Iconologia, overo Descrittione di diverse imagini cauate dall ...

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ICONOLOGIA
vini e tanto abódante in quefta Prouincia,ch'in efsi cófifte il maggipr ner
uo delle Tue ricchezze,perciòche oltre la quantità (ufficiente non follo per
i Tuoi popoli:ma per gran parte ancora dell'Alemagna , & Vcnetia, & fono
talmente nominati, & pretiofi , che Plinio nel libro decimo quarto al
capitolo fefto diffe ; ^uguita Ixxxij, annoi vita Lucilio retulit acceptos non alio vfu
gignitur in/inu adriatici marti non procul àTimauofontefaxeo colie maritimi) à flato
paucas ccqueme ampboras,nec aliud eptim mediccrnentis wdicatur.Hoc i/Je credtdtnm
quod Gm i celt brantes miris laudibm "Pittano appellauerunt ex adriatico finu .
Non mi emenderò a far mentione de i luoghi inparticolare:ma folo dirò
che il vino del vipaco non lontano da Gloriatia ha virtù di rendere, lo
donne alla generatione , onde nella vicina Germania , che tutto quali ve
l'afforbe , è nato il prouerbio . Vipocher chender mocher.
Siede in mezo à i due cornucopia,come dicemmo,perciòche e commune
conditione di produrre tutte le forti di biade,legumi , e per fino à rifi
che fé bene non rende quefta terra tanti per vno quanto le fertilifsime-»
tutta volta in alcuna parte di lei non cede à molt' altre : ma quefto è marauigliofo
in effa,& gli fi può aferiuere à (ingoiar fertilità, poiché in quei
medefimi campijoue le vigne porgono le loro vue fi femina il formento,e
dopo quello il miglio>ouero il formentone, doue che tutte tre quefte rac-
colte fi fanno in vn'anno medefimojdi manierarne (e in altre regioni la-*
terra produce più grano,hà bifogno poi di ripofarfi,nè fuole in quell'anno
ifteffo d'altre biade caricar i granai del padrone-ma quefta con tutto che
rade volte gli fi dia tregua,non fuole ( effondo debitamente lauorata) defraudare
la fperanza de l'agricoltore .
Genera parimente tutte le forte de'frutti d'alberi , & fi ad ogni artifi»
tio,che in quefto genere vfar fi può,fi ancora alle piante peregrine fi pro-
-ua elTere molto arendeuole , intanto che è per copia , & per bontà fi può
aguagliare à qualnnque altra, & pur di fopra à molt'altre ancora , come
ne rende teftimonio Atheneo nel lib. 3 . che parlando de'pomi così dice-*
Ego vero viri amici maxime omnium ea mala qua t{oma venduntur Mutiana ditta firn
admirattis qua expago quàiam in ^Ipibns AquMa conflituto as portavi dicuntur .
Il libro che tiene con la deftra mano , ne dimóftra , che quefta Prouiiv-
cia è feconda di belli ingegni , li quali , & in profa » & in verib , & in tutte
le facoltà fono ftati celebri, & ne gli feruti loro hanno lafciato nobilifsima
teftimonianza della loro dottrina , come furono i Paoli Veneti»
i Diaconi , gli Alberti , i Moroni , gli Amafei , i Robertelli , i Deciani , i
Gratiani , i Cortoni , i Candidi , i Sufani , i Lufini , gli Aregoni , i Rorai,
gli Aftemij , i Parthenij , i Valfcafoni , i Frangipani > Se altri infiniti per
lafciar da parte quelli che (òno in vita
Et per effere opportuna alle cacciagioni , gli fi mettono per fu edimo-
ftrationi i coturni , come quelli di Diana , & finalmente , perche nella-,
parte fua Auftrale termina in acque, & paludi fé gli fingono alli piedi le
cannuccie > & i giunchi
CORSI-
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