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umenitsa - Patras - Grimaldi Group

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marenostrum<br />

18<br />

Mare Nostrum Awards - I vincitori 2012 / The 2012 winners<br />

La rivoluzione delle Autostrade del Mare<br />

La scelta delle rotte marittime è sempre più diffusa con un forte aumento di merci e passeggeri<br />

Nella sua grandiosa opera “La Méditerranée”, lo storico francese<br />

Fernand Braudel, avvalendosi di fonti fino ad allora inesplorate<br />

provenienti dagli archivi di Venezia, Avignone, Firenze, Dole, ha rinno-<br />

vato profondamente la concezione di quella che fu la vita in Europa,<br />

ma soprattutto nel Mediterraneo, all’epoca di Filippo II. Egli ha sottoli-<br />

neato come, nel Cinquecento, esso fosse al centro di traffici e scambi<br />

cui partecipavano non solo i Paesi rivieraschi ma anche Stati lontani,<br />

e come la vitalità economica e culturale di quest’area fosse essen-<br />

ziale per la vita economica e sociale dell’Europa. Le migrazioni attra-<br />

verso il Mediterraneo hanno trasferito non solo merci, ma anche idee<br />

politiche e religiose. Egli dimostra che gli scambi e i traffici sono lo<br />

strumento più efficace per ridare al Mediterraneo il ruolo di protago-<br />

nista dello sviluppo economico e sociale dell’Europa.<br />

Il termine “autostrade del mare” è improprio: gli stretti nastri d’asfalto<br />

sono ben definiti e si distinguono nettamente le carreggiate, non<br />

così in mare. Le rotte, certo, seguono tracciati precisi, ma chiunque<br />

percorra anche un breve tratto di mare, ha l’impressione di attraver-<br />

sare spazi senza confini. Le compagnie di navigazione hanno quindi<br />

il merito di unire Paesi incatenati alla loro territorialità, alla loro fini-<br />

tezza, e di trasformare la fatica del viaggio in un momento di relax<br />

sull’elemento primordiale da cui tutto è germogliato: l’acqua.<br />

Iniziato in tempi relativamente recenti, il programma relativo alle<br />

autostrade del mare- “Motorways of the Sea” – che collegano i porti<br />

attrezzati sia per il trasporto passeggeri che per il traffico merci, si<br />

va affermando sempre di più. Data la conformazione geografica<br />

dell’Italia, la sua posizione baricentrica e il ruolo da sempre rivestito<br />

dai suoi armatori, è evidente la posizione di primo piano che l’attende.<br />

Da qualche anno le Compagnie di navigazione non usano più per le<br />

loro navi il termine “traghetto”, perché si è modificato il concetto di<br />

traversata, che grazie proprio a queste navi così confortevoli, è diven-<br />

The revolution of the<br />

Motorways of the Sea<br />

di / by Giovanni Russo<br />

More and more people are choosing<br />

maritime routes, with a large increase in the<br />

amount of goods and passenger traffic<br />

In his great work “La Méditerranée”, the French historian Fernand Braudel,<br />

using unexplored sources from the archives of Venice, Avignon, Florence<br />

and Dole profoundly renewed the idea of what life was like in Europe, and<br />

above all in the Mediterranean, at the time of Phillip II. He stressed that<br />

in the 1500s it was at the centre of traffics and trades in which not just<br />

coastal countries participated but also far states, and that the economic<br />

and cultural vitality of this area was essential for the economic and social<br />

life of Europe. The migrations across the Mediterranean moved not just<br />

goods, but also political and religious ideas. These show that trade and<br />

passenger traffic are the most effective tools to give the Mediterranean<br />

back its role as a central player in the economic and social development<br />

of Europe.<br />

The term “Motorways of the Sea” is not appropriate: the tight strips of<br />

asphalt are well defined and the lanes are easily seen, but at sea it is not<br />

the same. They certainly follow precise routes, but anyone who crosses<br />

even a short stretch of sea gets an impression of crossing limitless spaces.<br />

Shipping companies should thus take credit for joining together countries<br />

which are shackled to their geographical position, to their finiteness, and<br />

to transform the weariness of travelling into a relaxing moment afloat<br />

on the primordial element from which everything has arisen: water.<br />

Starting relatively recently, the Motorways of the Sea programme, which

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