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sposò Louis Viardot, direttore del Théâtre Italien di Parigi, il quale abbandonò
il suo posto per dedicarsi alla carriera della moglie.
Come sua sorella, Pauline Viardot ebbe grandi trionfi a Londra, Parigi,
Vienna, Berlino e soprattutto a San Pietroburgo, ma non cantò mai in Italia,
forse a causa della grande rivalità che si era creata per qualche tempo con
Giulia Grisi, anche se entrambe le cantanti apparvero insieme nella
Semiramide di Rossini e nei Capuleti e Montecchi di Bellini.
Raffinata poliglotta, fin dall’adolescenza Pauline Viardot si creò una vasta
cerchia di amicizie e conoscenze che avrebbero costituito l’élite intellettuale e
musicale d’Europa. Chopin, Liszt, Berlioz, Gounod, Meyerbeer, Saint-Saëns,
Schumann e Fauré composero opere per lei o gliele dedicarono. Alfred de
Musset, Flaubert, Dickens, Delacroix, persino il giovane Henry James furono
suoi ammiratori, ma i suoi più grandi amici furono George Sand e Ivan
Turgenev.
George Sand conobbe Pauline poco dopo il suo debutto parigino nel 1829.
L’anno successivo scrisse un lungo articolo di elogi sulla giovane cantante e ben
presto Pauline divenne una componente apprezzata del gruppo di persone
invitate nella casa di campagna di George Sand a Nohant. La scrittrice si ispirò
a lei per l’eroina di Consuelo. Sebbene il romanzo fosse ambientato nel
Settecento, la protagonista, una cantante spagnola, era facilmente
riconoscibile:
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