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la via del vino<br />
la via del vino<br />
sommelier<br />
in una parola, un mondo<br />
I Fabbri, Chianti Classico:<br />
la tenuta dal sapore antico e genuino di Susanna Grassi<br />
La giornata uggiosa non scoraggia<br />
anzi, mostra un aspetto del<br />
territorio più misterioso. Siamo<br />
a Lamole, esattamente a Casole,<br />
in una mattinata d’inverno,<br />
qualche giorno dopo una copiosa<br />
nevicata. Il territorio, quassù,<br />
si caratterizza per le spiccate<br />
altezze, per la composizione<br />
prevalentemente sabbiosa del<br />
terreno, per la presenza dei muretti<br />
a secco, per le escursioni<br />
termiche.<br />
Sono tornata a Lamole perché<br />
sono stata, fin dalla prima visita,<br />
rapita dal suo fascino.<br />
Frequentata assiduamente anche<br />
dalla scrittrice Oriana Fallaci,<br />
da questa località genuina,<br />
vera, talvolta impervia e<br />
faticosa, arroccata sulle colline<br />
di Camilla Cosi<br />
toscane nei pressi di Greve in<br />
Chianti, si scorgono nelle giornate<br />
di sole anche le torri di San<br />
Gimignano e la vista si perde<br />
ammirando tutta la campagna<br />
circostante.<br />
La proprietà appartiene alla famiglia<br />
Grassi dal 1600. I Grassi<br />
sono in origine viticoltori e fabbri,<br />
da cui il nome della località<br />
e dell’azienda. Oggi Susanna si<br />
occupa della coltivazione delle<br />
viti e degli olivi. E’ una donna<br />
energica, passionale e preparata<br />
che ci accoglie in modo amicale<br />
nella tenuta e ci racconta di<br />
sé, trasmettendoci il suo amore<br />
per questa terra intrisa di valori<br />
familiari e di storia.<br />
Il bisnonno di Susanna, Olinto,<br />
al quale lei ha dedicato uno dei<br />
suoi prodotti, dedicò la vita alla<br />
tenuta e negli anni ‘20 avviò la<br />
vendita di vino imbottigliato,<br />
cosa non comune in quel periodo.<br />
Il figlio di Olinto, Roberto<br />
preferì vendere le uve, come<br />
allora facevano molti dei produttori<br />
di Lamole. Questa scelta,<br />
se fu redditizia economicamente,<br />
vanificò però gli sforzi<br />
precedenti del padre. Il figlio<br />
di Roberto e padre di Susanna,<br />
Giuliano, promettente ingegnere<br />
che lavorava principalmente<br />
all’estero, rientrò a Lamole negli<br />
anni ’60. Successivamente<br />
a causa di sopraggiunte difficoltà,<br />
diede in gestione ad altri<br />
la proprietà. Susanna, cresciuta<br />
in Francia e perfezionatasi professionalmente<br />
in altri settori,<br />
decide di prendere in mano le<br />
redini dell’azienda. Nel 2000,<br />
all’età di 37 anni, spinta dai ricordi<br />
d’infanzia e dal desiderio<br />
di dare nuovamente dignità alla<br />
proprietà di famiglia, rientra a<br />
Lamole e inizia la sua nuova<br />
avventura.<br />
Il desiderio di Susanna di coniugare<br />
il sapore del passato<br />
con la realtà dei nostri giorni,<br />
con l’obiettivo di prospettive<br />
future da esplorare, l’ha portata<br />
a produrre vini tipici in<br />
modo tradizionale, nel rispetto<br />
dell’ambiente, adottando un<br />
modello di agricoltura sostenibile.<br />
I vigneti dell’azienda sono caratterizzati<br />
da una differenza altimetrica<br />
che oscilla fra i 450 e<br />
i 650 metri sul livello del mare,<br />
la cui esposizione verso sud e<br />
le forti escursioni termiche,<br />
insieme al terreno sabbioso e<br />
permeabile, conferiscono ai<br />
vini un’ elevata freschezza che<br />
consente ottima longevità. Susanna<br />
ha fatto da poco un investimento<br />
economico importante<br />
recintando la parte dei vigneti<br />
più alti, La Sala, per proteggerli<br />
dalle invasioni degli ungulati<br />
che più volte le hanno decimato<br />
la produzione di uve. Oltre<br />
ai suoi storici vigneti di Casole,<br />
coltiva un vigneto giovane<br />
situato a Panzano, all’altezza<br />
di 1000m, dal quale nasce nel<br />
2012 la prima annata di “Podere<br />
Sestilio Riserva”, un prodotto<br />
completamente diverso da<br />
quelli che hanno caratterizzato<br />
sino ad allora l’azienda.<br />
L’azienda I Fabbri, appartenente<br />
al circuito dei Vignaioli<br />
Indipendenti, è certificata biologica:<br />
si respira il profumo<br />
della genuinità dei vini non<br />
appena si varca la soglia della<br />
cantina. Il vino viene qui stabilizzato<br />
in modo naturale. Inizialmente<br />
viene posto in vasche<br />
di cemento esterne al freddo<br />
favorendo lo spontaneo deposito<br />
dei sedimenti sul fondo di<br />
esse. Successivamente viene<br />
collocato in cantina dove effettua<br />
una vinificazione in acciaio<br />
a temperature naturali, senza<br />
utilizzo di regolazione termica.<br />
Qualora le temperature in<br />
cantina si elevino troppo, le finestre<br />
vengono lasciate aperte<br />
durante la notte in modo tale da<br />
consentire un’areazione naturale<br />
all’ambiente.<br />
Qui il clima non è mai troppo<br />
caldo, anche nelle annate del<br />
2017, 2011 e 2015 le cui tem-<br />
ANNO II • NUMERO III • marzo-aprile 2019 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />
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