Iconologia, overo Descrittione di diverse imagini cauate dall ...

i> r e e s Alt e Ri p m: ìm
fo , & l'anim* ifteffa ci macchia , e ci auuilifce , facendola ferua del peccato
> e del demonio
DOnnà
Libìdine*
lafciuamente ornata , fedendo appoggiata fopra il gomitò £•
niftro , nella man deftra terrà vn feorpione, à canto vi fard vn becco
accefo alla libidine , & vna vice con alcuni grappi d'vue
Racconta il Pierio Valeriano nel libro decimofefto , che lo feorpione*
fignifica Libidine , ciò può eflfer perche le pudende parti del corpo humano
fono dedicate da gl'aftrologi allo feorpione.
Medefimamente s'intende il becco per la libidine, emendo ne gli atti di
Venere molto potente, & dedito à tale inclinatione fouerchiamento ,
come fi vede nel luoco citato nell'altra figura à quefto propofito
Sta à federe , & appoggiata fu 1 braccio per moftrar 1 odo , del quale #
fomenta in gran parte la libidine , fecondo il detto
OtU fi tollxs ptricre cupidtnts arcus
La vite è chiaro inditio di libidine , fecondo il detto di Terentio
Sine Cerere , cr B*cchofriget fenus .
Et ancora perche fi dicono lufliiriare le viti che crefeono gagliardamente
, come gli huomini accecati dalla Libidine,che non quietano mai.
DI
Libidine y ò Lufiuritt •
pingeuano per la lufiuria ancóra gli antichi vn Fauno con vna co-
rona;' d'eruca, &vn grappo dvua in mano per fingerli il Fauno libiamolo
, e l'eruca perinuitare , & fpronare affai gli atti di Venere^ ,
}
Et propriamente iono ' luiTuriofi quelli , li quali fono fouerchi ne i vezzi
di amore cagionato dal vino , che rifcalda , & da molte altre lafciuo
commodità.
f
Luffìma.
I antichi vfauono dipingere Venerefopra vn montone per la lu-
GLfuria , moftrando la foggettione della ragione al (ènfo,& alle concupifeenze
illecito
LIBERO JL \ B 1 T R / 0.
HV OMO d'età giouenile con habito Kegio di diuerfi colori, in capo
habbia vna corona d'oro con la delira mano tenga vno feettro ,
in cima del/quale fiala lettera Greca Y.
11 Libero Arbitrio , fecondo San Thomaflò , è libera poteftà attribuì
ta alla natura intelligente per maggiore gloria d'Iddio di eleggere tra>
piùcofe , le quali conferirono al fine noitro vna più torto che vn* altra», »
ouero data vna fola cofani accettarla, ò di rifiutarla come più piaco
., Et Arinotele nel terzo dell' .Etnica non è da tale defini tioile-»
difeordante, dicendo elfere vna facilità di poterli eleggere diuerfo
cofe per arriuareal fine, perciòche non hi dubbio alcuno ; che da-,
ciafeuno ha voluto» edefiderato il fommo bene , cioè, la felicità e-
ferna, la quale èXvltimo fine di tutte l'attioni humane;ma fono gli
T a buomir