Jolly Roger_02_03

firenze fantasy
firenze fantasy
firenze fantasy:
lucca ci spolvera casa
La prima edizione della kermesse Fantasy
mette a segno un risultato da Guinness dei Primati
di Fabio Gimignani
La Winter Edition di un evento
come la Festa dell’Unicorno è
qualcosa che tutti attendono al
varco, chi per festeggiare un
successo non sempre scontato,
chi in attesa di vedere persone
di valore mordere la polvere.
Il 15, 16 e 17 marzo, però, alla
Fortezza da Basso di Firenze,
il secondo gruppo è rimasto
deluso perché, nonostante gli
innumerevoli gufi appollaiati
in attesa del flop, la prima edizione
di Firenze Fantasy non è
stato solo un successo, ma un
trionfo.
Noi c’eravamo.
Io c’ero.
Con il nostro stand messo in
piedi all’ultim’ora più per solidarietà
con gli organizzatori
che per una reale volontà di
investimento; con tutti i libri
della Casa Editrice e le ultime
novità Fantasy; con due Autrici
ospiti e tanta voglia di divertirsi
a giocare ai pirati tra persone
positive.
Sì. Io c’ero, durante un venerdì
destinato normalmente al
warm-up, che ha visto un’affluenza
di pubblico decisamente
superiore alle aspettative.
Io c’ero alle otto e trenta di
un sabato contraddistindo da
una coda variopinta in attesa
dell’apertura dei cancelli, che
si sarebbe verificata solo dopo
un’ora e mezza.
Io c’ero, mentre la coda si sviluppava
per parecchie centinaia
di metri e le biglietterie venivano
letteralmente prese d’assalto
tra la gioia e lo sbigottimento
degli stessi organizzatori.
C’ero con tutti i miei Autori, in
perfetta tenuta pirata, alla gigantesca
parata che si è snodata
per le strade di Firenze, tra due
ali di folla che nemmeno il Giro
d’Italia quando a pedalare c’era
ancora Gino Bartali!
E c’ero fino a mezzanotte quando,
frastornati dalla stanchezza
e dal bagno di folla, chiudevamo
gli stand e ci davamo
l’arrivederci al giorno dopo
brindando al successo con una
birra artigianale dal nome che
era tutto un programma: “Morti
viventi”.
Così come c’ero la mattina successiva,
pronto a una domenica
di fuoco che si è rivelata il
giorno più bello della mia vita,
immerso in una folla oceanica
e multicolore per osservare
la quale non bastavano gli occhi.
Una folla formata da tutti i
personaggi che compongono il
mondo del fantastico e dell’immaginario,
stretti gli uni agli altri
in un caleidoscopio di ricordi,
suggestioni e sorprese.
Sì, perché le sorprese sono
stato il comune denominatore
dell’evento.
E io c’ero.
C’ero quando Oriente e Occidente
si sono fusi in un momento
di pura magia e anche la
ANNO II • NUMERO III • marzo-aprile 2019 www.jollyrogerflag.it • facebook.com/gojollyroger
116 117