Acqua la sfida del futuro

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22PUNTO it PUNTO com Europa capitali e cultura Luna Rossa sulle onde del web Sull’onda dei successi di Luna Rossa è bello navigare in www.americascup.com, sito ufficiale della competizione velica più famosa del mondo, che da alcuni appassiona sempre più italiani grazie ai successi delle imbarcazioni italiane impegnate nelle gare. E mentre cresce l’attesa per la finale della Louis Vuitton che, a partire dal primo giugno, vedrà il team italiano fronteggiarsi con il team Emirates Team New Zealand, sono in molti a preparare le valigie per volare a Valencia e vivere in diretta le emozioni della sfida. Americascup.com fornisce una serie di informazioni necessarie a chi vuole raggiungere la città spagnola, a partire dai locali più “in”, dove trascorrere le serate e Dove sei nel mondo? Fai un clic Arriva la bella stagione, sinonimo di sole, mare, montagna e… vacanze. Tutti gli italiani che sceglieranno di trascorrere le proprie vacanze all’estero potranno collegarsi a www.dovesiamonelmondo.it; il sito, creato dal Ministero degli Esteri, permette ai nostri connazionali di segnalare i propri dati personali per consentire all’Unità di Crisi di organizzare interventi di soccorso in situazioni di grave crisi. Qualcuno potrebbe obiettare che è l’ennesima violazione della privacy ma, fatti i debiti scongiuri, in caso di emergenza potrebbe salvarci la vita. festeggiare le vittorie dei nostri colori. Chi non bada a spese, poi, può vivere l’evento da spettatore in prima fila: navigando tra le pagine del sito si scopre infatti che è possibile acquistare un abbonamento per seguire, direttamente a bordo di alcune imbarcazioni, le finali: il tutto alla modica cifra di 540 euro, costo dell’abbonamento per un adulto. Oppure far parte attivamente di un equipaggio dell’America’s Cup. Anche chi, purtroppo, resta a casa può consolarsi consultando il sito, dove è possibile seguire in diretta tutte le regate. Pagina a cura di VINCENZA CIVALE «Signorina…veniamo noi con questa mia a dirvi, adirvi una parola»: Totò è online. Il sito www.antoniodecurtis.com nasce come omaggio al principe della risata e alla sua lunga carriera artistica, che si può ripercorrere con un semplice click. A partire dal debutto nei teatri dell’avanspettacolo fino alle riviste degli anni in cui Totò era già conosciuto dal grande pubblico grazie ai suoi film. E, a proposito di cinema, non poteva mancare una filmografia corredata di trame, locandine, foto di scena e curiosità, oltre ad una pagina interamente dedicata alle frasi celebri in formato audio e video. Un portale rende omaggio al Principe della risata Italiani! Totò è in rete www.antoniodecurtis.com non è solo raccolta di date, gag e foto Ma www.antoniodecurtis.com non è soltanto una raccolta di date, gag, foto e ricordi di Totò: è soprattutto una testimonianza dell’affetto che ancora oggi, a quarant’anni dalla sua morte, circonda il principe della risata. La pagina “caro Totò” racchiude ad esempio una serie di poesie dedicate al comico napoletano, mentre “dedicato a Totò” ci porta alla scoperta delle piazze, delle scuole e dei locali intitolate all’artista partenopeo: una lista che non si ferma all’Italia, ma che varca i confini nazionali e ci porta addirittura in Thailandia, a Phuket, dove nel 1981 ha aperto i battenti un Totò Italian Restaurant. Tutti i visitatori del sito, infine, possono sottoscrivere l’appello, a cui hanno già aderito in tanti, rivolto al sindaco di Napoli affinché intitoli una piazza della città partenopea ad uno dei suoi figli più illustri. www.luxembourg2007.org ci porta in Lussemburgo, scelta come Capitale europea della cultura per il 2007, unica città ad ospitare l’evento per la seconda volta nella storia, dopo l’edizione del 1995. L’iniziativa è nata dieci anni prima, nel 1985, grazie alla proposta avanzata dalla politica greca Melina Mercouri con il nome di Città europea della cultura e con lo scopo di avvicinare e far conoscere i cittadini europei: la designazione avveniva attraverso accordi tra i vari governi. Nel 1999 la manifestazione è stata ribattezzata Capitale europea della Cultura e, a partire dal 2005, è stato introdotto un nuovo metodo di selezione che garantirà a tutti i Paesi dell’Unione di ospitare, a turno, la Capitale. Nel 2007, dunque, la scelta è caduta su uno dei più piccoli stati europei, ma che è anche una delle tre sedi ufficiali dell’Unione Europea, di cui ospita, tra gli altri, la Corte di Giustizia delle Comunità Europee, la Banca Europea degli Investimenti e la Corte dei conti europea. Per dodici mesi Lussemburgo metterà in vetrina tutto il meglio della sua cultura grazie ad una lunga serie di eventi che spazieranno dall’arte, alla musica, al cinema. L’elenco completo delle manifestazioni è disponibile sul sito ufficiale, che racchiude anche numerose informazioni sull’acquisto dei biglietti e notizie turistiche molto utili per chi vuole visitare la capitale del Granducato. www.luxembourg2007.org è dotata anche di una sezione per gli acquisti online, dove è possibile scegliere, pagare, e portarsi a casa gadget dell’evento e souvenir lussemburghesi. Ottanta voglia di spot La televisione del passato rivive su internet La fondazione Falcone contro la mafia La memoria non muore Si diffonde on-line la cultura della legalità Un imbianchino attraversa la città in sella a una bici, con un grosso pennello sulla schiena e, al vigile che lo rimprovera perché intralcia il traffico, risponde: «Per dipingere una parete grande, ci vuole un pennello grande!». E’ una delle scene più famose degli spot che negli anni ‘80 sono entrati nelle nostre case attraverso la tv, dalle reti del servizio pubblico a quelle, neonate, delle tv private. Se, riascoltando quelle parole, siete stati assaliti da un’ondata di nostalgia, è il caso di visitare il sito www.spot80.it, che raccoglie le pubblicità televisive tanto care ai trentenni del Duemila: un database in continuo aggiornamento, arricchito di mese in mese con nuovi filmati, in ordine alfabetico per nome del prodotto ricercato. Ma Spot80 non è solo un contenitore di pubblicità: tra le sue pagine è attivo un forum e si possono leggere le interviste realizzate con alcuni dei protagonisti di quegli spot. Infine, la chicca: una lista ricca di siti che parlano della televisione degli anni Ottanta. Un’operazione revival per chi non era ancora nato quando si andava a letto dopo Carosello, ma è abbastanza grande per ricordare un giovanissimo Paolo Bonolis alle prese con Bim Bum Bam. Il pomeriggio del 23 maggio 1992 un terribile attentato spezzava la vita di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e di tre agenti della scorta, mentre dall’aeroporto di Punta Raisi stavano raggiungendo Palermo. Cinquecento chilogrammi di tritolo, piazzati dalla mafia in un tunnel scavato sotto l’autostrada, esplosero all’altezza dell’uscita di Capaci, al passaggio delle tre auto che componevano la scorta di Falcone, formando un cratere che, per dimensioni, poteva paragonarsi soltanto a quelli dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Cosa Nostra voleva così tappare la bocca a un giudice troppo scomodo e sfidare apertamente lo Stato, ma per la gente comune “l’attentatuni” (come lo chiamano i siciliani) doveva segnare l’inizio di una nuova lotta contro la mafia. Oggi, a quindici anni di distanza da quel tragico sabato pomeriggio, c’è chi da tempo ha abbandonato quella lotta e chi invece continua a portarla avanti per diffondere nel nostro Paese la cultura della legalità: www.fondazionefalcone.it è il sito della fondazione intitolata alla memoria di Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, e presieduta dalla sorella del giudice vittima della strage di Capaci, Maria Falcone, che sin dal dicembre del 1992 opera per lo sviluppo di una cultura antimafiosa, indirizzata in particolar modo ai giovani. Il sito contiene una sezione interamente dedicata alle scuole, con le iniziative promosse dalla fondazione in questi anni, i percorsi formativi proposti ai docenti, una bibliografia di riferimento per gli approfondimenti tematici e un archivio con circa cento testi che raccontano Giovanni Falcone. Per non dimenticare un uomo e il suo coraggio, racchiuso nella frase: « Gli uomini passano, le idee restano, restano le loro tensioni morali, continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini».
Domenica 27 maggio 2007 Momento d’oro per le nostre atlete, con ottimi risultati in competizioni finora avare di successi La nuotatrice azzurra Federica Pellegrini. A centro pagina, la ginnasta Vanessa Ferrari SPORT 23 Boxe Per la prima volta in assoluto due atlete italiane si sono sfidate per il titolo mondiale WBC. Le protagoniste della sfida, che si è svolta il 19 Maggio ad Udine, sono state: Stefania Bianchini, detentrice del titolo mondiale e la sfidante Maria Rosa Tabbuso. Alla fine di un incontro molto combattuto, la Bianchini, 36enne, milanese, è riuscita a conservare la cintura di campionessa del mondo nella categoria mosca, battendo ai punti la rivale. Una valanga rosa per tutti gli sport Alle Olimpiadi di Pechino occhi puntati sulla Ferrari e la Pellegrini Lo sport è stato da sempre considerato un affare per soli uomini. Ma oggi anche il più convinto sostenitore di questa teoria è costretto a rivedere le sue idee visti i successi a raffica dello sport femminile italiano. Un dato su tutti, testimonia il salto di qualità dello sport in rosa: dal 1900 al 1992, solo il 6% delle medaglie vinte dall’Italia ai giochi Olimpici erano di donne; Napoli Il fioretto femminile serbatoio di successi mondiali Tricolore da record 1941-2007: dopo 66 anni dalla vittoria del Guf Napoli, la Phard è riuscita nell’impresa di riportare il tricolore femminile nel capoluogo campano. Quella delle ragazze allenate da Nino Molino è una impresa in piena regola, se si pensa che è stata ottenuta senza avere un proprio campo, visto l’indisponibilità da oltre un anno, dello storico impianto del Collana. Ma nulla poteva fermare il club del presidente Pasquale Panza, al termine di un anno passato sempre tra il primo e secondo posto in classifica e che ha conosciuto solo un momento buio, nella finale di Coppa Italia, persa contro Faenza. Ma proprio le emiliane si sono dovute arrendere nelle finali scudetto davanti alla voglia di vincere delle napoletane, trascinate da 4500 persone, un vero e proprio record per lo sport in rosa. nelle ultime tre edizioni questa percentuale è arrivata al 30%. Merito di un movimento in continua crescita, che in questi anni ha saputo raggiungere i vertici in diverse discipline. Gli anni ’90 sono quelli del boom rosa con le nostre atlete che hanno compiuto imprese dal sapore della leggenda. Come non entusiasmarsi davanti alle ragazze del fioretto, che dal 1990 ad oggi, solo in un’occasione sono tornate a casa senza medaglie. Come rimanere indifferenti alla classe del setterosa, dominatore incontrastato della pallanuoto mondiale, capace di vincere dal 1995 al 2006: 1 oro olimpico, 2 titoli mondiali e 4 campionati europei. Come non seguire le nostre ragazze terribili: Vanessa Ferrari, Alessia Filippi e Federica Pellegrini. Ad iniziare lo show è stata la Pellegrini, che nel 2004, a soli 16 anni, fa innamorare un intero paese, conquistando l’argento olimpico nei 200 metri stile libero. Federica si è poi confermata ad altissimi livelli, bissando l’argento nei mondiali del 2005 e salendo sul terzo gradino del podio quest’anno. Proprio nella semifinale di questa competizione, l’atleta veneta, ha conquistato il record del mondo nella sua disciplina, record però durato solo un giorno. A due anni dall’esplosione della Pellegrini, un’altra nuotatrice entra nella storia dello sport azzurro conquistando il primo oro europeo nei 400 misti femminili. Autrice dell’impresa è Alessia Filippi, classe 1987 e un futuro da protagonista assicurato. Il 2007 è stato soprattutto l’anno di Vanessa Ferrari, ginnasta di soli 16 anni, capace di vincere titoli europei e mondiali in serie. Le olimpiadi di Pechino sono dietro l’angolo e con queste premesse è legittimo sperare in una valanga di medaglie rosa. Salerno La vittoria sfiorata Ci ha provato la Pelplast Salerno ad arrivare fino in fondo nel campionato di pallamano femminile e nonostante le difficoltà incontrate nel corso della stagione ha sfiorato l’obiettivo della finale scudetto. Solo alla fine di tre combattute gare contro il Dossuobuono la squadra salernitana si è arresa, cedendo per 31-29 nell’ultimo decisivo incontro di semifinale. La stagione però non può essere archiviata con un bilancio negativo, visto anche l’entusiasmo del pubblico che ha riempito il Pala Palumbo. Proprio per non deludere i tanti tifosi che hanno seguito le ragazze, il presidente Pellegrino ha promesso una squadra ancora più forte per la prossima stagione, per cercare di ripetere il fantastico anno 2003/2004, quando arrivò l’accoppiata scudetto-coppa Italia. Vanessa, l’ultima imperatrice Eboli Un tabù da sfatare Fermarsi ad un passo dal sogno: è ormai una abitudine per la squadra femminile del Cresh Eboli, il circolo rotellistico della cittadina salernitana. Per il secondo anno consecutivo, infatti, la squadra ebolitana è arrivata in finale scudetto, uscendo poi sconfitta dal Breganze Vicenza, dopo essere stata in vantaggio per tutto il primo tempo. Poco male, per il club presieduto da Angela Califano, moglie di Berniero Gallotta, colui che per primo nel 1999 ha avuto l’idea del circolo e che ora è stato chiamato alla guida della nazionale italiana. Nella squadra ci sono ben 5 giocatrici under 20, con due di loro che ad ottobre hanno partecipato ai mondiali dove l’Italia si è piazzata al secondo posto perdendo la finale con il Brasile. Sono proprio loro la garanzia per il futuro. Un oro e due bronzi ai mondiali; 3 ori e un argento ai campionati europei: sono numeri da grande, vittorie che renderebbero ottima una carriera sul viale del tramonto e che invece sono solo i primi successi per una promessa dello sport italiano, solo l’inizio di una carriera che si preannuncia carica di soddisfazioni. Vanessa Ferrari, uno scricciolo di 16 anni è riuscita nell’impresa di far innamorare gli italiani della ginnastica. Dopo il trionfo ai mondiali del 2006 e la conferma agli Europei svolti lo scorso aprile in Olanda, la piccola ragazza lombarda ha attirato su di sè e sul suo sport, l’attenzione dei media e del pubblico. 4000 persone sono accorse a vedere i campionati italiani, che si sono disputati a Bassano del Grappa. Tanti tifosi corsi lì per vedere la nuova imperatrice dello sport italiano, che all’inizio del mese di Maggio ha finalmente ottenuto una palestra dove potersi allenare e che vorrebbe che l’attenzione suscitata dai suoi successi fosse destinata a quel “meraviglioso sport che è la ginnastica”. Fa sognare gli italiani, Vanessa, e ha un piccolo sogno anche lei: essere la portabandiera della nazionale italiana alle olim-piadi che si svolgeranno in Cina l’anno prossimo. In quella occasione Vanessa avrà l’opportunità di confermarsi ai vertici mondiali della ginnastica artistica e far parlare ancora una volta di uno sport troppo spesso trascurato. Pozzuoli A caccia dell’impresa Manca ancora un piccolo passo per le ragazze dell’ItalMoka Pozzuoli per rendere questa stagione indimenticabile. Manca una vittoria per ottenere la promozione nella massima serie della pallacanestro femminile ed andare così a fare compagnia alle campionesse d’Italia della Phard Napoli. Un anno trascorso sempre al secondo posto in classifica, alle spalle della Liomatic Umbertine, squadra perugina, sconfitta dall’Italmoka nella prima finale play off. Che sarebbe stato un anno importante per la squadra campana, lo si è capito fin da inizio anno, con il presidente Paolo Sommella che ha consegnato nella mani di mister Palumbo una rosa inferiore solo all’Umbertide. Proprio nel ritorno della finale contro le umbre servirà una partita perfetta per centrare la promozione. Il fisioterapista Nello sport finalmente parità Come spiegare il boom avuto negli ultimi anni dallo sport femminile? Esiste un segreto per i successi ottenuti ultimamente dalle atlete azzurre? Lo abbiamo chiesto a chi ogni giorno è a contatto con atlete e le risposte ottenute , ci indicano come la differenza tra uomini e donne nello sport sia ormai superata sotto diversi punti di vista. Se fino a qualche tempo fa esisteva una maggiore approssimazione nell’affrontare la pratica sportiva a livello agonistico, oggi il livello di preparazione è pressoché identico. A rispondere alle nostre domande è Andrea Giannatasio, da tre anni nello staff medico della Pelplast Salerno, semifinalista del campionato nazionale di pallamano femminili. C’è un segreto alla base dei successi dello sport femminile? Non parlerei di segreto. Si è avuto un miglioramento nelle metodologie di allenamento delle atlete. Oggi uomini e donne si equivalgono. L’unica differenza che si può riscontrare è limitata alle caratteristiche fisiche. È possibile parlare di un differente grado di logorio fisico dovuto all’attività sportiva tra uomini e donne? Per ciò che ho potuto vedere nella mia esperienza, le donne riescono a gestire meglio il loro corpo, le loro forze ed è per questo che in alcuni casi la loro carriera agonistica è più lunga rispetto ai colleghi uomini. C’è una diversità nell’affrontare un infortunio? Anche in questo caso non c’è una particolare differenza a livello fisico. Si può semmai riscontrare una diversità sotto l’aspetto psicologico, per quel che concerne la capacità mentale di affrontare un infortunio. Pagina a cura di BRUNO DE SANTIS
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