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leStrade n. 1956 aprile 2024

INFRASTRUTTURE Milano Serravalle Milano Tangenziali La sicurezza in tempo reale GALLERIE La Realtà Virtuale “avanza” nelle gallerie BBT

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Architettura del sistema<br />

Il monitoraggio strutturale si basa, in generale,<br />

sulla misura di alcune grandezze la cui elaborazione<br />

può fornire informazioni utili a determinare<br />

il grado di sicurezza dell’opera studiata.<br />

Per il conseguimento di tale obiettivo, un primo<br />

approccio prevede che i valori ottenuti attraverso<br />

le misure, o altri derivati attraverso l’elaborazione<br />

numerica di questi, vengano confrontati<br />

con livelli “soglia” predeterminati con<br />

calcoli teorici. Tali calcoli si basano sulle conoscenze<br />

disponibili in relazione alla geometria<br />

della struttura ed alle caratteristiche meccaniche<br />

dei materiali che la compongono.<br />

Va sottolineato che la disponibilità della documentazione<br />

progettuale non si rivela spesso<br />

sufficiente, sia per l’impossibilità di escludere<br />

difformità realizzative rispetto al progetto<br />

sia per la comparsa di difetti o lesioni occulte<br />

dovute alla storia dei carichi applicati nel tempo<br />

all’opera. Diviene allora indispensabile una<br />

campagna di indagine approfondita sull’opera<br />

tesa alla determinazione delle informazioni necessarie<br />

alla modellazione strutturale.<br />

In alternativa, è possibile partire da un modello<br />

numerico della struttura, per esempio basato<br />

sui dati progettuali, che però deve essere<br />

considerato come approssimativo del comportamento<br />

effettivo della struttura, modello che<br />

però può essere “corretto” sulla base delle misure<br />

effettate con i sensori installati sull’opera<br />

reale. In altri termini, con procedimenti di<br />

reverse engineering, è possibile determinare,<br />

operando per approssimazioni successive,<br />

le caratteristiche del modello che consentono<br />

di replicare il comportamento dell’opera reale<br />

sotto carico in modo sempre più preciso, si<br />

parla in questo caso di costruzione di “gemello<br />

digitale”.<br />

Un secondo approccio<br />

Concettualmente diverso da quello descritto,<br />

un secondo approccio si basa sullo studio della<br />

variazione nel tempo dei valori acquisiti dalla<br />

sensoristica installata. Sia gli spostamenti,<br />

e quindi le deformazioni, della struttura, sia il<br />

suo modo di vibrare, per esempio in termini di<br />

frequenze proprie, sono condizionati dall’integrità<br />

degli elementi che compongono la struttura<br />

stessa. In altri termini l’insorgenza di un<br />

danneggiamento di tipo strutturale provoca una<br />

variazione repentina delle misure sopradette,<br />

si può quindi usare l’insorgenza di una tale variazione<br />

come segnale di allerta ed agire con le<br />

azioni conseguenti.<br />

Il secondo approccio, da solo, è certamente sufficiente<br />

quando il sistema di monitoraggio venga<br />

applicato ad una struttura certamente integra,<br />

per esempio ad una struttura nuova ed il cui comportamento<br />

sia verificato attraverso un collaudo.<br />

Mantiene comunque la sua validità, se in combinazione<br />

con il primo approccio, anche quando è<br />

applicato a strutture più vecchie, per le quali non<br />

si può escludere la presenza di danneggiamenti<br />

già all’inizio delle misure.<br />

Il sistema di monitoraggio descritto nel seguito,<br />

adottato da Milano Serravalle Milano Tangenziali<br />

S.p.A., interessando strutture che, in generale,<br />

sono in esercizio da oltre 50 anni è stato basato<br />

sulla combinazione di entrambi gli approcci<br />

sopra citati.<br />

Più precisamente, attraverso diversi tipi di sensore,<br />

vengono acquisite misure in termini di accelerazioni<br />

degli impalcati nelle tre direzioni dello<br />

spazio ed in diversi punti, in termini di temperature<br />

delle strutture, di spostamenti relativi tra<br />

pile ed impalcati, e di rotazioni in direzione longitudinale<br />

e trasversale in corrispondenza delle<br />

pile. Tutte le misure, acquisite e sincronizza-<br />

Fig. 2: Schema logico<br />

dell’architettura del sistema<br />

implementato da Milano<br />

Serravalle.<br />

Fig. 2: Logical scheme of<br />

the system architecture<br />

implemented by Milano<br />

Serravalle.<br />

te per ogni singola struttura, vengono trasmesse<br />

via fibra ottica ad una piattaforma su cloud che,<br />

le rielabora per il calcolo, ad esempio, delle frequenze<br />

proprie di vibrazione o degli spostamenti.<br />

I risultati sono poi confrontati con quelli che si<br />

desumono da un modello ad elementi finiti molto<br />

dettagliato che, con riferimento a determinate<br />

situazioni (per esempio a struttura scarica) e<br />

attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, viene<br />

iterativamente “aggiornato” fino a divenire un<br />

vero e proprio digital twin.<br />

Il digital twin viene infine utilizzato per calcolare<br />

i valori di sollecitazione dei singoli componenti<br />

dell’opera (per esempio: calcestruzzo, barre di<br />

armatura, cavi di precompressione) e per valutare<br />

i coefficienti di sfruttamento degli stessi rispetto<br />

ai massimi consentiti normativamente (fig. 2).<br />

La dashboard di interfaccia con l’utente, inoltre,<br />

rappresenta in modo sintetico anche il comportamento<br />

dinamico dell’opera nel campo delle frequenze.<br />

I sensori discreti<br />

Alle strutture sono state applicate diverse serie<br />

di sensori, con posizione di volta in volta variata<br />

in funzione dello schema statico e delle caratteristiche<br />

di vincolo, costituite comune sempre da:<br />

termometri, accelerometri triassiali, trasduttori<br />

di spostamento e inclinometri biassiali (fig. 3).<br />

In particolare, sono stati utilizzati accelerometri<br />

triassiali a tecnologia MEMS, con campo di misura<br />

compreso tra ± 2 g, frequenza di campionamento<br />

tra 0 e 500 Hz, e rumorosità spettrale compresa<br />

in ± 22.5 μg/Hz^0.5; inclinometri biassiali a<br />

tecnologia MEMS con campo di misura di ± 15°,<br />

risoluzione di 0,001°; trasduttori di spostamento<br />

potenziometrici con campo di misura 0÷150<br />

mm e precisione di 0,05 mm.<br />

In generale, gli accelerometri e gli inclinometri<br />

sono stati posizionati lungo i bordi laterali degli<br />

impalcati in corrispondenza delle sezioni in asse<br />

e ai quarti delle luci. In corrispondenza delle pile<br />

sono stati previsti gli inclinometri ed i trasdutto-<br />

English Version<br />

Introduction<br />

The motorway network managed by Milano Serravalle Milano<br />

Tangenziali S.p.A. includes over 400 structures subject<br />

to surveillance in accordance with the “Ponti Guidelines”<br />

[1]. Among these, the most significant ones were<br />

identified, in terms of extension, number of spans and<br />

structural type, for which a remote monitoring project<br />

(SHM) was developed. The identification of the works<br />

to be monitored considered the indications given in the<br />

Guidelines which list, in chapter 7.6.3, the situations for<br />

which the implementation of continuous monitoring is recommended.<br />

The project envisaged the acquisition of a series of quantities,<br />

significant from a structural point of view, which allow,<br />

through comparison with a series of theoretical predictions,<br />

to establish in a very short time the behavior of<br />

the works under the load induced by the traffic and to determine<br />

the safety coefficient of the individual components<br />

in relation to the final or operational limit states.<br />

The works subject to monitoring are summarized in table<br />

1. In general, these are viaducts built in the early 60s<br />

of the last century, some of which were subject to subsequent<br />

widening interventions required to increase the<br />

number of lanes per carriageway from 2 to 3 and places<br />

in operation at the beginning of the 90s.<br />

The monitored works constitute a sample of all the structural<br />

typologies used in Italy for the construction of viaducts<br />

and bridges: reinforced and pre-stressed concrete<br />

with post-tensioned rigid bars (Viadotto dei Parchi on<br />

the east ring road A51), pre-stressed concrete but with<br />

post-tensioned cables (viaducts in Piazza Maggi at the end<br />

of the A7), ordinary reinforced concrete (bridge over the<br />

Po on the northern carriageway of the A7), pre-casted<br />

and pre-stressed beam structure. (Tortona viaduct on the<br />

A7), metal beam structure and collaborating reinforced<br />

concrete slab (Forlanini viaduct on the A51 and viaducts<br />

of the Ghisolfa node on the west ring road A50), metal<br />

beam structure and collaborating pre-stressed concrete<br />

slab (bridge over the Po on the southern carriageway of<br />

the A7).<br />

System Architecture<br />

Structural monitoring is based, in general, on the measurement<br />

of certain quantities whose processing can provide<br />

useful information to determine the level of safety<br />

of the work studied. To achieve this objective, a first approach<br />

provides that the values obtained through measurements,<br />

or others derived through numerical processing<br />

of these, are compared with “threshold” levels predetermined<br />

with theoretical calculations. These calculations are<br />

based on the knowledge available in relation to the geometry<br />

of the structure and to the mechanical characteristics<br />

of the materials that compose it.<br />

It should be underlined that the availability of design documentation<br />

is often not sufficient, both due to the impossibility<br />

of excluding construction differences with respect<br />

to the project, and due to the appearance of defects or<br />

hidden lesions caused by the history of loads applied over<br />

time. An in-depth investigation campaign on the work then<br />

becomes essential, aimed at determining the information<br />

Infrastrutture&Mobilità<br />

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