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Jolly Roger_02_03

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icerca e costume<br />

ricerca e costume<br />

tà ai membri del gruppo ma che<br />

poi li aveva cacciati; anche lui<br />

fu accoltellato ma non furono<br />

lasciate scritte sul luogo<br />

dell’omicidio. Infine, l’ultimo<br />

omicidio attribuito a “The Family”,<br />

è quello ai danni di un<br />

membro del gruppo, Donald<br />

Shea, la cui colpa era quella di<br />

averli abbandonati e di aver<br />

sposato una donna di colore; fu<br />

ucciso il 26 Agosto 1969 e il<br />

suo corpo fu tagliato in nove<br />

pezzi. L’attività criminale del<br />

gruppo proseguì per altri due<br />

anni, fino a quando un avvocato,<br />

Vincent Bugliosi, dopo molte<br />

indagini, riuscì a trovare le<br />

prove che incastrarono Manson<br />

ed il suo gruppo. L’avvocato<br />

alla ricerca delle prove si era<br />

introdotto più volte all’interno<br />

del ranch in cui si riunivano e li<br />

aveva ripetutamente intervistati.<br />

I giovani che si era ritrovato<br />

davanti, erano quasi tutti degli<br />

spietati assassini, che agivano<br />

sotto l’effetto delle droghe e<br />

sotto l’influenza di Manson.<br />

Manson fu tradito anche da alcuni<br />

membri del gruppo, in particolare<br />

Linda Kasabian, la ragazza<br />

che era rimasta fuori<br />

dalla villa di Sharon Tate a coprire<br />

le spalle al resto del gruppo.<br />

Manson fu arrestato con<br />

l’accusa di essere il mandante<br />

degli omicidi identificati come<br />

“il caso Tate-LaBianca”. Il processo<br />

iniziò nel 1970 ed entrò<br />

subito nella storia giuridica<br />

americana per la sua durata,<br />

solo la fase dibattimentale preliminare<br />

durò quasi un anno.<br />

Manson confessò gli omicidi e<br />

le altre azioni criminali eseguite<br />

dal suo gruppo, ma non ha<br />

mai ammesso la sua colpa, dichiarandosi<br />

innocente, ha sempre<br />

sostenuto che tutti i membri<br />

di “The Family” erano liberi di<br />

fare quello che ritenevano più<br />

giusto. Manson rivelò anche<br />

che esisteva una lista di vittime<br />

da colpire, al cui interno si trovano<br />

anche i nomi di Liz Taylor,<br />

Steve McQueen, Richard<br />

Burton e Frank Sinatra. Il 29<br />

Marzo 1971, il processo si concluse<br />

e tutti membri di “The Family”<br />

furono condannati a morte.<br />

Nel 1972 lo stato della<br />

California abolì la pena di morte<br />

e tutto il gruppo fu trasferito<br />

dal braccio della morte in un<br />

carcere di massima sicurezza,<br />

dove tutti scontano innumerevoli<br />

ergastoli. Non sono mai<br />

state realmente e definitivamente<br />

chiarite le “motivazioni”<br />

che spinsero Manson e il suo<br />

gruppo a uccidere, una delle<br />

ipotesi più accreditate è che la<br />

sua fama di successo e la mancata<br />

realizzazione del suo sogno<br />

di diventare una rockstar,<br />

lo abbiano spinto a ricercare la<br />

notorietà e l’attenzione dell’opinione<br />

pubblica, uccidendo personaggi<br />

più o meno famosi. Altri<br />

sostengono. che essendo<br />

nato e vissuto in povertà, nutriva<br />

un odio profondo nei confronti<br />

delle persone ricche, benestanti<br />

e soprattutto famose;<br />

alcuni ritengono per esempio<br />

che la scritta “DEATH TO<br />

PIGS” volesse dimostrare<br />

l’odio nei confronti delle stelle<br />

dello spettacolo, chiamandoli<br />

“maiali” per la loro vita mondana<br />

e piena di eccessi. Manson<br />

sostenne invece che lo avevano<br />

ispirato i Beatles con la loro<br />

“Helter Skelter”, sosteneva di<br />

aver individuato nel brano una<br />

sorta di “messaggio profetico”<br />

a lui indirizzato che gli ordinava<br />

di diffondere il caos. Alcuni<br />

lo hanno definito un Serial Killer,<br />

anche se il suo comportamento<br />

è sostanzialmente diverso<br />

e “anomalo”. Manson non<br />

ha mai agito da solo e a differenza<br />

dei Serial Killer, nonostante<br />

i suoi notevoli problemi<br />

psichici, non è certo un asociale,<br />

anzi. Proprio la sua grande<br />

capacità di persuasione, aiutata<br />

certo dall’uso smodato di droghe<br />

da parte dei membri del<br />

gruppo, ha fatto si che divenisse<br />

un guru, spietato e sanguinario,<br />

quindi molto diverso dalle<br />

altre figure carismatiche nate in<br />

quegli anni. Manson rappresenta<br />

il lato peggiore degli stili di<br />

vita di quegli anni, o forse è<br />

solo una vittima che si è trasformata<br />

in carnefice, trascinando<br />

nel suo delirio tanti altri<br />

sbandati come lui. Alcune delle<br />

sue frasi più famose rimangono:<br />

“La paranoia non è altro che<br />

una forma di consapevolezza;<br />

la consapevolezza non è altro<br />

che una forma d’amore”<br />

“Sono come voi mi avete voluto:<br />

io sono solo il riflesso della<br />

vostra immagine”<br />

In una udienza del 1970 dichiarò:<br />

“Sono Charles Manson,<br />

altresì noto come Gesù Cristo,<br />

prigioniero. Non sono mai andato<br />

a scuola, quindi non ho<br />

mai imparato bene a leggere e<br />

a scrivere, ho sempre vissuto in<br />

prigione e sono sempre stato un<br />

po’ stupido e bambino, mentre<br />

vedevo il mondo davanti a me<br />

diventare grande. Adesso guardo<br />

le cose che voi fate e non le<br />

capisco. Mangiate carne e uccidete<br />

esseri che sono migliori<br />

di voi, poi dite che i vostri figli<br />

sono degli assassini. Siete voi a<br />

fare dei vostri figli quello che<br />

sono….Questi figli che vengono<br />

da voi con i coltelli in mano,<br />

sono i vostri figli”.<br />

Dal 1974, Manson, ogni anno,<br />

presentava regolarmente la domanda<br />

di scarcerazione che veniva<br />

puntualmente sempre respinta,<br />

queste domande si sono<br />

interrotte nel novembre 2017,<br />

anno in cui Mason è deceduto.<br />

Negli anni successivi alla sua<br />

ascesa alla ribalta, molti personaggi<br />

più o meno controversi<br />

del mondo dello spettacolo<br />

hanno sostenuto di ispirarsi a<br />

Manson. Ozzy Osbourne leader<br />

del gruppo Heavy Metal<br />

“Black Sabbath” e poi cantante<br />

solista, nel brano “Bloodbath In<br />

Paradise” (letteralmente bagno<br />

di sangue in Paradiso) parla<br />

dell’omicidio di Sharon Tate.<br />

Il noto cantante Marilyn Manson,<br />

il cui vero nome è Brian<br />

Hugh Warner, ha creato il suo<br />

nome d’arte fondendo quello<br />

di Marilyn Monroe e quello di<br />

Manson, perché sostiene che<br />

i due rappresentano, rispettivamente,<br />

il bene e il male. Un<br />

gruppo di rock “alternative”<br />

britannico ha assunto il nome<br />

“Kasabian”, prendendolo da<br />

quello di Linda Kasabian,<br />

l’adepta di Charles che partecipò<br />

all’assassinio di Sharon Tate.<br />

Axl Rose, leader del gruppo dei<br />

“Guns N’ Roses”, contro la volontà<br />

degli altri componenti,<br />

inserì nel disco “The Spaghetti<br />

Incident?” come traccia nascosta<br />

subito dopo “I Don’t Care<br />

About You”, la sua cover di<br />

una canzone di Manson, “Look<br />

At Your Game Girl”. Manson<br />

apparve, inoltre, come cartone<br />

animato in un episodio della<br />

serie di “South Park”, “Merry<br />

Christmas Charlie Manson!”. Il<br />

gruppo “Deicide”, una band di<br />

“death metal” statunitense, la<br />

cui traduzione letterale è “deicidio/uccisione<br />

di divinità” ha<br />

scritto una canzone su Charles<br />

chiamata “Lunatic of God’s<br />

Creation”. La sua figura ha affascinato<br />

anche il cantante statunitense<br />

Rob Zombie, il quale<br />

ha dichiarato che il suo “look”<br />

(capelli lunghi e barba) è stato<br />

ispirato da Manson. Insomma,<br />

se l’intento di Charlie Manson<br />

era quello di diventare famoso,<br />

ci è riuscito. Purtroppo, la fama<br />

che lo ha accompagnato per<br />

tanti anni, non è dovuta a una<br />

canzone ma è legata per sempre<br />

al mondo sfavillante dello spettacolo,<br />

solo per le vittime innocenti<br />

che sono cadute sotto la<br />

sua follia, compreso un bimbo<br />

mai nato. Il suo successo nasce<br />

dalla sua contorta personalità,<br />

dal suo magnetismo e da quel<br />

carisma di cui tanto abbiamo<br />

parlato.<br />

ANNO II • NUMERO III • marzo-aprile 2019 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger<br />

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