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Numero 110 - Anno XIX, Gennaio/Febbraio 2011 - Club Plein Air BdS

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Un altro bellissimo presepe allestito a Centuripe<br />

In basso una sala del ricchissimo Museo Archeologico del paese<br />

alla ricerca dei biscotti al cioccolato<br />

tipici del paese, i cosiddetti bersaglieri,<br />

ma anche dei biscotti al burro<br />

e di ogni delizia disponibile, non<br />

smentendo anche questa volta la<br />

nostra voglia di cultura a 360 gradi.<br />

E quindi ci siamo recati, sempre in<br />

compagnia di Maria Chiechio e Graziella<br />

Valore, che ci hanno fatto da<br />

angeli custodi nel corso dell’intera<br />

visita cittadina, al vicino Museo Civico,<br />

che racchiude un’importante pagina<br />

della storia di Centuripe.<br />

Dicevamo, infatti, delle origine<br />

remote del borgo e delle sue numerose<br />

testimonianze dell’epoca imperiale<br />

romana, quando la cittadina,<br />

punto strategico lungo una grande<br />

via di comunicazione tra la piana di<br />

Catania e le montagne dell’interno,<br />

era talmente importante da battere<br />

moneta, importanza dimostrata anche<br />

da vari edifici pubblici a carattere<br />

civile dell’epoca ritrovati nelle sue viscere,<br />

come i cosiddetti Augustales,<br />

edifici a pianta rettangolare che si affacciavano<br />

su una strada colonnata e<br />

che erano ornati da una teoria di notevoli<br />

statue di marmo e da un gran<br />

numero di iscrizioni, in buona parte<br />

visibili proprio nella sezione archeologica<br />

del vicino Museo Civico.<br />

La visita di quest’ultimo è<br />

stata, quindi, una tappa fondamentale<br />

delle esplorazioni cittadine, grazie<br />

alla notevole collezione di manufatti<br />

visibili, a cominciare dall’insieme di<br />

statue di marmo ritrovate negli Augustales,<br />

a cui si accoppiavano numerose<br />

teste di imperatori, oltre ad<br />

una teoria di statuette, di splendide<br />

maschere teatrali e di notevoli vasi<br />

decorati che lasciano attoniti per la<br />

loro bellezza. E a questo proposito<br />

non si può fare a meno di ricordare la<br />

peculiare attività cittadina di sfornare<br />

autentici falsi storici dei ritrovamenti<br />

archeologici, dando vita ad imitazioni<br />

di artigianato artistico di buona qualità<br />

che hanno fatto il giro del mondo,<br />

consentendo di portare a casa repliche<br />

di oggetti ammirati nei musei o<br />

nei libri di storia, grazie alla bravura<br />

di alcuni artigiani locali. Così Centuripe<br />

è divenuta, nell’immaginario collettivo,<br />

la capitale dei falsi e dei<br />

tombaroli, proprio a causa dell’attività<br />

dei numerosi “anticari”, termine loca-<br />

IL CLUB n. <strong>110</strong> – pag. 11<br />

le rivolto a chi si occupa di scavo,<br />

commercio e falsificazione di oggetti<br />

archeologici, dovuta a partire<br />

dall’inizio del ‘900 alla crescente richiesta<br />

di materiali da parte di collezionisti<br />

spesso stranieri. Così si è creata<br />

una tradizione di artigiani specializzati<br />

nell’imitazione di statuette antiche<br />

e di vasi decorati, plasmati e<br />

dipinti con l’argilla proveniente dalle<br />

stesse cave utilizzate nell’antichità;<br />

come dire che corsi e ricorsi storici si<br />

rincorrono nel corso dei millenni…<br />

E dopo tanta cultura non ci è<br />

rimasto che tornare alle nostre casette<br />

su ruote, dove riposare le stanche<br />

membra e riscaldarle contemporaneamente<br />

dal freddo pungente della<br />

sera. La mattina di domenica 2 gennaio<br />

la carovana dei camper ha infine<br />

lasciato la cittadina, puntualmente<br />

scortata dai gentilissimi vigili urbani,<br />

per dirigersi verso l’autostrada Palermo-Catania<br />

dove, allo svincolo di<br />

Dittaino, ci attendeva la visita al nuovo<br />

Centro Sicilia Outlet, formato da<br />

oltre centro eleganti boutique delle<br />

grandi firme della moda italiana ed<br />

internazionale con tanti prodotti griffati<br />

in vendita con notevoli sconti.<br />

Così, dopo aver lasciato i<br />

camper nel parcheggio riservato, ci<br />

siamo dedicati all’esplorazione di<br />

questo paradiso dello shopping,<br />

scandito da una sorta di villaggio di<br />

costruzioni color pastello che richiama<br />

le dimore gentilizie di inizio ‘900 e<br />

che ospita, oltre a sontuosi negozi di<br />

abbigliamento, anche golose pasticcerie,<br />

profumerie, librerie e tutto<br />

quanto il moderno capitalismo ci impone<br />

di desiderare, anche laddove<br />

non esattamente necessario e nemmeno<br />

funzionale. E, tra eleganti vetrine,<br />

stand di prodotti tipici e leccornie<br />

varie, ciascuno dei partecipanti ha<br />

partecipato al rito dello shopping più<br />

o meno compulsivo, non riuscendo a<br />

fare a meno di tornare comunque ai<br />

camper con “qualche” sacchetto in<br />

mano e con gli occhi pieni di questa<br />

sorta di fiera della vanità.<br />

Dopo un pranzo veloce è<br />

giunto infine il momento di riprendere<br />

la rotta verso casa, giusto in tempo<br />

per non venire fagocitati dalle<br />

migliaia di auto giunte sul posto per<br />

dare l’assalto ai saldi appena iniziati;<br />

mentre noi, autentiche lumachine<br />

con la casa sul guscio, tornavamo a<br />

ritroso sul cammino già percorso,<br />

godendoci gli effluvi di due giorni di<br />

libertà con cui iniziare il nuovo anno.<br />

Testo di Mimma Ferrante<br />

Foto di Maurizio Karra<br />

e Larisa Ponomareva

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