28.05.2013 Views

gustolocale rivista gennaio 2008

gustolocale rivista gennaio 2008

gustolocale rivista gennaio 2008

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

L’educazione e le buone maniere sono in via di estinzione, la voglia<br />

di lavorare anche e così pure l’assunzione di responsabilità.<br />

È risaputo che ci si sposa sempre più tardi, che si comincia a<br />

parlare di figli e famiglia dopo i trent’anni e che le coppie tendono<br />

a sciogliersi come neve al sole alla prima difficoltà. Ma va tutto<br />

bene: facciamo festa, divertiamoci e soprattutto, non facciamoci<br />

delle domande per non correre il rischio di non saperci dare<br />

delle risposte. Il lavoro del cuoco, del cameriere, del lavapiatti<br />

è un’occupazione troppo invadente, troppe ore, troppo poco<br />

tempo libero, troppi giorni di festa occupati, troppe occasioni di<br />

divertimento perdute. Lasciamolo fare agli extracomunitari che<br />

hanno bisogno e non si lamentano anche se prendono poco e<br />

pazienza se praticano altre religioni, perché tanto con un pezzo di pane e formaggio, una zuppa e un’insalata si<br />

possono combinare.<br />

Tutti i giorni o quasi mi chiamano gestori e proprietari di locali pubblici chiedendomi nominativi di cuochi e camerieri<br />

con un po’ di esperienza da inserire nell’attività e quasi sempre non so trovare una soluzione al loro problema.<br />

Poi ci sono i “solisti”, coloro che creano i piatti e la “linea” di cucina a loro immagine e somiglianza, magari lamentandosi<br />

periodicamente perché la clientela è poca e il locale non decolla. Tutto deve essere fatto dalle loro mani<br />

perché un qualsivoglia intervento altrui risulterebbe “inquinante”. D’altro avviso sono coloro che in un ristante non<br />

ci sono mai o quasi mai, presi come sono dai viaggi, dalle manifestazioni, dalle amicizie mondane, dal marketing<br />

e così via. Infine ecco quelli che invece ci sono sempre, che lavorano in famiglia, che hanno la moglie in sala o<br />

in cucina, la suocera che prepara torte e pasta fatta in casa, il suocero che fa le commissioni e va al mercato, il<br />

fratello o la sorella che, finite le otto ore in fabbrica, il sabato e la domenica danno una mano dove serve senza<br />

mai guardare l’orologio e fare domande.<br />

Un grande mondo dentro la medesima attività, situazioni del tutto diverse che “confluiscono” nel piatto del commensale<br />

per cercare di dargli felicità. Ognuna di queste persone agisce con la convinzione di essere nel giusto,<br />

salvo andare letteralmente “in panico” quando alle 11 e 30, con il personale seduto a mangiare, arrivano la finanza,<br />

i NAS, l’ispettorato del lavoro, l’ufficio igiene, la polizia provinciale e quella forestale che controlla lo spiedo. Questo<br />

è il nostro lavoro, un’autentica passione, che può finire da un momento all’altro per la più banale delle cause.<br />

Desidero augurare a tutti quelli che fanno questo mestiere meraviglioso e dannato di trovare un po’ di tranquillità,<br />

un po’ di tempo da dedicare a loro stessi e alle loro persone care. E se questo dovesse significare un piccolo<br />

spicchio di guadagno mancato, ben venga: la salute e la serenità non hanno prezzo!<br />

BUON ANNO A TUTTI<br />

Anno nuovo, vita vecchia<br />

Amedeo Sandri<br />

29

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!