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Farmaci off-<strong>la</strong>bel <strong>in</strong> Pronto Soccorso Pediatrico<br />
Il difficile equilibrio tra <strong>in</strong>dicazioni, pratica cl<strong>in</strong>ica ed evidenze scientifiche<br />
prescrivibile senza limiti d’età per le manifestazioni<br />
ansiose, anche accompagnate da stati depressivi,<br />
irrequietezza, <strong>in</strong>sonnia soltanto quando il disturbo<br />
è grave, disabilitante o sottopone il soggetto a grave<br />
disagio. Il diazepam fiale, per <strong>la</strong> presenza di alcool<br />
benzilico è contro<strong>in</strong>dicato per via parenterale nei<br />
bamb<strong>in</strong>i al di sotto dei 2 o 3 anni (il limite d’età è<br />
variabile a seconda del prodotto commerciale). Il<br />
lorazepam soluzione <strong>in</strong>iettabile è “generalmente<br />
contro<strong>in</strong>dicato <strong>in</strong> età pediatrica”, poiché “<strong>la</strong> sicurezza<br />
ed efficacia <strong>in</strong> età pediatrica non è ancora<br />
stata stabilita”. Il midazo<strong>la</strong>m fiale non è formalmente<br />
<strong>in</strong>dicato per <strong>la</strong> sedazione delle convulsioni, <strong>in</strong>oltre<br />
sono riportate queste avvertenze: “In vista del rischio<br />
potenziale di <strong>in</strong>durre apnea, il midazo<strong>la</strong>m va<br />
di preferenza somm<strong>in</strong>istrato da un anestesista”. Non<br />
esistono qu<strong>in</strong>di benzodiazep<strong>in</strong>e utilizzabili per via<br />
parenterale per <strong>la</strong> sedazione delle convulsioni del<br />
bamb<strong>in</strong>o, <strong>in</strong> partico<strong>la</strong>re al di sotto dei 2-3 anni di<br />
vita.<br />
Considerazioni<br />
È evidente che una buona parte dei farmaci comunemente<br />
prescritti nell’emergenza-urgenza, <strong>in</strong> partico<strong>la</strong>re<br />
<strong>in</strong> PSP, presenta nel<strong>la</strong> corrente pratica cl<strong>in</strong>ica<br />
numerosi ambiti di utilizzo “off-<strong>la</strong>bel”.<br />
Più frequentemente <strong>la</strong> prescrizione di medic<strong>in</strong>ali al<br />
di fuori delle <strong>in</strong>dicazioni del foglietto illustrativo e<br />
del<strong>la</strong> scheda tecnica è legato al<strong>la</strong> posologia e, probabilmente,<br />
questo può essere considerato un problema<br />
m<strong>in</strong>ore. Esistono, tuttavia, altri aspetti più critici<br />
re<strong>la</strong>tivi a limitazioni per età, formu<strong>la</strong>zione, <strong>in</strong>dicazioni<br />
specifiche, durata del<strong>la</strong> terapia od anche al<br />
sett<strong>in</strong>g ed al<strong>la</strong> qualifica del medico. La situazione<br />
appare complessa e sfaccettata e non sembra riconducibile<br />
ad un’unica soluzione.<br />
Dall’analisi dei dati raccolti ci sembra possano essere<br />
<strong>in</strong>dividuate diverse tipologie di criticità, che<br />
descriviamo <strong>in</strong> seguito.<br />
1. Farmaci “wrong-<strong>la</strong>belled” per posologia: farmaci<br />
di ampissimo uso, come il salbutamolo, il paracetamolo,<br />
l’associazione paracetamolo-code<strong>in</strong>a,<br />
l’amoxicill<strong>in</strong>a, il cefaclor ed il beclometasone dipropionato<br />
sono <strong>in</strong>dicati da schede tecniche e<br />
foglietti illustrativi con posologie che non rispecchiano<br />
le evidenze del<strong>la</strong> letteratura scientifica e<br />
le raccomandazioni delle l<strong>in</strong>ee guida e dei prontuari<br />
pediatrici (12-14). Molte di queste situazioni<br />
sono già note agli operatori del settore <strong>in</strong> quanto<br />
motivo di numerose chiamate al Pronto Soccorso<br />
di genitori preoccupati dopo <strong>la</strong> lettura dei foglietti<br />
illustrativi: chiedono conferma dell’appropria-<br />
ANNO 2 - numero 0 | giugno 2008<br />
tezza prescrittiva o se siano necessari aggiustamenti<br />
terapeutici. In generale, ma specialmente<br />
per quanto riguarda l’età pediatrica, le case produttrici<br />
di farmaci tendono ad <strong>in</strong>dicare nel foglietto<br />
illustrativo posologie ridotte rispetto a<br />
quelle che è necessario prescrivere per garantire<br />
l’efficacia terapeutica. Si tratta <strong>in</strong> questo caso<br />
di farmaci cosiddetti “wrong-<strong>la</strong>belled”, per i quali<br />
sussiste un’<strong>in</strong>congruenza tra <strong>la</strong> posologia riportata<br />
nel foglietto illustrativo e quel<strong>la</strong> <strong>in</strong>vece descritta<br />
nei prontuari pediatrici italiano ed <strong>in</strong>glese<br />
e che si ritrova nelle evidenze del<strong>la</strong> letteratura e<br />
nelle l<strong>in</strong>ee guida (16).<br />
2. Farmaci con rapporto rischio/beneficio <strong>in</strong>certo<br />
od ignoto. Le limitazioni d’uso per l’età pediatrica<br />
dipendono spesso da dubbi re<strong>la</strong>tivi al<strong>la</strong> sicurezza<br />
del pr<strong>in</strong>cipio attivo. Questo è il caso,<br />
ad esempio, del<strong>la</strong> metoclopramide, che è stata<br />
contro<strong>in</strong>dicata dall’AIFA nel 2004 all’uso nei pazienti<br />
di età <strong>in</strong>feriore ai 16 anni, <strong>in</strong> ragione dei<br />
possibili effetti extra-piramidali, noti da tempo<br />
e più frequenti nei bamb<strong>in</strong>i e negli adolescenti<br />
(13-17). La misura rego<strong>la</strong>toria è stata <strong>in</strong>trapresa<br />
sul<strong>la</strong> base di uno studio osservazionale sul<strong>la</strong><br />
popo<strong>la</strong>zione pediatrica e delle segna<strong>la</strong>zioni<br />
pervenute al<strong>la</strong> Rete Nazionale di Farmacovigi<strong>la</strong>nza<br />
che hanno evidenziato una significativa<br />
<strong>in</strong>cidenza di effetti <strong>in</strong>desiderati. La metoclopramide,<br />
tuttavia, è stata molto utilizzata <strong>in</strong> passato,<br />
ed è ancora necessaria nel<strong>la</strong> pratica cl<strong>in</strong>ica,<br />
e <strong>la</strong> reale <strong>in</strong>cidenza di effetti avversi severi<br />
non è stabilita con certezza. Inoltre il rapporto<br />
rischio/beneficio, nei term<strong>in</strong>i del<strong>la</strong> sedazione<br />
del vomito da gastroenterite del bamb<strong>in</strong>o<br />
non è noto, perché non esistono studi che ne<br />
abbiano valutato l’efficacia.<br />
Il farmaco alternativo per il trattamento del vomito<br />
del bamb<strong>in</strong>o è pr<strong>in</strong>cipalmente il domperidone.<br />
Tuttavia questo farmaco, pur essendo<br />
autorizzato all’uso, è supportato da scarsissime<br />
evidenze <strong>in</strong> letteratura e non è disponibile nel<strong>la</strong><br />
formu<strong>la</strong>zione parenterale (15). Per prodotti di<br />
questo tipo, caratterizzati da un potenziale e<br />
reale <strong>la</strong>rgo utilizzo, e dal<strong>la</strong> scarsità di pr<strong>in</strong>cipi<br />
attivi alternativi con efficacia dimostrata, appare<br />
necessaria <strong>la</strong> programmazione di una verifica<br />
sistematica, volta a stabilire il profilo di beneficio/rischio,<br />
per non esporre i bamb<strong>in</strong>i a trattamenti<br />
<strong>in</strong>utili o dannosi, ma anche per non privarli<br />
di una terapia potenzialmente utile.<br />
3. Farmaci “off-<strong>la</strong>bel”, supportati da evidenze <strong>in</strong> letteratura.<br />
È noto che <strong>in</strong> età pediatrica esistono<br />
re<strong>la</strong>tivamente pochi studi sull’uso dei farmaci e<br />
<strong>rivista</strong> di EMERGENZA E URGENZA PEDIATRICA | 37