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Numero 110 - Anno XIX, Gennaio/Febbraio 2011 - Club Plein Air BdS

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Ancora due immagini dell’hotel-museo di Castel di Tusa: ogni camera,<br />

realizzata con la collaborazione di alcuni dei più grandi artisti internazionali,<br />

è essa stessa un’opera d’arte unica<br />

IL CLUB n. <strong>110</strong> – pag. 5<br />

di Paolo Icaro, con un letto irreale,<br />

immenso, a galla sul mare, la Camera<br />

del profeta, dedicata a Pier<br />

Paolo Pasolini, dalle suggestioni<br />

mediorientali e dai muri di terra e<br />

paglia su cui si inseguono caratteri<br />

arabi, l’isola celeste della Linea<br />

d’ombra, con un letto immenso<br />

lambito dalla vasca da bagno che si<br />

affaccia sul mare e così via lungo<br />

una carrellata di sogni trasformati<br />

in realtà. E dall’originale struttura,<br />

che ingloba anche un laboratorio di<br />

ceramica, si esce con la sensazione<br />

di risvegliarsi da un sogno, reso<br />

possibile ancora una volta dal nostro<br />

camper che ci permette di scoprire<br />

incredibili tesori anche a pochi<br />

chilometri da casa.<br />

Non è stato facile concludere<br />

questa visita affascinante, ma<br />

eravamo a Santo Stefano di Camastra<br />

dall’Assessore Fausto Pellegrino<br />

e dalla signora Caterina Palmisano,<br />

responabile dell’Ufficio Turistico<br />

del Comune, che ci hanno dato<br />

il benvenuto insieme alla guida<br />

Pippo Bianca - che è poi stata un<br />

autentico angelo custode nel corso<br />

della successiva visita della cittadina<br />

- e alla Polizia Municipale che ci<br />

attendeva per accompagnarci nel<br />

vasto spazio di parcheggio a noi<br />

riservato.<br />

Il tempo di sistemare i camper<br />

e subito hanno avuto inizio le<br />

esplorazioni dell’abitato, costruito<br />

presso la costa lungo le terre del<br />

duca di Camastra in seguito ad una<br />

rovinosa frana che nel 1682 distrusse<br />

il precedente insediamento; la<br />

nuova pianta dell’abitato attuava le<br />

utopie urbanistiche del tempo, con<br />

due rombi iscritti nei quadrati a caratterizzare<br />

il centro storico, scandito<br />

anche dal lungo corso che lo attraversa<br />

da Porta Palermo a Porta<br />

Messina. Santo Stefano di Camastra<br />

è una delle più importanti città della<br />

ceramica della nostra bell’Italia: qui<br />

la tradizione dell’arte ceramica risale<br />

al ‘400, come dimostra la presenza<br />

di numerose fabbriche e di coloratissimi<br />

negozi che mettono in mostra<br />

un ricchissimo repertorio di<br />

forme, figure e colori che coesistono<br />

con i motivi tradizionali. E anche<br />

l’arredo urbano rispecchia questa<br />

peculiarità, dato che molti angoli del<br />

paese sono in maiolica, come le targhe<br />

delle vie, i pannelli che si ammirano<br />

nelle ville o sui marciapiedi, i<br />

fregi che corrono sui palazzi e il Muro<br />

della Storia, un rivestimento in<br />

mattonelle che racconta la sequenza<br />

degli avvenimenti della conquista<br />

normanna in Sicilia.

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