Jolly Roger_01_09
Jolly Roger Magazine numero IX, anno I. Letteratura, attualità e arte.
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psicologia<br />
psicologia<br />
FIDUCIA E RISPETTO<br />
Gettare le basi della relazione con il cavallo<br />
di Floriana Marrocchelli<br />
«Che cosa vuol dire addomesticare?»<br />
«Vuol dire ‘creare dei legami’» disse la volpe «Tu, fino ad ora, per me non sei che un ragazzino<br />
uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me.<br />
Io non sono che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo<br />
bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo e io sarò per te unica al mondo.»<br />
Il cavallo, protagonista delle attività<br />
di rieducazione equestre:<br />
esso rappresenta lo strumento<br />
attraverso il quale è possibile<br />
raggiungere e stabilire determinati<br />
obiettivi per ogni singola<br />
persona.<br />
Non mi è mai piaciuto il termine<br />
strumento, ma non solo<br />
per la freddezza insita nel suo<br />
(Antoine de Saint – Exupéry · Il piccolo principe, 1943)<br />
significato, ma piuttosto perché<br />
questo termine non sottolinea<br />
e non evidenzia tutti gli aspetti<br />
comunicativi, affettivi, empatici<br />
e di scambio reciproco che ci<br />
sono nella relazione con questo<br />
animale.<br />
Così come a noi tutti gli eventi,<br />
le cose che viviamo e che proviamo,<br />
insegnano qualcosa, lo<br />
stesso vale per i cavalli. L’insieme<br />
delle nostre esperienze<br />
porta in noi la conoscenza e la<br />
consapevolezza di noi stessi e<br />
del mondo che ci circonda, la<br />
medesima scoperta che provano<br />
i cavalli nell’affrontare e nel<br />
conoscere situazioni che per<br />
loro rappresentano una novità.<br />
Ma iniziamo dal principio: la<br />
strategia che questo animale ha<br />
usato per garantirsi la sopravvivenza<br />
negli anni è la fuga, sulla<br />
base di ciò come possiamo impedire<br />
ad un animale così imponente<br />
di scappare di fronte a<br />
cose che per lui rappresentano<br />
un pericolo (come un suono<br />
troppo forte o un movimento<br />
improvviso)?<br />
Attraverso la relazione con<br />
noi.<br />
Il cavallo deve conoscerci, deve<br />
scoprire con noi che nulla di<br />
quello che gli si sta presentando<br />
è pericoloso, solo così potrà<br />
fidarsi ed affidarsi. Il suo apprendimento<br />
è un processo che<br />
si manifesta più o meno lentamente<br />
(questo dipende molto<br />
dalle caratteristiche di indole<br />
del singolo animale) mediante<br />
cambiamenti nel suo sistema<br />
comportamentale, attraverso<br />
l’adattamento e la comprensione<br />
di quello che sta vivendo. Ma<br />
affinché la nostra comunicazione<br />
con loro sia efficace -dobbiamo<br />
comunque partire dalla<br />
considerazione che tutto quello<br />
che facciamo con i cavalli sfocia<br />
in un addestramento- dobbiamo<br />
conoscere il loro mondo<br />
sensoriale. Dobbiamo sapere<br />
come i cavalli, e in particolare<br />
il nostro cavallo, reagisce alle<br />
sollecitazioni, così come percepisce<br />
gli stimoli visivi, uditivi,<br />
tattili e olfattivi; sulla base di<br />
questa consapevolezza possiamo<br />
adattarci alla sua capacità di<br />
apprendere. Dobbiamo quindi<br />
essere prima noi a capire quali<br />
sono le regole che governano<br />
il loro comportamento, sapere<br />
come apprende la loro mente,<br />
per poterlo così guidare nella<br />
scoperta e alla conoscenza di<br />
stimoli nuovi. Il solo modo per<br />
comunicare con il cavallo in<br />
modo efficace è attraverso il rispetto<br />
delle sue esigenze e delle<br />
sue capacità, considerando<br />
dunque il suo essere cavallo.<br />
ANNO I • NUMERO IX • novembre 2<strong>01</strong>8 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />
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