2024_3-TRATTORI

TRACTOR AGRIVOLTAICO OF THE YEAR
Il progetto
che si
sviluppa
all’interno
di un sito
agricolo nel
comune di
Borgo Virgilio
(Mantova) e
si estende su
un terreno di
14 ettari con
circa il 100%
di superficie
coltivata
a colture
erbacee in
rotazione si
avvale della
consulenza
agronomica
dell’Università
cattolica di
Piacenza.
della localizzazione.»
«Il PNRR misura 2 e il
bando ci ha dato una grossa
mano e rappresenta un’opportunità
con il 40% a fondo
perduto e la tariffa sulla
vendita dell’energia per 20
anni. Non finisce qui però,
a Borgo Virgilio stiamo perimentando
su declinazioni
agricole dell’uso di elettricità
in campo, con il supporto
di New Holland stiamo
lavorando tra l’altro su
ultrasuoni e ultravioletti per
la difesa delle piante. Due
ultime cose, nei prossimi tre
anni lavoreremo molto sui
dati che raccoglieremo nel
nostro primo hub, però già
da adesso possiamo dire che
dal punto di vista economico
il modello funziona con
una azienda da 5-10 ettari.
Dal 2026 saremo produttivi
e l’idea è in prospettiva di
costruire un consorzio, perché
l’energia sia vista come
un vero e proprio prodotto
agricolo, in questo senso
anche il concetto di Comunità
energetica potrebbe
riunire aziende agricole e
consumatori»
Agrivoltaico evoluto
Il progetto, che si sviluppa
all’interno di un sito agricolo
nel comune di Borgo Virgilio
(Mantova) e si estende su un
terreno di 14 ettari con circa
il 100% di superficie coltivata
a colture erbacee in rotazione
si avvale della consulenza
dell’Università cattolica di
Piacenza con cui si stanno studiando
le colture più adatte.
«L’agrivoltaico evoluto
- evidenzia Roberta Papili,
Responsabile Clima ed
Energia presso Confagricoltura
- non solo non ruba
spazio all’agricoltura, ma
al contrario la favorisce, i
pannelli solari infatti, sono
sollevati da terra e oltre a
garantire il passaggio dei
trattori proteggono le coltivazioni
dal sole (fornendo
ombreggiatura) e dagli
eventi climatici estremi.
Per questo è importante la
digitalizzazione completa
dell’azienda agricola per-
ché bisogna capire come
far dialogare al meglio le
singole componenti: trattori
- pannelli - sistema
aziendale, come posizionare
i pannelli anche in funzione
degli oggetti, dei veicoli
e delle attrezzature che si
stanno montando e quali
siano le colture più funzionali.
È l’evidenza che green
e digital transformation
vanno di pari passo», anche
se c’è ancora molto da fare
dal momento che per quanto
i singoli tasselli siano già
pronti il metterli insieme
non sia banale.
Serve una ‘spinta’ politica
Anche dal punto di vista
della visione complessiva
confrontandosi con i fondi
di investimento che stanno
lavorando sulle rinnovabili
emerge una visione molto
diversa da quella presentata
dal mondo agricolo. È bene
evidenziarlo per mostrare la
complessità del momento
che stiamo affrontando. Il
Paese dal loro punto di vista
ha bisogno di una politica
energetica e industriale
più spinta e decisa. Pensare
di guadagnare autonomia
energetica puntando su piccolissimi
impianti distribuiti
è considerata una scelta
perdente dal momento che
il fabbisogno energetico da
coprire, se si volesse davvero
decarbonizzare, sarebbe
davvero molto importante,
del resto la realizzazione
di grandi impianti è bloccata
da processi autorizzativi
impossibili da portare a
termine e da norme troppo
restrittive. In Italia dal loro
punto di vista non si riescono
a sviluppare progetti
importanti legati alle rinnovabili
e il disperdere contributi
e finanziamenti non fa
che aumentare la resistenza
al cambiamento. Il risultato
in questo senso porterebbe a
un fallimento della politica
energetica legata alle rinnovabili
e favorirebbe il ritorno,
tra qualche anno, del
nucleare.
Daniele Bettini
22
23