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<strong>Riders</strong><br />
Magazine n.106<br />
veloce senza rischiare di cadere. Mai. Diciamo<br />
così: per cercarsi rogne con il trike bisogna<br />
proprio forzare o andare addosso a un tir, perché<br />
cadere è davvero impossibile.<br />
Bisogna chiarire che, se da noi è come un UFO,<br />
negli Stati Uniti è un veicolo relativamente<br />
diffuso. Qui da noi, invece, per i critici è roba<br />
da: «egocentrici, o per chi ha problemi di<br />
deambulazione». Sono questi gli attacchi più<br />
buoni che si sentono lungo la strada quando<br />
attraverso Milano col Freewheeler. Cavolate, o<br />
meglio sono definizioni riduttive. Mi attrae nella<br />
sua irrazionalità e comunque ha una grande<br />
personalità, che conviene rispettare. Torniamo al<br />
Free: l’impronta cruiser sposa e ingloba gli ampi<br />
parafanghi posteriori Bobtail, ai terminali bassi<br />
a fetta di salame (ehm, che in quella notte brava<br />
di luglio avrebbero pure subito una limatina...),<br />
i fari cromati Nacelle e i manubri Mini Ape da<br />
12 pollici, oltre ai cerchi in alluminio Enforcer. Il<br />
baulone posteriore può contenere un armadio.<br />
Utilissimo se volete partire con il partner per un<br />
weekend. In alternativa, contiene senza problemi<br />
due caschi integrali, una comodità non male in<br />
qualsiasi uscita, oppure una bella cassa di birre,<br />
ma a quel punto riempiamolo di ghiaccio... e le<br />
bottiglie gliele piantiamo dentro a più non posso.<br />
Il motore della bestia è il V2 1.745 Milwaukee-<br />
Eight 107 V-Twin: il più performante della<br />
storia H-D, con coppia massima di 150 Nm<br />
a 3.250 giri. Otto valvole, camme singola<br />
azionata da catena, doppia candela, contralbero<br />
di bilanciamento ed è montato su supporti in<br />
gomma. Pneumatici: l’anteriore è un radiale<br />
Dunlop Harley-Davidson a fascia nera, mentre<br />
dietro ci sono gommoni piatti e larghi in stile<br />
automobilistico (P205/65R15). La tecnologia<br />
Dunlop Multi-Tread utilizza una mescola più<br />
dura al centro e più morbida ai lati. Grande<br />
forza di arresto dei doppi freni a disco Reflex di<br />
Brembo, con azione combinata per la massima<br />
stabilità: se l’impianto posteriore viene azionato,<br />
interviene anche il doppio anteriore, mentre<br />
quest’ultimo è indipendente e potentissimo, forte<br />
di un doppio disco flottante con pinze fisse a 6<br />
pistoncini. Vi assicuro che frena e nonostante la<br />
mezza tonnellata di mole, Freewheeler si ferma<br />
in fretta, all’occorrenza. Comoda la retromarcia,<br />
attivabile da pulsante sul manubrio, che risolve<br />
qualsiasi situazione impegnativa.<br />
OSPITALE,<br />
RIGIDA COME<br />
UN’ASSE<br />
E TANTA ARIA<br />
Dai, comunque lo ammetto: appena inforcata la<br />
Freewheeler mi sono sentito impedito. Ma non<br />
so più guidare? Guai ad approcciarla come una<br />
moto. Ancora peggio se si asseconda l'istinto di<br />
appoggiare uno o due pieni a terra. Giammai.<br />
All'inizio, al primo incrocio ho svoltato dalla parte<br />
opposta di dove volevo andare, mentre alla<br />
rotonda successiva ho rischiato di salire<br />
sull’aiuola a cogliere margherite. Ok, calma un<br />
attimo: per condurla bisogna concentrarsi e<br />
riparametrarsi, senza mai dimenticare<br />
l'ingombro posteriore. Ma presto si imparano i<br />
trucchi: basta spingere in avanti (forza<br />
longitudinale) sulla manopola del manubrio dal<br />
lato esterno alla curva: c’est plus facile. Tutto lì. Il<br />
resto poi vien da sé. A questo punto però si<br />
domina, cioè la sensazione è quella. Devo<br />
trovarmi a Milano con il fotografo Consolini di<br />
attraversare la città di giorno non se ne parla.<br />
Mi accordo di trovarci dopo cena, a traffico<br />
diluito. Bene, ora è arrivato il mio momento, mi<br />
sento il re della notte e Freewheeler è il mio trono<br />
tutto nero, luccicante e tanto cromato, con quegli<br />
occhioni bianchi davanti ad aprire la strada .<br />
Scendo dall’alta Brianza, in tangenziale: mi<br />
piazzo in centro, bello piantato e stabile sulle tre<br />
ruote e me la gusto. Tutta l'aria del pianeta ce<br />
l'ho addosso io, perché davanti la Wheeler è tutta<br />
nuda. Vorrei vedermi dall’alto ripreso da un<br />
drone. Me lo immagino. Al buio il vento scorre più<br />
fresco sulla faccia, mentre il sound leggero ed<br />
educato (lo so, sono in controtendenza ma io lo<br />
preferisco agli scarichi aperti) fa il resto per farmi<br />
sentire in modalità #bellavita. Ah, dimenticavo:<br />
avvistando dossi o buche, meglio rallentare...<br />
tantissimo: dietro è come avere le ruote attaccate<br />
al sellone. Manca solo la musica, che è presente<br />
sulla Tri Glide Ultra, l'altra Trike a listino Harley,<br />
quella tutta carenata, meno attraente ma tre<br />
volte più confortevole. Doppia poltrona in prima<br />
classe, accessori che nemmeno su un jet privato<br />
di Donald Trump: roba da 38.600 euro. Torniamo<br />
al Freewheeler. Vero, per fare le foto ho rischiato<br />
il ritiro di sei patenti per le prossime generazioni:<br />
mamma mia che traversi. Questo è un veicolo<br />
che domina, ma non è adatto a tutti:<br />
è da capobranco. Proprio come mi sono sentito<br />
stanotte.<br />
HARLEY-DAVIDSON TRIKE FREEWHEELER<br />
Cilindrata<br />
1.745 cc<br />
Motore<br />
Milwaukee-Eight 107 V-Twin<br />
Configurazione<br />
V2, 4 tempi<br />
Coppia massima<br />
150 Nm a 3250 giri<br />
Interasse<br />
1670 mm<br />
Altezza sella min.700 mm<br />
Peso(secco/marcia) 492 kg - 507 kg<br />
Serbatoio<br />
22,7 lt<br />
Prezzo 30.200 €<br />
Voto 7<br />
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