Jolly Roger_01_09
Jolly Roger Magazine numero IX, anno I. Letteratura, attualità e arte.
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EDITORIALE<br />
it’s a dirty job<br />
... but somebody gotta do it<br />
di Fabio Gimignani<br />
Ecco!<br />
Così tra strillo in copertina e<br />
titolo dell’editoriale ho scomodato<br />
equamente la storia del<br />
cinema e quella della musica,<br />
citando la frase di Bogey con la<br />
quale si chiude il film “L’ultima<br />
minaccia” e il titolo di un<br />
meraviglioso brano interpretato<br />
da Bonnie Tyler, storica compagna<br />
di banco di Meat Loaf nella<br />
classe del professor Steinman.<br />
Le citazioni vi sfuggono?<br />
Cazzi vostri!<br />
Mi dolgo sinceramente per la<br />
carenza di cultura metropolitana<br />
e artistica che rende grigia la<br />
vostra vita, ma vi assicuro che<br />
questa notte dormirò lo stesso.<br />
Detto ciò ritorno in tema e cerco<br />
di eseguire gli usuali carpiati<br />
con triplo avvitamento per tradurre<br />
in concetti umanamente<br />
assimilabili quelle che sembrano,<br />
a un primo superficiale esame,<br />
le manifestazioni tangibili<br />
del serio disturbo mentale di<br />
chi scrive.<br />
Che c’azzecca (come direbbe<br />
colui che vent’anni fa ha<br />
dato l’ultimo calcio nel culo<br />
a un’Italia sull’orlo del precipizio)<br />
Humphrey Bogart con<br />
Bonnie Tyler e con la malsana<br />
volontà di pubblicare libri?<br />
E qui vi volevo!<br />
Sì, perché c’azzecca, e pure parecchio,<br />
se siamo pronti a ingoiare<br />
un bel po’ di rospi durante<br />
la disamina dei fatti; disamina<br />
che, a onor del vero, non sempre<br />
viene affrontata, più per il<br />
timore di quello che saremmo<br />
costretti a dedurre che per una<br />
sana e giustificata pigrizia intellettuale.<br />
Partiamo da Mr. Bogart.<br />
Per la precisione maniacale che<br />
mi contraddistingue nel citare<br />
le fonti, la frase con la quale il<br />
film si conclude recita: “È la<br />
stampa, bellezza... la stampa. E<br />
tu non ci puoi far niente. Niente!”<br />
confermando senza tema<br />
di smentita quello “scripta manent”<br />
del quale sembriamo dimenticarci<br />
troppo spesso.<br />
Ma non è solo il soggetto passivo<br />
della stampa a non poterci<br />
fare niente: la prima vittima<br />
(per quanto consapevole e accondiscendente)<br />
di questo meraviglioso<br />
mostro fatto di carta<br />
e di inchiostri è proprio l’Editore,<br />
che non potrebbe fare a<br />
meno di nutrire amorevolmente<br />
il mostro nemmeno se ne andasse<br />
della propria vita.<br />
Sì, perché nonostante le mille<br />
difficoltà, nonostante l’indifferenza<br />
di persone che, se non<br />
proprio gratitudine, potrebbero<br />
anche essere così cortesi da mostrare<br />
un minimo di solidarietà,<br />
nonostante un mondo sempre<br />
più gremito da analfabeti di<br />
ritorno che scrivono “qual’è”<br />
con l’apostrofo e riescono più<br />
facilmente a infilare un cinque<br />
più uno al Superenalotto che<br />
un congiuntivo corretto in una<br />
frase, l’Editore non ci può far<br />
niente... niente! La sua natura è<br />
quella di pubblicare chi ritiene<br />
meritevole, pur sapendo che un<br />
“grazie” stitico, di circostanza<br />
e a denti stretti sarà tutto quello<br />
che nella massima parte dei<br />
casi otterrà.<br />
Ma “Lovin’ you it’s a dirty job”,<br />
cantava Bonnie Tyler, preoccupandosi<br />
però di aggiungere<br />
“but somebody gotta do it”.<br />
Ed è questo ciò che accade: la<br />
stampa non si arresta. La stampa<br />
dei libri belli, di quelli scritti<br />
con il cuore e con l’anima. Di<br />
quei libri che, quando mi ritrovo<br />
il manostritto caricato sul<br />
Kindle, non posso fare a meno<br />
di pubblicare.<br />
Perché è la mia natura, esattamente<br />
come nel caso dello scorpione<br />
che punge la rana; ragion<br />
per cui si va avanti, sotto alla<br />
bandiera con teschio e tibie,<br />
stringendosi in quadrato con i<br />
pochi romantici che condividono<br />
davvero un sogno, anche a<br />
beneficio di chi rimane a bordo<br />
solo finché gli conviene.<br />
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