gustolocale rivista gennaio 2008
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Né carne né pesce<br />
Una nuova tecnica permette di arricchire la carne di vitello di omega-3. Il palato e la salute ringraziano<br />
Da sinistra: Giuseppe Merlo responsabile commerciale<br />
Santo Stefano, lo Chef Morgan Pasqual e<br />
Bortolo Bertuzzo di Santo Stefano<br />
In questi ultimi anni i consumatori<br />
hanno iniziato a comprendere<br />
la relazione molto<br />
stretta che c’è tra qualità<br />
della dieta e salute. Questa<br />
presa di coscienza sembra<br />
avere un ruolo importante<br />
nell’indirizzare i consumi alimentari<br />
verso prodotti che<br />
possano giocare un ruolo<br />
importante nel mantenimento della salute e nella prevenzione<br />
delle malattie. Il nuovo atteggiamento del consumatore ha stimolato<br />
l’avvio di numerose ricerche atte ad individuare i sistemi<br />
per migliorare in modo naturale la qualità dei prodotti. Tra<br />
queste ritroviamo lo studio di tecniche per arricchire, in modo<br />
naturale, i prodotti di origine animale in omega-3; si tratta per lo<br />
più di cibi “funzionali”, prodotti che si posizionano al confine tra<br />
l’alimento e il farmaco, ma non è sempre così.<br />
Al ristorante 5 Sensi di Malo l’Azienda Rigon Angelo ed il salumificio<br />
Santo Stefano di Sandrigo hanno presentato una carne<br />
di vitello che contiene una quantità di omega-3 di 3-4 volte superiore<br />
alla norma. A tali risultati si giunge integrando la dieta dell’animale con<br />
l’inserimento di farine a base di semi di lino nella razione alimentare. I semi di<br />
lino hanno un tenore in olio compreso tra il 30 e il 40% e sono la principale<br />
fonte vegetale di acidi grassi polinsaturi, con un contenuto in omega-3 simile<br />
a quello che ritroviamo nell’olio di pesce.<br />
Dopo anni di studi, sulla scia di esperienze d’oltralpe e in collaborazione con<br />
la multinazionale francese di alimenti per l’allattamento di animali Sofivo, si<br />
è giunti ad un prodotto qualitativamente superiore. Gli omega-3, infatti, non<br />
giovano solamente alla salute del consumatore, ma anche a quella dell’animale<br />
stesso, che presenterà una carne più morbida, tenera e gustosa, di<br />
colore rosa pallido, con il grasso ben segnato, sodo e bianco.<br />
La cena<br />
Questo quanto è emerso durante gli atti messi in scena da Morgan Pasqual<br />
e dalla sua brigata. Durante il primo atto, “nudo e crudo”, è stato possibile<br />
assaporare il prodotto “al naturale”: si sono susseguiti la fesa fine ed i lombelli<br />
battuti a coltello, la costata appena scottata, le cervella dorate nella farina di<br />
mais ed il fegato. Nel secondo atto il petto si è “fatto in tre”,<br />
ed uno dopo l’altro sono comparsi il tasto bollito ed il broccolo<br />
fiolaro, cotto lentamente per 11 ore in sottovuoto con le<br />
sue patate, “il ragù in polenta”, per concludere con il saporito<br />
ganascino cotto nel brodo delle ossa del petto, con radici e<br />
fasoi di Malo. Il “verdetto” è giunto con la composizione di una<br />
crema gelata alla cannella, nidi d’angelo alla pera e ristretto al<br />
vino rosso e spezie, che ha concluso con dolcezza un’interessante<br />
e salutare tavola rotonda.<br />
Cosa sono gli omega-3?<br />
Tecnicamente gli omega-3 sono acidi grassi polinsaturi, grassi essenziali indispensabili<br />
che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare. Gli omega-3<br />
si trovano in abbondanti quantità nei pesci, nel lino, nelle noci e nei legumi.<br />
Fondamentale è seguire un’alimentazione contraddistinta da un appropriato<br />
equilibrio tra omega-3 e omega-6 (un altro acido grasso essenziale), in quanto<br />
queste due famiglie di molecole cooperano insieme nel promuovere la salute,<br />
svolgendo un ruolo cruciale per la funzionalità cerebrale e riducendo i rischi<br />
cardiovascolari e l’artrite.<br />
Paolo Gasparin