gustolocale rivista gennaio 2008
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Oltre a questo, è importante individuare una struttura che permetta di riunire<br />
tutti i produttori e di fare forza assieme: l’idea potrebbe essere quella di dar<br />
vita ad una cooperativa”. Due esperti dell’E.N.S.E. di Verona hanno illustrato,<br />
poi, le tecniche di coltivazione del radicchio con particolare attenzione alla<br />
procedura di selezione del seme, da anni praticata dai produttori asiglianesi.<br />
È intervenuta, infine, anche Germaine Barreto, direttore di Vicenza Qualità<br />
che ha presentato l’opuscolo sul radicchio rosso di Asigliano realizzato dalla<br />
Camera di Commercio in collaborazione con il Comune, la Coldiretti di zona,<br />
l’istituto Strampelli di Lonigo. “Questo materiale che contiene ricette e curiosità<br />
sul radicchio – sottolinea la Barreto – viene presentato a tutte le fiere del<br />
settore nel mondo. È sicuramente uno strumento informativo importante che<br />
in quanto tale permette di promuovere e far crescere il prodotto”.<br />
GLI ALTRI MOMENTI DELLA MANIFESTAZIONE<br />
Al termine del convegno, sono stati premiati i primi sei finalisti della mostra-concorso<br />
per il miglior radicchio, che ha visto classificati, a partire dal primo posto,<br />
Lucio Pravato di Asigliano, Eugenio Magaraggia di Asigliano, Valentina Ruzza<br />
di Orgiano, Giuseppe Baraldo di Poiana Maggiore, Gabriele Lovato di Poiana<br />
Maggiore e Carletto Scaggion, sempre di Poiana Maggiore. Inoltre, sono state<br />
proposte degustazioni di piatti a base di radicchio da parte degli agriturismi<br />
della zona. Nelle giornate di sabato 8 e domenica 9 dicembre si è svolta la mostra-mercato<br />
dei prodotti tipici e certificati dal Consorzio “Sapori del Palladio”,<br />
ancora stand gastronomici e laboratori didattici per conoscere i segreti della produzione<br />
del formaggio e del pane e una mostra di animali da fattoria. Da citare<br />
anche l’appuntamento di domenica mattina con la tradizionale marcia podistica<br />
che ha accompagnato i presenti<br />
alla scoperta delle coltivazioni<br />
del territorio circostante. Infine,<br />
novità di quest’anno: la mostra<br />
sulla civiltà contadina dal titolo<br />
“Asigliano e la sua storia rurale”<br />
e l’esposizione di quadri di<br />
natura morta a cura dell’artista<br />
Luigi Rossetto. In concomitanza<br />
con la manifestazione,<br />
Vicenza Qualità ha promosso<br />
anche quest’anno una rassegna<br />
gastronomica in collaborazione con i ristoranti e gli agriturismi del territorio<br />
che, da dicembre 2007 e febbraio <strong>2008</strong>, proporranno ogni giorno nei loro menù<br />
almeno un piatto a base di radicchio rosso e altre verdure d’inverno.<br />
L’ESPERIENZA DEI PRODUTTORI DI ASIGLIANO VENETO<br />
“Noi coltivatori – spiega Eugenio Magaraggia di Asigliano Veneto che da 32 anni<br />
gestisce con passione la sua azienda agricola – abbiamo sempre cercato di produrre<br />
un radicchio di qualità. Un lavoro accurato è stato fatto nella selezione del<br />
seme, in modo da ottenere ogni anno un risultato migliore. Dalla prima edizione<br />
della manifestazione, che è nata da una mia idea ben 18 anni fa quando ero<br />
presidente dei Coldiretti di zona, ne abbiamo fatta di strada: si è creato un gruppo<br />
coeso di produttori che, grazie al costante supporto dei tecnici specializzati<br />
della Provincia, hanno acquisito una loro professionalità ed esperienza. C’è ancora,<br />
però, un aspetto importante su cui bisogna lavorare: riuscire a far arrivare<br />
il radicchio là dove viene consumato. La maggior parte degli asiglianesi, invece,<br />
si limita a portare il prodotto all’asta, dove, purtroppo, finisce per perdere tutta<br />
la sua identità. Per questo ho iniziato, assieme ad un altro produttore del paese,<br />
un’intensa attività di promozione del nostro radicchio, andando personalmente<br />
nei ristoranti ed agriturismi del territorio per presentare e spiegare il prodotto”. Il<br />
signor Gianfranco Rossi dell’omonima azienda, che produce circa 300 quintali<br />
di radicchio all’anno, ha spiegato invece come si esegue la selezione del seme:<br />
una procedura che ha inizio sul campo con la raccolta delle piante più belle, a<br />
cui viene tagliata la radice; questa, poi, viene messa a dimora in un vaso fino al<br />
momento del trapianto effettuato ai primi di marzo. Ne esce una pianta alta anche<br />
un metro e larga 50 cm che fa dei bei fiori celesti, da cui si ottiene il prezioso<br />
germe: dei chicchi a grana fine, che verranno seminati ai primi di luglio.<br />
Alice Franceschi<br />
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