Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>Riders</strong><br />
La Quarta<br />
Talk<br />
QUELLA VOLTA CHE...<br />
VIDI MAMOLA<br />
IPNOTIZZATO<br />
F<br />
SONO STATO PIONIERE<br />
DEI SIMULATORI<br />
VIRTUALI SENZA SAPERLO<br />
Fra le molte cose che cambiarono il mondo degli<br />
sport a motore, soprattutto la Formula 1, c’è<br />
l’arrivo e l’uso dei simulatori che permettono ai<br />
piloti di provare i gran premi seduti comodamen-<br />
te, si fa per dire, su una macchina virtuale che ti fa<br />
sentire come se tutto ciò sia vero. Era il 1998 ed<br />
ero il team manager della Cagiva che aveva appena<br />
assunto Randy Mamola come pilota di punta<br />
nella classe 500 cc. Ricordo che eravamo nel mitico<br />
circuito di Laguna Seca, in California, dove già<br />
al giovedì le colline erano strapiene di gente e<br />
nell’aria si sentiva un profumo di erba fumata. Ero<br />
insieme a Randy nel suo piccolo caravan quando<br />
si presenta un medico, amico del pilota Ed Conboy,<br />
con in mano una valigia. All’interno un armamentario<br />
tecnico. Mi metto da parte e vedo che<br />
inserisce un disco nel monitor di un piccolo televisore<br />
dove è ben marcato il circuito di Laguna<br />
Seca. Il medico mette dei sensori sulle tempie<br />
di Mamola e incomincia a parlargli quasi<br />
ipnotizzandolo. Francamente incomincio a pensare<br />
di aver fumato un giardino perché mi sembrava<br />
di vedere un film. Dovete credermi: Randy<br />
restò un’ora davanti al monitor parlando con se<br />
stesso e ripetendo centinaia di volte le curve del<br />
circuito memorizzandole una dopo l’altra. Dopo<br />
un’ora di film il medico tolse i sensori dalle tempie<br />
del pilota come se nulla fosse e Randy quasi si<br />
svegliò da questo sonno ipnotico. In seguito mi<br />
spiegarono che era un tentativo di far entrare<br />
nella testa del pilota il circuito, curva dopo curva,<br />
per ottimizzare al meglio la resa finale in<br />
gara. Francamente ne rimasi colpito e pensavo di<br />
essere in un sogno ma oggi, a distanza di vent’anni,<br />
ho capito che da quel momento si incominciava<br />
a lavorare per sviluppare i moderni simulatori virtuali.<br />
Mi sento quasi come se fossi stato io il pioniere<br />
di questa tecnologia. Diciamo così, sono stato<br />
forse il primo ad averla vista nascere.<br />
CARLO PERNAT 30 anni nel motociclismo,<br />
manager di Andrea Iannone<br />
UN’ESTATE PAZZESCA, FORTUNATA, DA PROTAGONISTA.<br />
TOMMASO PARADISO RACCONTA COME È RIUSCITO A DIVENTARE<br />
UNO DEI CANTANTI PIÙ SEGUITI IN QUESTO 2017<br />
CRONACHE DI<br />
UN APPRENDISTA<br />
RAPPRESENTARE<br />
LA NORMALITÀ<br />
P<br />
Probabilmente le cose mi stanno andando bene<br />
perché le canzoni che scrivo rappresentano il punto<br />
di vista di molte persone, di molti italiani. A differenza<br />
di alcuni scrittori, sceneggiatori, musicisti,<br />
pittori, registi, fotografi, non sono un grande osservatore,<br />
non descrivo le storie degli altri, non<br />
spio, non parlo del mondo. Semplicemente butto<br />
fuori quello che ho dentro e quello che mi accade<br />
e questo, con grande fortuna, trova terreno<br />
fertile nel consenso della gente. Per dirla in altro<br />
modo: le mie esperienze, i miei fatti, coincidono<br />
con quelli degli altri. Ne consegue che il cosìddetto<br />
artista è in realtà una persona normale con la<br />
caratteristica, dicono, di saper raccontare alcuni<br />
argomenti meglio degli altri. Se Riccione, L’esercito<br />
del Selfie, Pamplona (l’unica che non ho<br />
scritto ma solo cantato), Quanto mi hai fatto<br />
fare tardi e Partiti adesso stanno galoppando in<br />
questa estate è semplicemente perché ho una<br />
banalissima debolezza per questo periodo<br />
dell’anno. Tutto mi sembra più bello, più felice,<br />
più facile, più sereno e più mio. Mio è il mare, mio<br />
è il sole, mie sono le barche, il bel tempo, il caldo,<br />
mia è la vacanza, i concerti all’aperto, il cielo, il<br />
vento, mia la salsedine, le persone abbronzate, i<br />
capelli d’acqua salata, l’aria condizionata, i finestrini<br />
abbassati, la siesta dopo il pranzo e potrei<br />
continuare su questi cliché all’infinito. Ma li amo<br />
davvero. Sono io. Siete voi.<br />
TOMMASO PARADISO<br />
Leader musicale dei Thegiornalisti<br />
76