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Acqua la sfida del futuro

Acqua, la sfida del futuro - Scuola di Giornalismo - Università degli ...

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20ARTE<br />

Il volume di Berarda <strong>del</strong> Vecchio<br />

è uno studio durato anni<br />

nel quale si attraversa l’universo<br />

degli arti inferiori sia in chiave<br />

mitologica, storica, sensoriale<br />

che anatomica e artistica<br />

L’adorazione <strong>del</strong> piede<br />

Il libro di una giovane lucana<br />

racconta costumi e curiosità<br />

Il sentire comune ci ha indirizzati<br />

a percepire il piede, sia<br />

anatomicamente che storicamente,<br />

come qualcosa di<br />

impuro e peccaminoso. Per<br />

anni i piedi sono stati messi al<br />

bando. La morale cattolica e <strong>la</strong><br />

cultura predominante hanno<br />

sempre “nascosto i piedi”. In<br />

pochi ricordano l’importanza<br />

e il ruolo che i piedi hanno<br />

avuto in molte culture, basti<br />

ricordare <strong>la</strong> mitologia greca.<br />

Insomma, un’anima sensibile<br />

e lungimirante come quel<strong>la</strong> di<br />

Berarda Del Vecchio (nel<strong>la</strong><br />

foto), non poteva far a meno<br />

di aiutarci a “riscoprire i<br />

piedi”, grazie al suo libro intito<strong>la</strong>to<br />

appunto “L’adorazione<br />

<strong>del</strong> piede” edito da Castelvecchi.<br />

Il libro è un accurato studio,<br />

durato per qualche anno,<br />

in cui si attraversa l’universo<br />

<strong>del</strong> piede sia in chiave mitologica,<br />

storica, sensoriale che<br />

anatomica (riflessologia p<strong>la</strong>ntare),<br />

e artistica, per andare<br />

infine a confluire alle pratiche<br />

più recenti quali il fetish, il<br />

feet kissing, il feet licking e il<br />

feet sniffing.<br />

Lo studio è stato realizzato<br />

mediante strumenti storiografici,<br />

antropologici e sociologici.<br />

Insomma si tratta di un’interessantissima<br />

ricerca a 360<br />

gradi. In oriente il piede ha<br />

sempre rappresentato uno<br />

strumento di seduzione. Mentre<br />

in occidente stiamo cominciando<br />

ad accorgerci solo<br />

da poco <strong>del</strong>l’enorme potenziale<br />

seduttivo che teniamo spesso<br />

nascosto dentro le scarpe.<br />

Del Vecchio a tale proposito<br />

esprime una sua opinione che<br />

parte da un semplice postu<strong>la</strong>to:<br />

“tutte le donne, quando<br />

vanno a comprarsi un paio di<br />

scarpe partico<strong>la</strong>ri o con il<br />

tacco, si sentono più potenti,<br />

più sensuali e più sexy”.<br />

Incalzata dal<strong>la</strong> curiosita' di<br />

Paolo, che vuole capire come<br />

si fa a par<strong>la</strong>re di adorazione di<br />

piede fino al punto di intravedere<br />

in loro un fondamentale,<br />

tattile ed erogeno strumento<br />

d’amore, <strong>la</strong> ragazza risponde<br />

in modo determinato e ironico<br />

introducendo, a modo suo,<br />

il tema <strong>del</strong><strong>la</strong> riflessologia<br />

p<strong>la</strong>ntare: “Spesso viene sottovalutato<br />

il piacere che può<br />

provocare il c<strong>la</strong>ssico massaggio<br />

ai piedi. Se fatto bene, riusciamo<br />

a capire che dai piedi<br />

parte tutto”.<br />

L’autrice <strong>del</strong>l’utile e piacevole<br />

libro afferma che “bisogna<br />

togliersi il pregiudizio che il<br />

piede è qualcosa di sporco ed<br />

impuro. Va vissuto come se<br />

fosse una mano. Spesso guardiamo<br />

le mani e restiamo<br />

appassionati dal<strong>la</strong> loro forma.<br />

Non vedo perché ciò non è<br />

possibile farlo anche per i<br />

piedi”…paro<strong>la</strong> di una ragazza<br />

che nonostante i primi successi<br />

resta ancora impiantata con<br />

i piedi (rigorosamente nudi)<br />

per terra.<br />

La letteratura sui piedi è vasta.<br />

Esiste anche un’associazione<br />

di gente che si presenta a<br />

piedi nudi nei salotti e in ufficio,<br />

gente che quando piove<br />

non mette le scarpe, gente,<br />

molti in Svezia e qualcuno in<br />

Italia, che pratica <strong>la</strong> vita a<br />

piedi nudi. I “barefooters”, si<br />

chiamano così, sostengono<br />

che per migliaia di anni gli<br />

esseri umani hanno vissuto<br />

scalzi e che ad essere anormale<br />

sono le scarpe. Scrive<br />

Carlotta Mismetti Capua su<br />

“<strong>la</strong> Repubblica” sul sito<br />

www.natiscalzi .org “vengono<br />

spiegati come mai , ai cocktail<br />

party o sul posto di <strong>la</strong>voro,<br />

stare senza scarpe è sempre<br />

un vantaggio. Lo scrittore Erri<br />

de Luca, che sca<strong>la</strong> a piedi nudi<br />

le montagne per i suoi piedi ha<br />

scritto una poesia di risarcimento:<br />

… perché non sanno<br />

accusare e non impugnano<br />

armi/ perché sono stati crocefissi/<br />

perché come le capre<br />

L’idiota digitale<br />

Tjuna Notarbartolo, giornalista<br />

pubblicista che dirige il<br />

premio letterario “Elsa Morante”<br />

ha pubblicato “L’idiota<br />

digitale” (Liguori Editore, 80<br />

pagine, 9,50 euro), breve saggio<br />

su un argomento di grande<br />

contemporaneità nel campo<br />

<strong>del</strong>le comunicazioni, una<br />

riflessione sull’ultimo medium:<br />

<strong>la</strong> televisione digitale<br />

terrestre. Uno studio scientifico-filosofico<br />

che prende le<br />

mosse dall’approccio ai mass<br />

media di Marshall McLuhan,<br />

applicandolo prospetticamente<br />

a quel medium che, in qualche<br />

modo, immaginava già.<br />

amano il sale/ perché non<br />

hanno fretta di nascere/ però<br />

poi quando arriva il punto di<br />

morire scalciano nel nome <strong>del</strong><br />

corpo contro <strong>la</strong> morte”.<br />

a.z.<br />

Scaffale<br />

LA PALLA AL BALZO<br />

di Alfonso Gatto<br />

Limina Edizioni<br />

Pagine 225 euro 15<br />

Il libro è stato curato da Filippo Trotta, nipote<br />

di Alfonso Gatto.<br />

Scrive Trotta: “La pal<strong>la</strong> al balzo è il felice<br />

resoconto dagli stadi d’Italia di uno dei maggiori<br />

poeti <strong>del</strong> Novecento. Il poeta di “Il capo<br />

sul<strong>la</strong> neve” e di “Desistenze”. Quel poeta che<br />

aveva recitato con Pier Paolo Pasolini stretto<br />

in una gualdrappa di lino a ge<strong>la</strong>re al freddo<br />

materano nei panni <strong>del</strong>l’apostolo Andrea.<br />

Quello stesso poeta dagli “occhi aperti di<br />

sorriso, neri neri come le rondini sul mare”<br />

ora attento a riscrivere <strong>la</strong> cronaca sportiva,<br />

dopo il Giro e il Tour, cedendo al suo amore<br />

di sempre: il calcio”.<br />

“Il risultato - scrive ancora Filippo Trotta - è<br />

una prosa perfetta e leggera, una raccolta<br />

indimenticabile che traccia il contorno di<br />

una epoca e di un calcio in trasformazione.<br />

Che non ha ancora scritto le pagine <strong>del</strong>le<br />

imprese mondiali ma che vive nell’Italia<br />

<strong>del</strong>le bombe. E più che un movimento di<br />

nostalgia porta al lettore una consapevolezza,<br />

di quanto preferivamo quel calcio che era<br />

sì preludio di quello moderno, ma che conservava<br />

ancora <strong>la</strong> freschezza di quei calciatori<br />

con gli occhi fissi sul<strong>la</strong> coppa. Quegli<br />

occhi aperti al sorriso”.<br />

ADDIO TIENANMEN<br />

di Enzo Capuano<br />

Marlin editore<br />

Pagine 95 euro 10<br />

Un giovane ingegnere italiano parte al<strong>la</strong><br />

volta <strong>del</strong><strong>la</strong> Cina, destinazione Pechino, per<br />

<strong>la</strong>vorare all’apertura di una grande fabbrica,<br />

e qui conosce un ragazzo poco più che ventenne,<br />

che ama il jazz e vive suonando. J&J,<br />

come l’amico italiano lo denomina, soffia nel<br />

suo sassofono sprigionando una musica in<br />

cui cerca sentieri insoliti: rincorre le sensazioni<br />

dei colori di Paul Klee e le note <strong>del</strong><strong>la</strong><br />

tromba <strong>del</strong> suo idolo, Charlie Parker. Tra i<br />

due si crea un legame spontaneo che diventa<br />

subito forte: li unisce l’amore per <strong>la</strong> musica,<br />

<strong>la</strong> pittura, <strong>la</strong> poesia.<br />

Il mondo che li circonda è distante, lontano;<br />

esistono solo le loro sensazioni ed il sogno di<br />

vivere pienamente il <strong>futuro</strong>. A poco a poco i<br />

due giovani si accorgono <strong>del</strong><strong>la</strong> nuova aria<br />

che circo<strong>la</strong> in città e capiscono che le discussioni<br />

spensierate dovranno <strong>la</strong>sciare il posto<br />

a fatti concreti. In piazza Tienanmen gli studenti<br />

protestano, chiedono <strong>la</strong> libertà. Non<br />

sanno che stanno per diventare protagonisti<br />

di una <strong>del</strong>le pagine più tristi <strong>del</strong><strong>la</strong> storia cinese,<br />

rimasta in<strong>del</strong>ebile nel<strong>la</strong> memoria degli<br />

uomini.<br />

E’ <strong>la</strong> primavera <strong>del</strong> 1989. Tienanmen entra<br />

nel<strong>la</strong> storia. L’autore <strong>del</strong> libro, Enzo Capuano<br />

ha pubblicato altri due romanzi (“Oltre le<br />

nuvole” e “ La scato<strong>la</strong> senza tempo”) con i<br />

quali ha vinto di recente importanti premi<br />

letterari.<br />

IL CAPPOTO DEL NONNO<br />

di Francesco Sisinni<br />

Iride Edizioni<br />

Pagine 2005 euro 12<br />

“Il cappotto <strong>del</strong> nonno” è il vecchio pastrano<br />

che custodisce un segreto, che nonno<br />

Francesco non ha fatto a tempo a rive<strong>la</strong>re al<br />

nipote, che porta il suo nome : è un manoscritto<br />

che proprio il piccolo Francesco rinviene<br />

e che racconta <strong>la</strong> vita intensa di un<br />

avo, Giuseppe , vissuto tra il settecento e l’ottocento,<br />

tra il convento e <strong>la</strong> cattedra, <strong>la</strong> consacrazione<br />

a Dio e l’amore di meravigliose<br />

creature, quali il figlio e <strong>la</strong> donna, che lo ha<br />

reso padre, tra l’Italia e l’Argentina.<br />

Una storia che si intreccia con vicende politiche,<br />

che hanno trasformato l’Europa e si<br />

di<strong>la</strong>ta, attraverso lo sve<strong>la</strong>mento <strong>del</strong> sogno, su<br />

eventi epocali, quali <strong>la</strong> colonizzazione greca<br />

e l’Impero Romano d’Oriente, l’avventura<br />

Paolina e le imprese di Carlo V.<br />

Una storia troppo bel<strong>la</strong> per essere vera, troppo<br />

vera per essere romanzo. L’autore <strong>del</strong><br />

libro per lungo tempo ha col<strong>la</strong>borato con<br />

Giovanni Spadolini al<strong>la</strong> creazione <strong>del</strong><br />

Ministero per i Beni Culturali e Ambientali,<br />

di cui è stato direttore generale per circa<br />

venti anni.

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