmi</strong>, mentre il terzo libro […], quibus iuste cum proximo<br />

vivamus in hoc saeculo, ne contiene solo do<strong>di</strong>ci, preceduti da un corto Proemion, naturalmente tutti<br />

riproposti e commentati al modo dei primi <strong>di</strong>ciassette.<br />

128 Le citazioni da Apophthegmata Sacra […], ed. cit., .<br />

129 P. CHERCHI, Ricerche sulle selve rinascimentali, Ravenna, 1999, 9. Egli aggiunge che alcuni<br />

critici preferiscono il titolo <strong>di</strong> varia historia, utilizzato anche in raccolte umanistiche sia in <strong>la</strong>tino che<br />

volgari, perché descrive almeno in parte il contenuto delle stesse. I titoli greci riferibili al<strong>la</strong> produzione<br />

antica sono in realtà molteplici; un elenco in P. CHERCHI, Ricerche sulle selve rinascimentali, 10,<br />

tratto da Aulo GELLIO, Noctes Atticae, trad. <strong>di</strong> L. Rusca, Mi<strong>la</strong>no, 1992, vol. I, 85 e Praefatio, in Aulo<br />

GELLIO, Noctes Atticae, ed. cit., 6-10.

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