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Premiata Salumeria Italiana 2-2020

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I pionieri delle acciughe sono stati i Siciliani e furono<br />

proprio loro, alla fine dell’Ottocento, a spostarsi<br />

nei Paesi Baschi, nel Nord della Spagna, dove il mare<br />

era stracolmo di acciughe ma non c’erano la cultura<br />

e la tradizione della salagione. I Siciliani emigrarono<br />

col loro sapere, l’abilità della giusta salagione<br />

e una resa qualitativa decisamente migliore<br />

Pasta di acciughe.<br />

compito di mantenere il prodotto e non<br />

quello di trasformarlo. Questo punto,<br />

vede, è molto importante: solo se il pesce<br />

è freschissimo si otterrà un prodotto di<br />

qualità, stabile e costante e il sale lo<br />

conserverà così come è. Se il pesce è<br />

già stanco anche il prodotto ne risentirà,<br />

con una consistenza diversa, un colore<br />

più spento e un sapore più anonimo».<br />

Insomma, tutto parte dalla qualità<br />

della materia prima, l’acciuga. Non<br />

ci sono segreti. L’acciuga, nonostante<br />

la linea di prodotto con provenienza<br />

dal Mar Cantabrico, è e resta un prodotto<br />

tradizionalmente siciliano. «Già<br />

nell’Ottocento la salagione dell’acciuga<br />

in Sicilia era un’attività fiorente, con<br />

spedizioni nei porti più importanti, tra<br />

cui Napoli, Livorno, Genova, ecc… e<br />

già a quei tempi era commercializzata<br />

nelle zone interne del Paese».<br />

Le coste della Sicilia sono da sempre<br />

state vocate alla cattura di acciughe:<br />

«non c’era paese di mare che non<br />

avesse fabbriche di salagione e in<br />

tutta la Sicilia esistevano centinaia di<br />

piccole aziende a carattere familiare<br />

che, con l’aiuto di manodopera locale,<br />

salavano in giornata il pesce catturato<br />

durante le ore notturne. I pionieri delle<br />

acciughe sono stati i Siciliani e furono<br />

proprio loro, alla fine dell’Ottocento,<br />

a spostarsi nei Paesi Baschi, nel Nord<br />

della Spagna, più precisamente nelle<br />

province di Bilbao e San Sebastián, dove<br />

il mare era stracolmo di acciughe ma<br />

non c’era la cultura e la tradizione della<br />

salagione. I Siciliani emigrarono con il<br />

loro sapere, con l’abilità della giusta<br />

salagione — si usa meno sale rispetto<br />

agli Spagnoli — e una resa qualitativa<br />

decisamente migliore».<br />

Questo fu il legame tra i due mari,<br />

quello di Sicilia, nel quale risiedeva la<br />

tradizione della pesca e della lavorazione<br />

di questo prodotto ittico, e quello del<br />

Cantabrico, straordinario per il pescato<br />

ma carente nelle tecniche. L’azienda<br />

attualmente è una tra le poche in Sicilia<br />

e sul mercato italiano a curare direttamente<br />

tutte le fasi della produzione di<br />

pesce salato, dei filetti sottolio, della<br />

pasta di acciughe fino alla colatura di<br />

acciughe. Balistreri Girolamo & C. ha<br />

uno stock attivo che oscilla tra i 500.000<br />

e i 700.000 chilogrammi di prodotto<br />

con qualità costante.<br />

«Facciamo stoccaggio e magazzino<br />

di merce di acciughe salate per garantire<br />

la fornitura di prodotto ai nostri clienti<br />

italiani ed esteri con la piena responsabilità<br />

della sicurezza alimentare».<br />

Il catalogo comprende acciughe<br />

salate siciliane, filetti di acciuga siciliani<br />

e del Cantabrico, pezzetti di acciuga,<br />

acciughe al banco in un pack innovativo<br />

a forma triangolare (nelle varianti al<br />

naturale, al peperoncino, al prezzemolo<br />

e aglio e ai capperi), varie tipologie<br />

di confezioni del Cantabrico, pasta di<br />

acciuga e garum. Il tutto è sviluppato<br />

attraverso numerose linee di prodotto,<br />

espositori e con pack diversi, brevettati<br />

e disponibili anche in latta.<br />

«Siamo cresciuti professionalmente<br />

con un forte attaccamento alle nostre<br />

radici e alla nostra terra e con l’idea<br />

che ciò che facciamo debba essere<br />

giudicato solo dal consumatore» mi dice<br />

Girolamo Balistreri. «È il consumatore<br />

che decide, è lui che col passaparola<br />

ci ha portati a crescere e ad essere ciò<br />

che siamo oggi».<br />

Il suo sogno più grande? «Dare continuità<br />

all’azienda di mio padre Battista<br />

coi miei figli; la terza generazione oggi<br />

già operativa nello stabilimento e con i<br />

miei nipoti che stanno crescendo in un<br />

tessuto di affetti, di valori e di lavoro che<br />

mi auguro sarà il loro futuro».<br />

Elena Benedetti<br />

Balistreri Girolamo & C. Snc<br />

Via Cotogni 64<br />

90011 Aspra (PA)<br />

Web: www.balistrerigirolamo.it<br />

Nota<br />

Fonti:<br />

• VIGLIERO LAMI M. (1998), L’alice delle<br />

meraviglie, Ed. Marsilio;<br />

• BALISTRERI G. (2018), La storia di un<br />

pesce, Ed. Quartana.<br />

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<strong>Premiata</strong> <strong>Salumeria</strong> <strong>Italiana</strong>, 2/20

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