IN ATTENZIONEdi Lina Vita LosaccoPresso gli Arapesh (popolazionedella NuovaGuinea) “un figlio èqualcosa che nasce dall’impegnoe dalla cura tanto delpadre quanto della madre[…] il sangue del parto, comequello delle mestruazioni,è ritenuto pericoloso,quindi la donna deve sgravarsia sufficiente distanzadal villaggio” 1 . In effetti al dilà di come venga gestito nellevarie culture o nel corsodei secoli, il parto è comunquepensato quasi semprecome un evento doloroso opericoloso o dipendente daforze soprannaturali.La maggior parte delle donneimmagina il parto comequalcosa di enigmatico e temibile,“una porta chiusa oun labirinto che esplode inuna eruzione vulcanica” oppure“un cunicolo, un tunnelnella posizione di chi staall’interno e si proietta nellaprospettiva di uno sboccolontano 2 o che si apre in unagrande luce bianca”.Di fatto, nella vita di unadonna l’esperienza del partoè forse tra le più interessantie arricchenti, densa disensazioni contrastanti. Doloree piacere, pienezza esvuotamento, onnipotenzae fragilità si mescolano inquel percorso unico dal qualeemergono, come da untunnel, madre e figlio, dueindividualità che, dapprimafuse, saranno poi in grado diLe Case MaternitàSorte sul territorio nazionale,oltre a garantire sicurezza e professionalità,offrono alle mamme adeguate condizioniambientali e relazionali durante quelcomplesso percorso che è la nascita di un figliointraprendere ognuna unnuovo percorso in cui affermarsied esprimere le propriepotenzialità, se adeguatamentesostenute.“Durante la gravidanza sentivomolto forte il rapportocon mia figlia, il bisogno ditutelarla e di accoglierla…poi, al momento del travaglio,ho sentito vacillare tuttele mie certezze, l’impegnoera oltre misura, era in giocola sua vita e anche lamia, allo stesso tempo sentivoaddosso tutta la potenzadella natura, la forza diun ciclone da cui ero pervasae che allo stesso temposentivo di poter dominare…una sensazione che mi spaventava…la presenza dell’ostetrica,accogliente, empaticae professionale, mi restituivauna dimensione dinormalità e di gestione realedel mio corpo, lo sguardorassicurante e fiducioso dimio marito mi faceva pensareal nuovo progetto di vitache stava per materializzarsi...”– Elia.Forse nessun processo è perfettonella sua natura comequello della gravidanza e delparto: la donna entra in contattocon se stessa, con il suosentire, mentre il suo corposi modifica secondo un progettoben definito; il sistemaimmunitario si rafforza, lecapacità intuitive si amplificano,il suo gusto cambia inbase alle necessità metabolichedell’“organismo modificato”.Anche le paure,quelle fisiologiche, dell’incognito,della separazione,della nuova identità, sonodelle risorse, proattive, dinamiche,atte al cambiamentoe ad un adattamentocostruttivo. Il “processo perfettopuò però essere disturbato”3 , sostiene VerenaSchmid, dall’ambiente fisico,umano, sociale. Ci sonoinfatti le paure derivanti dalcontesto sociale che generanoansia perché ci si senteinadeguate, o perché si temedi deludere le aspettative delmarito o della famiglia, dinon essere in grado di “produrre”un figlio sano e completo.Molte donne trascorronol’intero periodo di gravidanzain preda al panico,spesso costrette a non usciredi casa da sole, con il continuobisogno di consultareil medico perché si sentonomalate e affette da mille sintomi.Poi ci sono quelle che,angosciate dal dolore delparto, programmano l’epiduraleo il taglio cesareo,strategie che, secondo i sostenitoridel parto fisiologico,potrebbero essere “lesive”del legame di attaccamentotra madre e figlio, basilareper la salute psico-fisicadel nuovo individuo.È fuor di dubbio che un percorsodi crescita sano edequilibrato comincia sin dallavita intrauterina, se vissutacon tranquillità grazie all’accoglienzae alle rassicurazionimaterne. Nutrire ilbambino di emozioni stressantipotrebbe invece comportareseri danni alla suasalute psico-fisica. Vari studiad esempio ci dicono chelo stress materno può raggiungereil feto sin dalla diciassettesimasettimana 4 eche eccessi di stress, ansia edepressione durante la vitaintrauterina sono responsabilidi disturbi come ansia eallergie 5 .Per l’individuo che viene almondo il legame di attaccamentocon la madre è fondamentaleper la costruzionedei rapporti primari, perla percezione del senso di sé;il ruolo della madre, sia durantela gravidanza sia almomento del parto, per ilbambino è decisivo e la donnaha bisogno di sentirsi forteper esprimere tutto il suo1 Margaret Mead, Sesso e temperamento in tre società primitive, Ed. Il Saggiatore, 19672 “Descrizioni grafico-pittoriche di donne partecipanti a un gruppo di preparazione alla nascita” in G.Alliprandi, G.Marchueta, E.Squarzolo,Nascere dietro i colori, ed. Mediterranee, 19893 Verena Schmid, Venire al mondo e dare alla luce, Ed. Urra, 20054Imperial College di Londra, Clinical endocrinology, Maggio 20075Rosalind Wright- Harvard Medical School-Boston, Congresso Internazionale American Thoracic Society –Toronto288 - 2010
IN ATTENZIONEpotenziale di cura e la suacapacità di accoglimento. Intale circostanza le relazioniumane sono determinanti,anche nel facilitare la messain atto di tutte le competenzeche la donna possiede.Sostenuta e guidata la partorientepuò ascoltare il propriocorpo e assecondarlo:ad esempio, attraverso le dogliee le pause, può percepirelo stato del travaglio econtrollarne l’evoluzione. Ilsuo ruolo materno, se attivosin dalle fasi iniziali, le permetteràdi fornire al figlioun’accoglienza sicura e rassicuranteda subito e quindiconferirle la forza necessariaper esercitare un ruologenitoriale adeguato.L’attenzione alla donna gestante,partoriente e madrerappresenta la centralità dell’attivitàdelle case maternità,luoghi accoglienti e familiariextraospedalieri, incui il percorso nascita e ilsuccessivo puerperio si realizzanonecessariamente secondoun’ostetricia fisiologicadi alta professionalità esicurezza, in un contestoambientale e relazionale piùsociale che sanitario (a menoche non si tratti di situazioni“non fisiologiche” incui occorre far ricorso all’assistenzamedica). Le casematernità sono gestiteprevalentemente da ostetricheche accompagnano lacoppia dalla gravidanza alparto, durante il puerperio,anche fino ai primi anni divita del bambino. La donna,principale protagonista, ècoinvolta direttamente nell’evoluzionedella gravidanzae nella scelta della modalitàdel parto e poi nell’allattamento,dando il massimorisalto alle sue competenze.Competenze espresse graziealla guida incoraggiante delleostetriche attente agli aspetticlinici, emotivi, relazionalie culturali che fannodel parto un evento biosocio-culturale.Le case, nell’arredo dei locali(cucina, soggiorno, stanzeda letto), ricordano moltole proprie abitazioni maallo stesso tempo sono attrezzateper il parto naturale,con lo sgabello olandeseo la vasca per il parto in acquadove la donna entra infase di travaglio attivo. Moltedonne scelgono di partorireanche accovacciate o inginocchio o in piedi, in compagniadel partner o di unfamiliare, se lo richiedono.Le case maternità extraospedalierenascono da unacultura femminile per unanascita attiva e umanizzatae in genere fanno seguito all’esperienzadel parto a domicilio.Sono sorte inizialmentein America a partiredagli anni ’70. Ben presto sisono diffuse capillarmenteanche in Europa, soprattuttoin Germania, Svizzera, Inghilterra.Anche in Italia sonopresenti alcune case maternità,a Milano (da circa20 anni), a Induno Olona(Va), a Merone (Co) e a Bologna.Quella di Bologna, la casamaternità Il Nido, sorge inun’area verde all’interno diun edificio di campagna e rispondeadeguatamente ai bisognidi sicurezza, di continuitàassistenziale e di salutedell’utente; essa è collegatacon una struttura sanitariain caso di necessità: è acirca 5 minuti dall’OspedaleMaggiore di Bologna.Inaugurata nel settembre2008, accoglie richieste datutta l’Emilia Romagna e, attualmente,è la principale realtàitaliana privata per il numerodi donne assistite secondogli standard internazionali(circa 70 parti in dueanni). Il team, composto soprattuttoda ostetriche, operasecondo le linee guida della“Commissione regionaledel percorso nascita” ed è inrete con le strutture sanitariedi II livello o con il 118,i centri trasfusionali, con varieIstituzioni Pubbliche estrutture del privato sociale.L’iniziativa è dell’omonimaassociazione che, attiva dal1989 con il parto a domicilio,sostiene una cultura dellanascita che pone al centrola donna e la sua famiglia.Il Nido è anche luogo di ricerca,sperimentazione e verifica,aperto al confrontocon altre figure professionaliche operano nel campodella salute sui nuovi modellidi assistenza ostetrica; offreformazione continua alleostetriche con percorsi di tirociniosul parto extraospedaliero.Infine, luogo di culturae socializzazione, realizzacorsi, momenti informativie formativi su tematichedi interesse pubblicorivolti alla popolazione. •CASA MATERNITÀ “LA VIA LATTEA”Via Morgantini 14, 20148 Milano - tel. 02/89077586info@casamaternita.it - www.casamaternita.itCASA MATERNITÀ MONTALLEGROStudio Le Ostetriche, Via G. Comi 57, 21056 Induno Olona (Va)tel. 0332/202464 e 348/2252517martacampiotti@iol.it - www.casamaternitamontallegro.itCASA MATERNITÀ “LA QUERCIA”Via Pertini 2, Merone (CO) - tel. 031 651165isottina.colombo@gmail.com - www.maternitalaquercia.itCASA MATERNITÀ “IL NIDO”Via delle Borre 9, 40131 Bolognatel. 051 6350911 - info@ilnido.it - www.ilnido.bo.it8 - 201029
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