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impianti farmaci antiblastici verniciatura liquidi infiammabili

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PROCESSI E SISTEMI•VERNICIATURA DI SUPERFICI<br />

5 Figura 6 – Interno di una camera di essiccazione a ventilazione forzata<br />

sca specifiche istruzioni tecniche<br />

atte a garantire che durante le lavorazioni,<br />

eseguite in conformità a<br />

quanto indicato nel manuale d’uso,<br />

la concentrazione delle sostanze <strong>infiammabili</strong><br />

non superi il 10% del limite<br />

inferiore di <strong>infiammabili</strong>tà. Questo<br />

limite deve essere valutato con<br />

riferimento al solvente con il più<br />

basso valore del limite inferiore di<br />

<strong>infiammabili</strong>tà, tenendo conto,<br />

inoltre, delle temperature massime<br />

raggiungibili nella fase di ricircolo<br />

dell’aria; in alternativa, deve essere<br />

installato, all’interno della cabina,<br />

un rivelatore di miscele <strong>infiammabili</strong><br />

tarato al 25% del più basso limite<br />

inferiore di <strong>infiammabili</strong>tà dei solventi,<br />

il cui intervento determini:<br />

l l’emissione di un segnale di allarme<br />

ottico e acustico all’esterno<br />

della cabina;<br />

l il blocco del ricircolo dell’aria in<br />

cabina;<br />

l l’espulsione all’esterno dell’aria<br />

in essa presente e il lavaggio della<br />

cabina con aria fresca di rinnovo.<br />

Le vigenti disposizioni di prevenzione<br />

incendi dispongono che, al fine di<br />

garantire l’affidabilità dell’impianto<br />

lavoro sicuro<br />

di rivelazione di miscele <strong>infiammabili</strong><br />

e dei sistemi a esso asserviti, dovrà<br />

esserne previsto il controllo almeno<br />

ogni sei mesi da parte di personale<br />

qualificato, da annotare sul registro<br />

di cui all’art. 5, D.P.R. n. 37/1998 [14] .<br />

Inoltre, poiché, in generale, l’atmosfera<br />

esplosiva esiste solamente se è<br />

presente un gas o un vapore infiammabile<br />

in miscela con l’aria, è necessario<br />

stabilire se, nello spazio cabina<br />

considerato, possano essere<br />

presenti queste sostanze <strong>infiammabili</strong><br />

e, in particolare, è indispensabile<br />

considerare ogni parte dell’impianto<br />

come una possibile sorgente<br />

di emissione, poiché queste apparecchiature,<br />

che contengono i gas e i<br />

vapori <strong>infiammabili</strong>, possono risultare<br />

non a tenuta totale. Quindi,<br />

un’ulteriore misura protettiva può<br />

essere quella mediante la quale è<br />

eliminata la probabilità che possa<br />

formarsi l’atmosfera esplosiva, eliminando,<br />

già in fase di progettazione<br />

della cabina, le sorgenti interne<br />

di emissione di sostanze <strong>infiammabili</strong><br />

quali, per esempio, le guarnizioni<br />

delle giunzioni, i raccordi smontabili,<br />

le tubazioni flessibili, gli spur-<br />

5 Figura 7 – Sistema antincendio di<br />

spegnimento automatico<br />

ghi e i sistemi di scarico ecc. In<br />

particolare, devono essere prese<br />

particolari precauzioni affinché siano<br />

eliminate le eventuali perdite di<br />

gas combustibili.<br />

Infine, per quanto riguarda, invece,<br />

le modalità di eliminazione o di riduzione<br />

delle sorgenti di innesco, è necessario<br />

premettere che l’atmosfera<br />

esplosiva può essere innescata da<br />

una forma qualsiasi di energia come,<br />

per esempio, quella elettrica, meccanica,<br />

termica ecc.; al fabbricante<br />

spetta l’obbligo di individuare, mediante<br />

l’analisi di rischio, tutte le<br />

sorgenti di accensione potenziali e,<br />

di conseguenza, decidere quali siano<br />

le misure più adeguate da adottate<br />

per evitare che diventino sorgenti<br />

efficaci. A tal fine, la progettazione<br />

e la selezione dell’equipaggiamento<br />

elettrico e non elettrico devono assicurare<br />

che le sorgenti di accensione<br />

siano eliminate in ogni parte dell’impianto<br />

nel quale sono classificate<br />

aree con pericolo d’esplosione.<br />

Se l’equipaggiamento elettrico e<br />

non elettrico è implementato conformemente<br />

alle istruzioni fornite<br />

dal fabbricante, allora il sistema nel<br />

suo complesso può rientrare nella<br />

medesima categoria di protezione.<br />

L’equipaggiamento elettrico, in particolare,<br />

nel caso sia installato:<br />

l in zona 1, deve rientrare almeno<br />

nella categoria 2 (gruppo II);<br />

l in zona 2, deve rientrare almeno<br />

[14] Per ulterioridettaglisi vedal’art.5,D.P.R.12gennaio 1998,n.37,«Regolamento per lasemplificazionedei procedimenti relativi allaprevenzioneincendi».<br />

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