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icerca e costume<br />
ricerca e costume<br />
caratteristiche di una setta<br />
Charles Milles Manson, nacque<br />
il 14 novembre del 1934 a Cincinnati,<br />
nello stato dell’Ohio.<br />
La madre, scappata di casa<br />
all’età di 16 anni perché in contrasto<br />
con le rigide regole imposte<br />
dalla famiglia molto religiosa,<br />
per poter vivere, aveva<br />
iniziato a prostituirsi. Charles<br />
era il frutto di uno di questi incontri<br />
occasionali. Il cognome<br />
della madre era Maddox, ma<br />
decise per il figlio un cognome<br />
diverso, Manson (Man – uomo<br />
e Son – figlio, quindi figlio<br />
dell’uomo). Altre biografie riportano<br />
invece che questo fosse<br />
il cognome del marito della<br />
donna, sposato dopo la sua nascita.<br />
A causa dei grossi problemi<br />
con la legge, della madre,<br />
Charles, in tenera età, fu affidato<br />
a degli zii che vivevano nel<br />
West Virginia. Come la famiglia<br />
di origine della madre, anche<br />
questi zii erano molto rigidi<br />
e fanatici religiosi; Charles veniva<br />
continuamente umiliato e<br />
insultato, il suo primo giorno di<br />
scuola lo zio lo costrinse a vestirsi<br />
da bambina, mettendolo<br />
così in ridicolo davanti ai suoi<br />
compagni. Umiliazioni quotidiane<br />
che formarono un carattere<br />
violento e ribelle; a 12 anni<br />
Charles Manson: vittima e carnefice<br />
di Francesca Magrini<br />
Charles scappò di casa e iniziò<br />
a vivere vagabondando. Iniziò<br />
così la sua carriera criminale,<br />
con furti e rapine, che lo portarono,<br />
ancora adolescente, in<br />
carcere, dove subì ulteriori abusi<br />
dai detenuti più grandi di lui.<br />
Per poter sopravvivere in questa<br />
nuova realtà divenne ancora<br />
più violento e aumentò soprattutto<br />
la sua instabilità mentale.<br />
In carcere fu protagonista di alcuni<br />
episodi, a causa dei quali,<br />
la sua pena venne aumentata; si<br />
rese tra l’altro protagonista di<br />
ripetute violenze sessuali a danno<br />
dei suoi compagni di cella.<br />
Uscì nel 1954 all’età di 20 anni.<br />
Charles, anche se mentalmente<br />
instabile, era molto intelligente<br />
e dotato di grandi capacità oratorie.<br />
Una volta fuori sembrò<br />
veramente cambiato, come aveva<br />
fatto credere alla commissione<br />
per la libertà condizionata;<br />
si sposò ed ebbe un figlio,<br />
ma continuando a vivere con i<br />
proventi di furti e rapine, tornò<br />
ben presto in carcere, questa<br />
volta in California. Riuscì nuovamente<br />
a tornare in libertà, ma<br />
nel giro di poco tempo venne<br />
nuovamente incarcerato. Grazie<br />
alle sue abilità oratorie riuscì<br />
a convincere una sconosciuta<br />
(la moglie nel frattempo<br />
aveva chiesto e ottenuto il divorzio),<br />
a presentarsi in tribunale<br />
sostenendo di essere la sua<br />
fidanzata e di aspettare un figlio<br />
da lui, ottenne così gli arresti<br />
domiciliari che naturalmente<br />
non rispettò mai. Nel giro di<br />
pochi giorni dalla scarcerazione<br />
violentò due donne, fu catturato,<br />
condannato a 10 anni di<br />
carcere e rinchiuso in un penitenziario<br />
nello stato di Washington.<br />
Charles venne rilasciato<br />
nel 1967; anno in cui il<br />
movimento Hippy era nella sua<br />
fase “d’oro” e lui ne divenne un<br />
illustre seguace; divenne un fan<br />
dei Beatles, tanto da convincersi<br />
di essere il quinto, mancato,<br />
membro del gruppo; iniziò a<br />
suonare la chitarra e a seguire<br />
le dottrine sataniste di Aleister<br />
Crowlev. Il viso di Crowley appare<br />
nella copertina del disco<br />
dei Beatles “Sgt. Pepper’s Lonely<br />
Hearts Club Band”; ideata<br />
da Ringo Starr (batterista e cantante<br />
del gruppo) e che riproduce<br />
i volti di alcuni personaggi<br />
ammirati dal gruppo. Manson<br />
si sentì quindi quasi obbligato<br />
ad amare e seguire questo ambiguo<br />
personaggio, come lo<br />
ammiravano i suoi “colleghi<br />
Beatles”. Conobbe casualmente<br />
un membro del gruppo dei<br />
“Beach Boys”, Dennis Wilson;<br />
il quale affascinato dal carisma<br />
di Manson e soprattutto dalla<br />
disponibilità delle ragazze di<br />
cui iniziava a circondarsi e dal<br />
loro uso quotidiano di droghe,<br />
mise a loro disposizione una<br />
delle sue ville (non molto distante<br />
da Cielo Drive, di cui<br />
parleremo più avanti) e le sue<br />
auto. L’idillio tra Wilson e<br />
Manson durò tutta l’estate del<br />
1968. Manson vedeva nell’altro<br />
la possibilità di diventare una<br />
popstar; gli fece ascoltare alcuni<br />
dei suoi pezzi, Wilson ne rimase<br />
favorevolmente impressionato,<br />
tanto da presentarlo al<br />
resto del gruppo. Manson ebbe<br />
a sua disposizione una sala di<br />
registrazione e incise alcune<br />
delle canzoni da lui stesso scritte;<br />
giudicate tra l’altro discrete.<br />
Wilson riuscì a ottenere per<br />
Manson una audizione presso<br />
un noto produttore musicale,<br />
Terry Melcher, figlio della famosa<br />
attrice Doris Day, il quale<br />
concesse a Manson un’audizione<br />
nella primavera del 1969.<br />
L’audizione andò male e Manson<br />
giurò, dentro di sé, vendetta<br />
al produttore. Non si arrese e<br />
sempre con l’aiuto di Wilson,<br />
ottenne che i “Beach Boys” incidessero<br />
per il loro nuovo album<br />
una delle sue canzoni. Il<br />
titolo del pezzo era “Cease to<br />
Exist” (Cessa di esistere), un titolo<br />
obiettivamente un po’ troppo<br />
funereo, per un gruppo come<br />
loro. La canzone fu modificata,<br />
il ritornello divenne “Cease to<br />
Resist” (Cessa di resistere) e il<br />
titolo divenne “Never Learn<br />
Not to Love” (Mai imparare a<br />
non amare). Manson si infuriò,<br />
vedendo lesa la sua dignità di<br />
autore. Il pezzo comunque -<br />
quale lato B di “Bluebirds Over<br />
the Mountain” - arrivò al 61°<br />
posto della hit single americana.<br />
Finì qui la sua carriera musicale.<br />
Manson giudicò Melcher,<br />
l’unico responsabile del<br />
suo fallimento ed iniziò a progettare<br />
l’assalto alla sua casa di<br />
Cielo Drive. In questo periodo<br />
iniziò anche ad ascoltare ossessivamente<br />
l’album dei Beatles<br />
contenente “Helter Skelter”.<br />
Sempre nel 1968, Charles ini-<br />
ANNO II • NUMERO III • marzo-aprile 2019 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />
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