Vie&Trasporti n. 831 luglio 2019

VIAGGI
di Will Shiers
foto di Gavin Blue
Anche nel Regno Unito si comincia
a sperimentare il platooning,
a mio avviso uno spreco di tempo
e denaro. Se Daimler non riesce a
far funzionare questa tecnologia sulle
grandi strade aperte del Nord America,
perché dovrebbe avere un potenziale
nell’affollato Vecchio Continente?
Invece di collegare in modalità wireless
i veicoli, non avrebbe più senso unirli
meccanicamente? I veri esperti in materia
sono gli australiani, che hanno
perfezionato il concetto di ‘roadtrain’
negli ultimi 80 anni. Per capirne di più
ho, quindi, preso un volo per Brisbane,
la casa di Volvo Trucks Australia, dove
ad attendermi ho trovato Bill Manton
e Matt Wood, istruttori Volvo, un Fh 16
da 440 kW (600 Cv) prodotto in loco e
quattro rimorchi che verranno agganciati
gradualmente. Mi faranno, infatti,
toccare con mano tre delle più popolari
combinazioni utiliz-
zate per spostare le merci da un punto
all’altro del paese.
Si parte in due
L'Fh16 si differenzia dalla versione europea
per alcune specifiche. La principale
è che il motore è Euro5: qui, infatti,
gli standard sulle emissioni sono meno
severi. Il veicolo è 6x4: l’assale aggiuntivo
non è un vezzo come negli Stati
Uniti, ma necessario per spostare pesi
gravosi. Possiamo contare su 1.220 litri
di gasolio suddivisi su due serbatoi, da
690 litri e 530 litri, a cui si aggiunge quello
dell’AdBlue da 140 litri.
A dominare il frontale è il rollbar, essenziale
per prevenire danni da migliaia
di euro perché, come avrò modo di
scoprire più tardi, gli incontri ravvicinati
con la fauna locale sono piuttosto frequenti.
Ci sono poi delle protezioni in
metallo, montate di fabbrica, per proteggere
il parabrezza da pietre e uccelli.
L’abitacolo è spartano, c’è solo
un frigorifero. Tapparelle e tetto apribile
si azionano manualmente.
Le prime 400 miglia le facciamo in ‘Bdouble’
(B indica la ralla, doppia perché
ce ne sono due): trattore, semirimorchio
e rimorchio. Una combinazione,
lunga 25 metri e da 60 tonnellate di
peso, che deve operare su rotte approvate
ma è molto diffusa. ‘Navigando’
verso Ovest ne testo l’incredibile stabilità
confermata anche da Bill Manton.
“Un B-double è meglio piantato di una
normale trattore con semirimorchio ed
è anche più sicuro, visto che è più pesante
e quindi più lento”. In curva, noto
che gli specchi sono diversi da quelli
europei: il vetro completamente piatto
rende più facile giudicare le distanze,
fondamentale quando si è alla guida
di un gigante. Una volta assimilate le dimensioni,
il camion risulta più maneggevole
di quanto ci si aspetti, anche in
città. Non riesco, invece, ad abituarmi
alla protezione contro le pietre che limita
Test oltreoceano
Da Brisbane a Morven con Bill Manton,
un Volvo Fh 16 da 600 Cv e fino a quattro rimorchi
per toccare con mano plus e minus dei roadtrain
che in questa parte del mondo possono arrivare
a misurare 52 metri. Combinazioni più maneggevoli del
previsto che piacerebbero anche alla Vecchia Europa
40 - N. 831 luglio 2019
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