Tingitanus Zoubeir ben Bouchta Asma Gherib

Si siede sul arato del giardino, comincia a disfarsi le trecce
Mi libero delle tue fatiche, oh Ercole! Dalle trecce a suo
tempo realizzate dalle mani della donna di cui hai dissetato
il grembo, generando il seme di una nuova vita.
Liberatevi dunque, oh miei capelli, dalle trecce del terribile
tradimento! Che gli dèi piangano la mia afflizione e la
delusione che Ercole mi ha procurato!
Deianira piange di dolore e con le trecce sciolte sommerge il
volto nella polvere del giardino.
Iralda:
Abbi pietà di te stessa! Tutto è iniziato con un capriccio e si
è rivelato un destino catastrofico.
Deianira solleva la testa, con i capelli scompigliati, digrigna
i denti per la rabbia e con lo sguardo minaccioso si rivolge
a Iralda
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