Iconologia, overo Descrittione di diverse imagini cauate dall ...

jqgi amittciccofe create r Q> tto^.lQro H >ede fotta la sfera celefte , co-
me t
colicene ha durabile, & perpetua.nelle medaglie di Dominano, & di
Traiano fi- vede ^eternità , che co,n la deilra mano tiene vn iole", & con la
uimltra la' luna, co 1 veftimentoTcmto,^jÌa'rgò *
/^ IO VANE lM4#ife« nella m,aade/lrahaneri
\J vna tazza , nella iimitra vn paf>auero,& vna fpica $i grano , quella
buono euento teneuano cofi fcolpitc\,an,tjcamentc i Romani in Campido*
flio,infieme,con quello della t)ona.fqrtuna, & è come vna fomma felicità-
i buon fucceflo in tutte le cofe,pera-lo fingevano in quella maniera, -vo-
lendo intendere per la tazza , & per JaTpi'ca la lautezza delle viuaude, 6c
dei.berc ; per tygiouentij i beni dev'animo -
y per l'afpetto ljetp i piaceli ,
che dilettano., & railegra.no il eorpo j'perio veftaanopile i beni della
fortima>fenza i quali rimanendo ignndq.il buono euento facilmente vari*
uo me, Snatura.
fi prende pe lo /onoa» $,. ^erja quiete* ;)id cjie aacora £
Ifpa^auero ,
fquopre , & accrefee il buono Euento. .
m\ O N N A fìiperbamentè veftita, terra con le man; vna ferena , che
H J guardi in vnfpecchio.
Il falfo. amante fotto la ^Ijg^H^Y^^fgW^M^^gf^a , & fiotto-
la dolcezza delle finte pardlcVtlene"Der^n'gannarea^p/e le parti più de-
Lo fpecchioè vero fimbolo di falfita , perche fé bene paretene jueflo
Secchio fi ano tutte quelle cofe', che li fono polle innanzi, è p'e'ro 'vna lo-
ia fimilitudinejche non ha reaìita,& quello,che gli fi appre lenta.alla fini-
fìra ? viene alla delira mano,& mq^efimarciente quello,che è dalla deftra_*
viene-alla nniilra; il che e tutto quello, che importa quello nome di faffit$,come
béiiiulmo racconta ir Pierio nel lib. 4*.
F JL M ji.
^
ONN.A yeflitadvnvelo fiottile fuccinto a trauerfo, raccolto*
mezza gamba,che moflri correre leggiermente ,. hatierà due gran-*
dìai, farà tutta pèhriata,& per tutto vi faranno tane* occhi,quante penne.
& tra quelli vi faranno molte bocche , & orecchie , nella de/Ira mano
terra
mo
La
E nefiun altro , e dì volttbìleTga Fino allefieUe l& entra, nella terra ,
tua i mmoU ancora cflcttde il capo.
Sol vìue& camlmmdo acquilaforty
Et poco poi foggiunge^.
E teloce dipiedì,& kggier d'ale Sono mi corpopiumeJon tant* occhi,
Vn moHrohorredo,e grande^lfiak quate Di fitto vigilanti , & tanti; lingue
n
,
Mara