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impianti farmaci antiblastici verniciatura liquidi infiammabili

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PROCESSI E SISTEMI•VERNICIATURA DI SUPERFICI<br />

sione di contestuale spruzzatura di<br />

vernici <strong>infiammabili</strong> o combustibili.<br />

Il riscaldamento dell’aria di processo,<br />

integralmente di rinnovo durante<br />

la fase di spruzzatura e di passivazione<br />

e con possibilità di parziale<br />

ricircolo durante l’essiccazione, avviene<br />

tramite un gruppo termo-ventilante<br />

funzionate con bruciatore<br />

alimentato da combustibile liquido<br />

o gassoso.<br />

In questo ambito valgono le disposizioni<br />

di prevenzione incendi [8] , le<br />

quali precisano che, per l’insieme<br />

apparecchio termico e cabina forno:<br />

l non è consentita l’installazione<br />

dell’insieme stesso in locali a uso<br />

non esclusivo, dove sono svolte,<br />

quindi, lavorazioni che possono<br />

presentare elementi di rischio non<br />

compatibili con la presenza dell’impianto<br />

di <strong>verniciatura</strong> (quali,<br />

per esempio, la saldatura, il taglio,<br />

le operazioni che comportano<br />

riscaldamento di materiali<br />

ecc.);<br />

l deve essere possibile intercettare,<br />

a monte della cabina stessa, il<br />

flusso di aria calda di mandata, nei<br />

casi in cui la cabina forno sia ubicata<br />

all’interno di un locale non a<br />

uso esclusivo. Il tutto deve avvenire<br />

predisponendo l’intervento di<br />

una serranda tagliafuoco comandata<br />

da un dispositivo termico, opportunamente<br />

tarato. Inoltre, il<br />

generatore termico deve essere<br />

munito di dispositivo automatico<br />

che consenta, in caso di intervento<br />

della serranda tagliafuoco,<br />

l’espulsione all’esterno dell’aria<br />

calda proveniente dall’apparecchio;<br />

l’intervento della serranda<br />

tagliafuoco deve determinare automaticamente<br />

lo spegnimento<br />

del bruciatore.<br />

lavoro sicuro<br />

5 Figura 4 – Interno di una cabina di <strong>verniciatura</strong><br />

Classificazione<br />

delle zone pericolose<br />

In generale, nella maggior parte delle<br />

applicazioni industriali, viste le variabili<br />

di processo in gioco, i guasti prevedibili,<br />

l’estensione degli <strong>impianti</strong>, la<br />

natura delle sostanze utilizzate ecc,<br />

non è facile garantire che non vi possa<br />

essere mai la presenza di atmosfera<br />

esplosiva. È altrettanto difficile garantire<br />

che un macchinario o una costruzione<br />

non sia mai una sorgente di<br />

accensione; basti pensare che, generalmente,<br />

le attrezzature elettriche<br />

costituiscono sempre una sorgente di<br />

accensione potenziale. Nelle situazioni<br />

in cui la probabilità di presenza di<br />

atmosfera esplosiva è elevata, è necessario<br />

affidarsi all’uso di prodotti o<br />

di costruzioni che abbiano una modestissima<br />

probabilità di divenire sorgenti<br />

di accensione attive ed efficaci.<br />

Proprio mediante la cosiddetta classificazione<br />

dei luoghi o delle aree<br />

pericolose, è analizzato e classificato<br />

l’ambiente nel quale possono for-<br />

marsi atmosfere esplosive a causa<br />

della presenza di gas, di vapori <strong>infiammabili</strong><br />

e di polveri combustibili,<br />

al fine di facilitare la corretta scelta<br />

e l’installazione di costruzioni, di<br />

apparecchi ecc., che garantiscano il<br />

funzionamento in sicurezza nei luoghi<br />

considerati. Al fine di consentire,<br />

in questo ambito, la classificazione<br />

delle zone pericolose, la norma UNI<br />

EN 12215 ha stabilito che per:<br />

a) «Valori della concentrazione di sostanze<br />

<strong>infiammabili</strong> inferiori del 25%<br />

del LEL: il volume interno della cabina<br />

di <strong>verniciatura</strong>, incluse le condotte<br />

per il ricircolo e lo scarico dell’aria<br />

e i volumi esterni entro una distanza<br />

di 1 m dalle aperture permanenti, è<br />

classificato come zona 2 [9] ;<br />

b) Valori della concentrazione di sostanze<br />

<strong>infiammabili</strong> compresi tra il<br />

25% e il 50% del LEL: il volume interno<br />

della cabina di <strong>verniciatura</strong>, incluse le<br />

condotte per il ricircolo e lo scarico<br />

dell’aria, è classificato come zona<br />

1 [10] . I volumi esterni entro una distan-<br />

[8] Per ulteriori informazioni si veda la lettera-circolare del Ministero dell’Interno 7 marzo 2003, prot. n. P324/4147 sott.12, «Impianti di <strong>verniciatura</strong><br />

utilizzanti vernici <strong>infiammabili</strong> o combustibili».<br />

[9] Luogo in cui è improbabile che un’atmosfera esplosiva, costituita da una miscela con aria di sostanze <strong>infiammabili</strong> sotto forma di gas, di vapore o di<br />

nebbia, si presenti durante il normale funzionamento, ma che, se si presenta, persiste solo per un breve periodo (punto 6.3.2, EN 1127-1:1997).<br />

[10] Luogo in cui è improbabile che un’atmosfera esplosiva, costituita da una miscela con aria di sostanze <strong>infiammabili</strong> sotto forma di gas, di vapore o di<br />

nebbia, si presenti occasionalmente durante il funzionamento normale (punto 6.3.2, EN 1127-1:1997).<br />

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