<strong>Riders</strong> La Terza Prove CARI SMANETTONI, NON SARESTE CAPACI DI SPALANCARE IL GAS NEANCHE IN AUTOSTRADA, AMMESSO CHE RIUSCIATE A TENERLA SU DI GIRI PER FARLA MUOVERE T oglietevi subito quel finto, confuso stupore dalla faccia. Quell’espressione classica dello smanettone della domenica, buono solo a palpare le gomme alle moto parcheggiate sui tornanti dell’Appennino. Con una di queste moto qui, non sareste capaci di spalancare il gas neanche in autostrada, ammesso che riusciate a tenerla su di giri quanto basta per farla muovere. E poi provate a immaginare un tracciato come quello di Spa del 1975. Girare a Spa con un cinquanta voleva dire far segnare i centosessantacinque all’ora di media sul giro. In sostanza, gas aperto sempre, pelando appena all’ingresso di un paio di curvoni per continuare a limare la soglia dei 17mila giri al minuto! Il casco fuori dal cupolino? Mai! Lo faceva Angel Nieto, uno che sulle piccole cilindrate ha costruito una carriera inimitabile. Nieto andava così per tutta la gara. O quasi, perché a un certo punto ha visto una moto passargli di fianco e poi persino andarsene. Era Herbert Rittberger, che con la sua Kreidler vedeva i duecentodieci. Ecco, se mai avete avuto una vaga idea di cosa poteva essere Spa negli anni Settanta, ora potete pure cagarvi sotto al solo pensiero di poter tenere ritmi del genere con una moto come la Kreidler Van Veen del 75. I cinquantini da gran premio erano questa roba qui. Andavi a vederli alla fine di un rettilineo e sentivi arrivare il rumore dello spostamento d’aria provocato dalle carenature. Un attimo dopo, il sibilo del due tempi. Kreidler, a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, riempiva la griglia di gran premi mondiali e campionato italiano. Tra quelle moto, pure quella di Francesco Bianchi, oggi pilota da classic weekend. Stessa moto e stesso pilota, nel 1982, hanno stampato il miglior tempo sul giro della pista Junior di Monza: 1’11”96. Un record imbattuto. Abbiamo un debole per quelli che ci provano sempre, ormai si sa: «Ho comprato la Kreidler Van Veen da Mainini Moto a Busto Arsizio, nel gennaio del 1980» racconta Francesco Bianchi durante la pausa delle prove sul circuito di Adria. «La moto sostanzialmente è sempre quella. Pensa che fino allo scorso anno usavo ancora i dischi della frizione di allora». Stessa colorazione delle moto ufficiali, l’abbinamento verde e arancio conosciuto nelle piste di tutto il mondo, la moto di Francesco Bianchi è del 1979 e monta un motore a sei marce da competizione. Non è, come succede spesso, un motore a cinque marce derivato dalla produzione stradale ma un vero motore da corsa con il carter della valvola rotante fuso in terra. Il cilindro è un Hummel (HH) comprato nel 1983, garantiva prestazioni migliori dell’originale Kreidler in vista del passaggio alla categoria seniores. Sì, perché il nostro non è che la desse su più di tanto. Pur senza aver mai corso a tempo pieno, con un terzo posto nel campionato juniores del 1982 passò d’ufficio al campionato maggiore nel 1983. Per dare un’idea, voleva dire trovarsi in griglia a Imola o a Misano con Eugenio Lazzarini e Claudio Lusuardi. «Guidare un cinquantino da corsa è una cosa diversa dalla guida di qualsiasi altra moto e guidare una Kreidler lo è ancora di più. Campioni del calibro di Barry Sheene e Jarno Saarinen hanno sempre dichiarato che preferivano di gran lunga la guida facile di una 500 da gran premio piuttosto di tornare a guidare le Kreidler dei primi tempi». Gas al massimo, motore a 13mila giri e mollare la frizione. Tanto per dirne una, queste le azioni da coordinare in partenza. Prima dei 13mila, la Kreidler Van Veen non si muove… Poi, sempre che vi siate messi nella direzione giusta, bisogna avere orecchio e un contagiri Krober bello 62
<strong>Riders</strong> Magazine n.106 Nella pagina accanto, il codino è l'unica modifica estetica apportata da Francesco Bianchi rispetto alla moto con cui correva nel 1983. Questa versione è quella usata al tempo da Eugenio Lazzarini. In questa pagina, HH sta per Hans Hummel, pilota austriaco della classe 50 che sviluppò al tempo diverse parti speciali per le Kreidler. 63