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impianti farmaci antiblastici verniciatura liquidi infiammabili

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5 Figura 5 – Interno di una camera di essiccazione a ventilazione forzata<br />

za di 1 m dalle aperture permanenti<br />

sono classificati come zona 2 [11] ».<br />

Per le apparecchiature fuori cabina, è<br />

necessario valutare, come sorgenti di<br />

accensione, gli apparecchi e i sistemi<br />

per la movimentazione dei prodotti in<br />

ingresso-uscita in cabina, come, per<br />

esempio, i nastri trasportatori o le<br />

rulliere, in quanto possono ricadere in<br />

zona 2. Pertanto, è necessario che il<br />

fabbricante produca un documento di<br />

valutazione del pericolo di accensione<br />

da includere nella documentazione<br />

tecnica. In conformità ai requisiti<br />

per gli apparecchi della categoria 3 [12]<br />

(gruppo II), la valutazione deve considerare<br />

tutte le potenziali sorgenti di<br />

accensione efficaci o che possono diventare<br />

efficaci durante il normale<br />

funzionamento del trasportatore;<br />

poiché, in questo caso, il trasportatore<br />

non deve soddisfare, necessariamente,<br />

i requisiti della categoria 1 [13]<br />

(gruppo II), possono essere trascurate<br />

le sorgenti di accensione potenziale<br />

in seguito a disfunzioni rare.<br />

Nel caso, infine, sia necessario predisporre<br />

un’automazione all’interno<br />

della cabina, anche in questo caso<br />

è il fabbricante dell’apparecchio<br />

destinato a essere utilizzato in zone<br />

pericolose che deve condurre<br />

un’analisi del rischio allo scopo di<br />

individuare le sorgenti di accensione<br />

potenziali e determinare il numero<br />

di guasti oltre il quale la sorgente<br />

di accensione diventa efficace.<br />

Inoltre, deve applicare, a ogni<br />

sorgente di accensione efficace, le<br />

misure di sicurezza ritenute idonee<br />

in relazione alla categoria attribuita<br />

all’apparecchio stesso.<br />

Nel caso dell’inserimento di un’automazione<br />

in cabina, quindi, questa<br />

deve essere progettata e costruita<br />

secondo la buona pratica di progettazione<br />

tecnica e deve essere sottoposta<br />

a una valutazione del pericolo<br />

di accensione; deve risultare compatibile<br />

con il tipo di zona pericolosa<br />

assegnata all’interno della cabina,<br />

in modo da evitare che i compo-<br />

PROCESSI E SISTEMI•VERNICIATURA DI SUPERFICI<br />

nenti elettrici e non elettrici non<br />

inneschino l’atmosfera pericolosa.<br />

Misure di sicurezza<br />

contro l’esplosione<br />

In questo ambito, i pericoli da esplosione<br />

potrebbero verificarsi se è superato<br />

il limite inferiore di esplosione<br />

(LEL) delle sostanze <strong>infiammabili</strong><br />

utilizzate o rilasciate e se è presente,<br />

contemporaneamente, una sorgente<br />

di accensione. Pertanto, le<br />

misure di sicurezza adottabili sono<br />

rivolte principalmente a:<br />

l ridurre la concentrazione in aria di<br />

sostanze <strong>infiammabili</strong> al di sotto<br />

del LEL;<br />

l eliminare le sorgenti di emissione;<br />

l eliminare o ridurre le sorgenti di<br />

accensione.<br />

Come ovvio, la misura di protezione<br />

più immediata consiste nella limitazione<br />

della concentrazione di sostanze<br />

<strong>infiammabili</strong> presenti in aria,<br />

prendendo in considerazione la miscela<br />

di solventi e il picco di emissione<br />

in qualsiasi uso prevedibile.<br />

Questo può essere realizzato mediante<br />

un idoneo impianto di ventilazione<br />

forzata, che diluisca il prodotto<br />

infiammabile e ne riduca la concentrazione<br />

in aria al di sotto del LEL.<br />

La ventilazione forzata non deve<br />

consentire, quindi, che si formino<br />

sacche di sostanze <strong>infiammabili</strong> a livelli<br />

maggiori della concentrazione<br />

massima ammissibile. Le cabine di<br />

<strong>verniciatura</strong> devono essere provviste<br />

di un dispositivo di interblocco della<br />

ventilazione forzata e le operazioni<br />

di riscaldamento e spruzzatura dei<br />

vernicianti.<br />

In particolare, riguardo alla fase di<br />

essiccazione, è ammesso il ricircolo<br />

parziale dell’aria presente in cabina<br />

a condizione che il costruttore forni-<br />

[11] Luogo in cui è improbabile che un’atmosfera esplosiva, costituita da una miscela con aria di sostanze <strong>infiammabili</strong> sotto forma di gas, di vapore o di<br />

nebbia, si presenti durante il normale funzionamento, ma che, se si presenta, persiste solo per un breve periodo (.6.3.2; EN 1127-1:1997).<br />

[12] Gli apparecchi di questa categoria sono destinati a essere utilizzati in luoghi in cui è improbabile che si presentino atmosfere esplosive causate da<br />

miscele di aria e di gas, vapori o nebbie oppure, se si presentano, è probabile che questo si verifichi soltanto raramente e per un breve periodo (punto<br />

3.2.5, EN 13463-1:2001).<br />

[13] Gli apparecchi di questa categoria sono destinati a essere utilizzati in luoghi in cui sono presenti continuamente, per lunghi periodi o frequentemente,<br />

atmosfere esplosive causate da miscele di aria e di gas, di vapori o di nebbie (punto 3.2.3, EN 13463-1:2001).<br />

28 www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com

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