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Acqua la sfida del futuro

Acqua, la sfida del futuro - Scuola di Giornalismo - Università degli ...

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16 CAMPUS<br />

Domenica 27 maggio 2007<br />

Dare una mano ai deboli<br />

ha non solo valenza formativa<br />

ma è occasione di crescita<br />

e di indipendenza economica.<br />

Impegnati migliaia di giovani<br />

tra diciotto e ventotto anni<br />

I numeri dei volontari<br />

Basterebbero i soli numeri<br />

a testimoniare l’importanza<br />

<strong>del</strong> Servizio Civile: dal 2001<br />

al 2006 oltre 180mi<strong>la</strong> giovani<br />

coinvolti (dai 181 <strong>del</strong><br />

2001 ai 45.890 <strong>del</strong> 2006). I<br />

dati <strong>del</strong> 2005 mostrano<br />

come oltre 25mi<strong>la</strong> persone<br />

siano state impegnate nel<br />

Sud; di queste più di 7mi<strong>la</strong><br />

in Campania. Sempre nel<br />

2005 il 56% dei volontari è<br />

stato impegnato in opere<br />

di assistenza, il 34% nel<strong>la</strong><br />

cultura e <strong>del</strong>l’educazione, il<br />

10% nell’ambiente.<br />

Il piacere di aiutare gli altri<br />

Al Campus un convegno sul rapporto tra Servizio Civile e associazioni<br />

FRANCESCO IANNIELLO<br />

La possibilità di aiutare gli<br />

altri, unita ad una indubbia<br />

crescita sia personale che<br />

professionale, sono al<strong>la</strong> base<br />

<strong>del</strong> successo che ha avuto<br />

negli ultimi anni il Servizio<br />

Civile Nazionale, che affonda<br />

le sue radici nel<strong>la</strong> storia<br />

<strong>del</strong>l’obiezione di coscienza.<br />

Istituito con <strong>la</strong> legge 64 <strong>del</strong> 6<br />

marzo 2001, il Servizio<br />

Civile mette a disposizione<br />

di giovani dai 18 ai 28 anni<br />

<strong>la</strong> possibilità di dedicare un<br />

anno all’impegno solidaristico.<br />

L’esperienza iniziale di<br />

poche decine di coraggiosi<br />

diventa esperienza collettiva<br />

quando nel 1989 <strong>la</strong> Corte<br />

Costituzionale parifica <strong>la</strong><br />

durata dei due servizi militare<br />

e civile.<br />

Nel 1999 gli obiettori di<br />

coscienza diventano centodiecimi<strong>la</strong>.<br />

La legge , che apre<br />

il Servizio volontario anche<br />

alle donne, agisce in due<br />

tempi: una prima fase nel<strong>la</strong><br />

quale convivono i due servizi<br />

civili, ed una fase successiva<br />

destinata ai soli volontari<br />

e che parte il 1 gennaio<br />

2005 con <strong>la</strong> sospensione<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> leva obbligatoria. Oltre<br />

ad avere una forte valenza<br />

educativa e formativa, il servizio<br />

civile è diventato una<br />

occasione di crescita personale,<br />

di indipendenza economica<br />

dai propri genitori<br />

oltre che un efficace strumento<br />

per aiutare le fasce<br />

più deboli <strong>del</strong><strong>la</strong> società.<br />

Vero fulcro <strong>del</strong> volontariato<br />

sono gli enti che operano<br />

negli ambiti specifici <strong>del</strong>imitati<br />

dal<strong>la</strong> legge 64: amministrazioni<br />

pubbliche, organizzazioni<br />

non governative<br />

(ONG) e associazioni no<br />

profit. Gli enti devono dimostrare<br />

all’UNSC di possedere<br />

i requisiti strutturali<br />

ed organizzativi, oltre a sottoscrivere<br />

<strong>la</strong> “Carta di impegno<br />

etico”.<br />

Sul ruolo <strong>del</strong> Servizio Civile<br />

Nazionale, e sul suo rapporto<br />

con le Università e le<br />

Associazioni, si è svolto il 23<br />

maggio, presso <strong>la</strong> Facoltà di<br />

Scienze <strong>del</strong><strong>la</strong> Formazione,<br />

un convegno dal titolo<br />

“Confrontia-moci”, organizzato<br />

dall’Università di Salerno<br />

e dall’associazione universitaria<br />

“InCampus”. Al<strong>la</strong><br />

presenza dei tre Presidi <strong>del</strong>le<br />

Facoltà di Scienze <strong>del</strong><strong>la</strong> Formazione,<br />

Scienze <strong>del</strong><strong>la</strong> Formazione<br />

Primaria e Scienze<br />

<strong>del</strong>l’Educazione, e di alcuni<br />

docenti universitari, gli addetti<br />

al campo <strong>del</strong> volontariato<br />

hanno discusso sulle<br />

modalità, le finalità e le possibilità<br />

di sviluppo nell’ambito<br />

volontaristico. Tantissimi<br />

gli studenti in sa<strong>la</strong>,<br />

molti dei quali, per <strong>la</strong> verità,<br />

sembravano più attratti dal<strong>la</strong><br />

possibilità di guadagnare<br />

mezzo credito formativo<br />

grazie al<strong>la</strong> so<strong>la</strong> partecipazione<br />

al convegno, piuttosto<br />

che realmente interessati<br />

al<strong>la</strong> materia trattata. Singo<strong>la</strong>re<br />

comunque che mentre<br />

tra i partecipanti le studentesse<br />

costituissero <strong>la</strong><br />

quasi totalità, tra i 13 re<strong>la</strong>tori<br />

l’unica rappresentante <strong>del</strong><br />

gentil sesso era <strong>la</strong> preside di<br />

Scienze <strong>del</strong>l’Educazione, <strong>la</strong><br />

prof.ssa Enrica Lisciani<br />

Petrini.<br />

Di partico<strong>la</strong>re interesse è<br />

stato l’intervento di Enrico<br />

Maria Borrelli, presidente<br />

<strong>del</strong>l’A.Me.Sci. (Associazione<br />

mediterranea per <strong>la</strong> promozione<br />

e lo sviluppo <strong>del</strong> servizio<br />

civile), che ha sottolineato<br />

non solo l’importanza<br />

<strong>del</strong>le attività assistenziali,<br />

ma anche come i 433 euro<br />

mensili (per un <strong>la</strong>voro di<br />

trenta ore settimanali) percepiti<br />

dai volontari possano<br />

costruire una tappa fondamentale<br />

per molti giovani di<br />

La Facoltà celebra 20 anni d’Erasmus insieme a Francia, Spagna e Turchia<br />

Tutti i colori <strong>del</strong> mondo<br />

Ingegneria apre le porte a professori e studenti stranieri<br />

ANDREA D’ORAZIO<br />

uscire dal “guscio familiare”,<br />

per avere una propria autonomia<br />

economica. Inoltre<br />

come l’esperienza costituisca<br />

un’occasione unica di<br />

contatto con realtà <strong>del</strong>le<br />

quali, nel<strong>la</strong> vita quotidiana,<br />

difficilmente si riesce a venire<br />

a conoscenza.<br />

Tra gli altri è intervenuto<br />

anche Alfonso Sessa, presidente<br />

<strong>del</strong>l’associazione “La<br />

Solidarietà”, nata sedici anni<br />

fa a Lancusi per agevo<strong>la</strong>re il<br />

trasporto <strong>del</strong>le persone disabili.<br />

Con gli anni sono<br />

state svolte numerose iniziative<br />

a favore degli anziani<br />

e di protezione civile, mentre<br />

dal 1993 l’associazione è<br />

presente anche nelle zone<br />

colpite da terremoti o da<br />

conflitti.<br />

Hanno concluso i <strong>la</strong>vori <strong>del</strong>l’incontro<br />

gli interventi <strong>del</strong><br />

sindaco di Fisciano, Tommaso<br />

Abile, e <strong>del</strong>l’assessore<br />

provinciale al Lavoro e alle<br />

Politiche Giovanili Massimo<br />

Cariello.<br />

I responsabili <strong>del</strong> progetto Erasmus con gli studenti stranieri<br />

to, tanto da investire fondi<br />

per costruire residenze<br />

dentro e intorno al campus».<br />

Gli studenti in sa<strong>la</strong>,<br />

chi in inglese chi in spagnolo,<br />

commentano interessati.<br />

Vito Cardone, preside<br />

di Ingegneria che ha<br />

voluto l’incontro, ne ricorda<br />

<strong>la</strong> provenienza.<br />

Molti sono iberici, ma c’è<br />

anche un francese e una<br />

studentessa turca, Nazli,<br />

che invitata a par<strong>la</strong>re sale<br />

sul palco, emozionata:<br />

«Studiare in italiano è stato<br />

difficile, ma al<strong>la</strong> fine ho<br />

imparato. L’unico problema,<br />

adesso, è il permesso<br />

di soggiorno». Nazli non è<br />

cittadina comunitaria. È<br />

arrivata in Italia grazie<br />

all’Erasmus Mundus, recente<br />

estensione <strong>del</strong> programma<br />

europeo ai paesi<br />

di tutto il mondo.<br />

Come lei Samantha, studentessa<br />

<strong>del</strong> Messico, arricchisce<br />

<strong>la</strong> misce<strong>la</strong> di lingue<br />

e culture. «Uno scenario<br />

destinato a crescere»,<br />

afferma Salvatore Bellone,<br />

<strong>del</strong>egato alle attività internazionali<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Facoltà, che<br />

Volontarie <strong>del</strong> Servizio Civile all’opera<br />

Venerdì 18 maggio, l’au<strong>la</strong><br />

<strong>del</strong>le <strong>la</strong>uree <strong>del</strong>l’Università<br />

di Salerno ha un aspetto<br />

nuovo, meno serioso <strong>del</strong><br />

solito. Ai <strong>la</strong>ti <strong>del</strong> palco, in<br />

bel<strong>la</strong> mostra su trespoli di<br />

ferro, bandiere di stati europei<br />

e non ravvivano il<br />

rosso <strong>del</strong>le poltrone in<br />

sa<strong>la</strong>, che a poco a poco si<br />

riempiono. Docenti in abito<br />

scuro, studenti, molti<br />

con lineamenti che tradiscono<br />

origini lontane.<br />

Non può essere altrimenti:<br />

è <strong>la</strong> “Giornata internazionale<br />

di Ingegneria”. Oggi,<br />

più di sempre, <strong>la</strong> Facoltà<br />

apre le porte all’Europa e<br />

ai paesi non comunitari,<br />

per fare il punto su strategie<br />

didattiche che porta<br />

avanti da tempo.<br />

Sull’Erasmus, in primo<br />

luogo: il più grande programma<br />

di scambi universitari<br />

<strong>del</strong> mondo, che quest’anno<br />

compie 20 anni.<br />

Un progetto che Ingegneria<br />

ha contribuito a sviluppare<br />

fin dall’inizio, sia per<br />

«sdoganare <strong>la</strong> competizione»,<br />

sottolinea il rettore<br />

Raimondo Pasquino, sia<br />

per «valorizzare il settore<br />

ricerca <strong>del</strong>l’Università di<br />

Salerno, che all’ospitalità<br />

internazionale crede moldal<br />

’99 monitora il flusso di<br />

studenti in entrata e in<br />

uscita. «I primi anni – continua<br />

Bellone – gli studenti<br />

esteri erano pochi, dal<br />

2004 c’è stata un’inversione,<br />

e gli erasmus in entrata<br />

hanno equiparato i nostri<br />

iscritti in uscita».<br />

Ma l’apertura al mondo<br />

non riguarda solo gli studenti.<br />

L’Università, difatti,<br />

ha intessuto rapporti bi<strong>la</strong>terali<br />

con l’Europa, i paesi<br />

<strong>del</strong> Mediterraneo, gli Stati<br />

Uniti e il Sud America.<br />

«Scambi di sapere tra atenei»,<br />

ricorda dal palco il<br />

Console <strong>del</strong> Cile Julio Cordano<br />

Segredo.<br />

Una rete internazionale di<br />

tecnica e scienza, che ha<br />

attirato a Salerno studiosi<br />

eminenti.<br />

Tra questi c’è Abde<strong>la</strong>ziz<br />

Rhandi, nato a Casab<strong>la</strong>nca,<br />

<strong>la</strong>ureato all’Università di<br />

Marrakch, dottorato in<br />

Francia e in Germania, a-<br />

desso professore ordinario<br />

ad Ingegneria. È stato<br />

assunto a tempo indeterminato<br />

grazie al<strong>la</strong> legge<br />

230/05, che dispone l’inserimento<br />

di docenti stranieri<br />

di partico<strong>la</strong>re qualificazione.<br />

«Qui si <strong>la</strong>vora bene<br />

– afferma Rhandi –, con<br />

colleghi molto seri. Salerno<br />

è il mio destino».<br />

La storia<br />

Il coraggio<br />

di guardare<br />

oltre<br />

Sicuramente lo spunto<br />

più interessante <strong>del</strong>l’intero<br />

convegno è venuto da<br />

Pao<strong>la</strong> De Angelis, una<br />

ragazza disabile presente<br />

tra il pubblico, che ha<br />

par<strong>la</strong>to <strong>del</strong><strong>la</strong> sua difficoltà<br />

di seguire i corsi di formazione<br />

per il Servizio<br />

Civile vista <strong>la</strong> presenza di<br />

barriere architettoniche<br />

che le impedivano di raggiungere<br />

<strong>la</strong> sa<strong>la</strong> dove si<br />

svolgevano i corsi.<br />

Intervistata al<strong>la</strong> fine <strong>del</strong><br />

convegno, Pao<strong>la</strong>, due bellissimi<br />

occhi azzurri, ci<br />

racconta <strong>del</strong><strong>la</strong> sua lunga<br />

esperienza di volontariato,<br />

a servizio degli altri,<br />

nonostante <strong>la</strong> sua condizione<br />

di disabile. Un’attività<br />

cominciata cinque<br />

anni fa con le col<strong>la</strong>borazioni<br />

con l’associazione<br />

“Enzo Aprea” di Avellino<br />

e continuata poi con <strong>la</strong><br />

“Aspes”, dove ha svolto<br />

diversi <strong>la</strong>boratori ricreativi.<br />

Le sue difficoltà sono nate<br />

proprio dall’impossibilità<br />

di raggiungere il luogo<br />

dove venivano svolti i<br />

corsi (obbligatori) di avviamento<br />

al servizio civile.<br />

Ma le stesse difficoltà<br />

Pao<strong>la</strong> le incontra, tutti i<br />

giorni, all’Università, soprattutto<br />

per arrivare negli<br />

studi di alcuni docenti,<br />

ma anche a causa <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

mancanza di un servizio<br />

di trasporto apposito per<br />

disabili. Proprio per questo<br />

motivo, ogni volta che<br />

Pao<strong>la</strong> ha bisogno di recarsi<br />

all’Università (in media<br />

tre volte a settimana) sono<br />

i suoi genitori ad accompagnar<strong>la</strong><br />

con <strong>la</strong> vettura<br />

di famiglia, ormai<br />

adibita quasi unicamente<br />

al trasporto di Pao<strong>la</strong> e<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> sua carrozzina. Al<strong>la</strong><br />

fine <strong>del</strong><strong>la</strong> breve intervista,<br />

Pao<strong>la</strong> ci par<strong>la</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> sua<br />

tesi di <strong>la</strong>urea dal titolo “Il<br />

bambino cerebroleso. A-<br />

spetti medici e dinamiche<br />

psico-sociali”, composta<br />

da una prima parte scientifica<br />

ed una seconda che<br />

racconta <strong>la</strong> sua vicenda<br />

personale. Una parte <strong>del</strong><br />

suo <strong>la</strong>voro è già stata pubblicata<br />

dal mensile “Salutare”<br />

a maggio, ma presto<br />

diventerà un libro dal<br />

titolo “Il coraggio di guardare<br />

oltre”. Auguri Pao<strong>la</strong>.<br />

f.i

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