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Acqua la sfida del futuro

Acqua, la sfida del futuro - Scuola di Giornalismo - Università degli ...

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8 PRIMO PIANO<br />

L’innovazione in cifre<br />

7 Università campane su 5 province<br />

21.600 studenti<br />

18.477 idoneità per borse di studio<br />

8.727 borse di studio pagate<br />

40 istituti di ricerca<br />

10 centri di competenza<br />

2 miliardi e cento milioni di euro<br />

di fondi stanziati dal Por 2007/2013<br />

Domenica 27 maggio 2007<br />

L’assessore regionale<br />

ha presentato<br />

all’università di Salerno<br />

il Programma Operativo<br />

per il 2007/2013,<br />

che prevede fondi<br />

per due miliardi<br />

Campania, il momento <strong>del</strong><strong>la</strong> Ricerca<br />

Teresa Armato: «Oggi investire è un’opportunità da dover sfruttare»<br />

Due miliardi di euro di investimenti viaggiano su<br />

un treno in corsa che le università campane non<br />

possono rischiare di perdere: il nuovo Por 2007, il<br />

Programma Operativo Regionale, presentato<br />

all’Ateneo di Salerno dall’assessore regionale al<strong>la</strong><br />

Ricerca Scientifica, Teresa Armato.<br />

Il progetto, finanziato dal<strong>la</strong> Comunità Europea,<br />

ha come obiettivo lo sviluppo economico <strong>del</strong> territorio<br />

attraverso un supporto di investimenti<br />

basati su ricerca e innovazione, che interesserà<br />

soprattutto le aziende dei settori hi-tech (alta tecnologia)<br />

e i centri di ricerca universitari. I fondi<br />

stanziati, predisposti nell’arco di sei anni, raggiungono<br />

i due miliardi e cento milioni di euro da<br />

impiegare tra il 2007 e il 2013. Se <strong>la</strong> programmazione<br />

<strong>del</strong>l’ultimo Por (quello <strong>del</strong> periodo 2000-<br />

2006) ha dato i suoi frutti nel campo <strong>del</strong> trasferimento<br />

tecnologico, con l’integrazione dei centri<br />

di ricerca più avanzati e il sistema produttivo <strong>del</strong>le<br />

imprese, il nuovo Por adesso ha bisogno di nuove<br />

idee e progetti. È per questo che nell’affol<strong>la</strong>ta au<strong>la</strong><br />

dei consigli <strong>del</strong>l’università di Salerno, di fronte al<br />

rettore Pasquino, docenti e dirigenti, i toni <strong>del</strong>l’assessore<br />

Armato avevano il senso di una domanda.<br />

Su quali risorse puntare? Come tutte le università<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Campania anche quel<strong>la</strong> di Salerno ha le possibilità<br />

per rispondere e cogliere le opportunità di<br />

sviluppo offerte dal Por. E deve farlo al<strong>la</strong> luce di<br />

una realtà universitaria regionale che produce<br />

ogni anno migliaia di giovani <strong>la</strong>ureati nelle materie<br />

scientifiche, un caso di<br />

Nel<strong>la</strong> regione<br />

vantiamo<br />

numerosi centri<br />

per l’alta<br />

tecnologia<br />

di livello<br />

internazionale<br />

eccellenza che troppo spesso<br />

trova una sistemazione fuori<br />

dal<strong>la</strong> regione. Ma <strong>la</strong> situazione<br />

è critica anche dal punto di<br />

vista <strong>del</strong>l’impiego: attualmente<br />

esiste un rapporto di venti a<br />

uno tra i ricercatori impiegati<br />

nel sistema pubblico e quelli <strong>del</strong><br />

sistema privato, un dato insostenibile<br />

per un’economia moderna.<br />

«Investire in Campania rappresenta<br />

in questo momento<br />

un’opportunità da sfruttare, principalmente per le<br />

aziende dei settori hi-tech, in quanto disponiamo<br />

di risorse umane qualificate e di centri di ricerca<br />

di livello internazionale. La Regione ha stanziato<br />

trecento milioni di euro all’anno da investire in<br />

Ricerca e Innovazione», sostiene Teresa Armato,<br />

che annuncia un bando rivolto agli enti che operano<br />

in questo campo per raccogliere un parco<br />

progetti che premierà le idee migliori. «L’obiettivo<br />

è di attivare, nei prossimi tre anni, almeno dieci<br />

grandi progetti strategici capaci di ottenere incrementare<br />

lo sviluppo imprenditoriale. Dagli interventi<br />

sulle aree scientifiche al potenziamento<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> filiera <strong>del</strong><strong>la</strong> ricerca, dall’introduzione di<br />

sistemi di e-government allo sviluppo dei meccanismi<br />

<strong>del</strong>l’informazione nel tessuto produttivo».<br />

Un programma che non coinvolgerà solo università<br />

e imprese, ma anche le istituzioni locali: «Se<br />

questi tre elementi saranno capaci di dialogare ed<br />

interagire riusciranno ad essere gli attori principali<br />

<strong>del</strong> POR Campania» - avverte l’assessore.<br />

Il paesaggio <strong>del</strong><strong>la</strong> ricerca in Campania è variegato:<br />

alle sette università si aggiungono, infatti, il<br />

Cira nel settore Aerospaziale, il Ceinge e il<br />

Tigemnelle biotecnologie, l’IMAST nei nuovi<br />

materiali, <strong>la</strong> stazione Dorn e l’istituto zooprofi<strong>la</strong>ttico<br />

nel campo biologico più altri Centri Regionali<br />

di competenza. Non rimane che tradurre in<br />

obiettivi operativi quanto già stabilito dall’Unione<br />

Europea, dal governo e dal<strong>la</strong> Regione riguardo al<br />

Por: un’abbreviazione di tre lettere che apparentemente<br />

non fa pensare a nul<strong>la</strong>, ma sul<strong>la</strong> quale si<br />

gioca il <strong>futuro</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> ricerca e lo sviluppo economico<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Campania.<br />

Pagina a cura di<br />

LORENZO ATTIANESE<br />

L’assessore Teresa Armato nell’au<strong>la</strong> <strong>del</strong> consiglio di amministrazione <strong>del</strong> rettorato<br />

Gli uffici<br />

pubblici<br />

in un clic<br />

Anche gli uffici pubblici<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> Campania, già armati<br />

di mouse, si adegueranno<br />

ai progetti su misura di<br />

indice: un clic e ci si butta<br />

<strong>la</strong> fi<strong>la</strong> alle spalle.<br />

Tra le linee di intervento<br />

<strong>del</strong> nuovo Programma O-<br />

perativo Regionale sono<br />

previsti, infatti, l’introduzione<br />

e il consolidamento<br />

di sistemi strettamente<br />

complementari come e-<br />

government ed e-inclusion,<br />

due parole ancora<br />

sconosciute ai non addetti<br />

ai <strong>la</strong>vori, ma soprattutto<br />

agli utenti che ne beneficeranno.<br />

Si tratta di processi<br />

di informatizzazione che<br />

hanno l’obiettivo di ottimizzare<br />

il <strong>la</strong>voro di comuni,<br />

province, ministeri ed<br />

altri enti statali <strong>del</strong><strong>la</strong> regione<br />

per offrire a cittadini e<br />

imprese servizi più rapidi.<br />

(il suffisso ‘e’, davanti alle<br />

parole ‘government’ e ‘inclusion’<br />

sta ad indicare ‘electronic’,<br />

per segna<strong>la</strong>re attività<br />

che si svolgono tramite<br />

internet) .<br />

Nello specifico, l’e-government<br />

riguarda il settore<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> pubblica amministrazione<br />

e presume <strong>la</strong> gestione<br />

di numerosi tipi di<br />

documentazione e modalità<br />

di interazione con gli<br />

utenti attraverso <strong>la</strong> rete.<br />

Se le discussioni tra anziani<br />

e impiegati degli uffici si<br />

sposteranno dagli sportelli<br />

allo schermo dei personal<br />

computer, i progetti di e-<br />

inclusion, invece, riguarderanno<br />

anche le piccole<br />

generazioni.<br />

È prevista, infatti, una<br />

maggiore sensibilizzazione<br />

<strong>del</strong>le nuove tecniche informatiche<br />

nelle scuole, allo<br />

scopo di fornire a tutti<br />

uguali opportunità di accesso<br />

alle risorse digitali.<br />

L’introduzione di questi<br />

nuovi sviluppi informatici<br />

in Campania presuppone,<br />

attraverso il POR, investimenti<br />

che favoriranno <strong>la</strong><br />

spinta all’innovazione digitale:<br />

dal<strong>la</strong> realizzazione di<br />

infrastrutture per <strong>la</strong> diffusione<br />

<strong>del</strong><strong>la</strong> banda <strong>la</strong>rga<br />

all’interessante piano di<br />

sviluppo <strong>del</strong><strong>la</strong> piattaforma<br />

integrata di telemedicina,<br />

basata sul servizio di informazioni<br />

sanitarie per i cittadini<br />

(teleconsulto e<br />

teleassistenza agli utenti e<br />

reti interne fra gli operatori<br />

sanitari).

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