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impianti farmaci antiblastici verniciatura liquidi infiammabili

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Il modello algoritmico è stato modificato<br />

in alcune delle sue parti per permetterne<br />

l’applicazione al caso specifico<br />

di Saronno, in quanto unico<br />

luogo in cui non si hanno le classiche<br />

cappe a flusso laminare verticale ma<br />

l’isolatore; quest’ultimo prevede,<br />

infatti, alcune modifiche alle normali<br />

procedure di preparazione dei <strong>farmaci</strong><br />

<strong>antiblastici</strong>.<br />

La tecnologia<br />

L’isolatore consente la manipolazione<br />

di <strong>farmaci</strong> <strong>antiblastici</strong> all’interno<br />

di un ambiente in grado di mantenere<br />

la sterilità (si veda la figura 1).<br />

Tutte le operazioni di diluizione so-<br />

5 Figura 4 – Precamera di uscita<br />

collegata direttamente al sacco per<br />

i rifiuti<br />

no eseguite all’interno<br />

di una<br />

camera a flusso<br />

laminare completamenteisolatadall’esterno.<br />

L’operatore può<br />

operare da seduto<br />

ed è completamenteisolato<br />

dal principio<br />

attivo che<br />

manipola, sia<br />

nella sua forma liquida che in quella<br />

aerodispersa.<br />

L’isolatore è dotato di caratteristiche<br />

di sicurezza non riscontrabili sulle<br />

normali cappe di manipolazione a<br />

flusso laminare. La sua installazione<br />

consente, inoltre, l’adozione di ambienti<br />

con classificazione meno rigida<br />

e riduce sensibilmente gli ausili<br />

protettivi che, altrimenti, il personale<br />

dovrebbe indossare in aggiunta.<br />

La configurazione prevede una camera<br />

di lavoro a flusso laminare,<br />

nella quale possono essere eseguite<br />

le operazioni di preparazione delle<br />

sostanze in siringhe, sacche o flaconi.<br />

L’introduzione e l’estrazione dei<br />

materiali è possibile senza alterare<br />

la sterilità all’interno della camera<br />

di lavoro attraverso una precamera<br />

di ingresso (si veda la figura 2) e una<br />

precamera di uscita (si veda la figura<br />

2).<br />

L’operatore svolge tutte le operazioni<br />

di manipolazione attraverso<br />

guanti protettivi collegati alle tre<br />

camere della cappa tramite opportune<br />

flangie che ne garantiscono<br />

l’isolamento dall’ambiente esterno.<br />

Le tre camere sono dotate di un<br />

sistema che non permette l’apertura<br />

di una camera se quella adiacente<br />

è ancora aperta; quindi, con questo<br />

sistema di sicurezza è sempre<br />

salvaguardata la sterilità. Prima di<br />

iniziare a lavorare, il materiale occorrente<br />

per la diluizione (<strong>farmaci</strong>,<br />

accessori, consumabili) è posto nel-<br />

5 Figura 5 – Guanti protettivi<br />

PROCESSI E SISTEMI•SOSTANZE PERICOLOSE<br />

la precamera di ingresso e di qui<br />

portato nella camera centrale. Nella<br />

camera centrale, grazie anche a<br />

ulteriori dispositivi atti alla diluizione,<br />

sono svolte tutte le operazioni<br />

di manipolazione del farmaco.<br />

Ultimata questa operazione, si spostano<br />

i <strong>farmaci</strong> diluiti nella precamera<br />

di uscita, per l’estrazione dall’isolatore,<br />

e si attuano le conseguenti<br />

fasi di chiusura e di<br />

etichettatura per il trasporto ai reparti<br />

di destinazione.<br />

Il transito dei materiali all’interno<br />

dell’isolatore ha, quindi, un percorso<br />

obbligato, da destra verso sinistra,<br />

favorendo una razionale organizzazione<br />

del lavoro giornaliero.<br />

Attraverso le ampie vetrate è possibile<br />

tenere sotto controllo, da vicino<br />

e con la massima protezione,<br />

tutte le fasi della preparazione (si<br />

veda figura 3). Al di sotto della precamera<br />

di uscita vi è un collegamento<br />

diretto con il box dei rifiuti,<br />

opportunamente isolato dall’esterno<br />

(si veda la figura 4).<br />

Il caso di Saronno<br />

A Saronno, prima dell’avvio dell’UFA,<br />

ogni unità operativa/dipartimento in<br />

cui si utilizzavano <strong>farmaci</strong> <strong>antiblastici</strong><br />

aveva il proprio sito di preparazione,<br />

il proprio personale, i propri dispositivi;<br />

la situazione non era semplice<br />

da gestire e il personale esposto<br />

era maggiore per la replicazione delle<br />

attività. In sede di pianificazione<br />

56 www.ambientesicurezza.ilsole24ore.com

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