L'ITALIA E LE ARTI
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gattopardo” “I I ’45 ’92” “ ’ ”<br />
U E S Q U “S :<br />
N ” G B U B . H U B G U<br />
Giuseppe Bonaviri. È membro del comitato scientifico di alcune riviste, tra le quali Arena<br />
Romanistica, Rassegna Europea di Letteratura Italiana, Revue des Études Italiennes, Écritures,<br />
Rivista di Letteratura italiana.<br />
1) Jessy Carton, “Non c’è niente da capire: basta guardare”. L’ethos del dilettante nella critica<br />
d’arte di Goffredo Parise<br />
La relazione chiama in causa G P ’<br />
ù . G ’ ati in Artisti (1984) e<br />
nel secondo volume delle Opere (1989), e in parte rimasti inediti, svelano la ’ sui generis<br />
di un sedicente dilettante. In veste di critico non professionale, lo scrittore sembra istituire un parallelo<br />
tra arte figurativa e letteratura per giustificare il proprio modus operandi e per contestare alcune<br />
caratteristiche della società contemporanea. Parise preferisce artisti come Filippo de Pisis e Mario<br />
S é “ ” sensoriale immediato, privo di<br />
q “ ”. N Sillabari, lo scrittore sembra rifarsi a questo modello, scrivendo<br />
’ “ ”<br />
contemporanei. Il contribu ’ q<br />
scrittore indipendente sono delle costruzioni parisiane intese a legittimare la propria visione su arte e<br />
. N ’ q q ’amateur ’<br />
“ ” q<br />
. I ’ P S “ ”<br />
’ ò ssere letta come giustificazione della posizione irregolare di Parise nel campo<br />
letterario del secondo Novecento.<br />
Jessy Carton ’U Gent (Belgio) dal 2010. Si è<br />
occupata della funzione della metafora nella letteratura italiana del dopoguerra e in particolare nelle<br />
opere di Raffaele La Capria; a partire dal 2011 ’<br />
G P E F ‘ ’ rario del<br />
N . P : “P B G ? U ’<br />
conoscitive in Ferito a morte R C ” : Critica letteraria 2011 “ ’<br />
in Lontano G P ” : Studi e problemi di critica testuale (in corso di stampa).<br />
2) Paola Casella, Note preliminari sulla rarefazione ritrattistica nel Canzoniere di Petrarca<br />
’ ’ P Rvf 77-78 il ritratto di<br />
Laura dipinto da Simone Martini: il poeta non gareggia direttamente con il pittore attraverso una<br />
rappresentazione ecfrastica del disegno, bensì incentra i due sonetti rispettivamente sul tipo<br />
’ ’ ’ ’ ’ ’ che la guarda. In tale<br />
tendenza alla rarefazione degli elementi descrittivi esterni a favore invece delle componenti affettive e<br />
ò ’ Canzoniere. Nonostante<br />
’ ’ emento referenziale, Petrarca ricorre in genere nei suoi componimenti a un vasto<br />
repertorio di atti emotivi e simbolici codificati dalla tradizione classica, volgare e biblica, per rendere<br />
’ . M alcuni campioni testuali, questa resa<br />
iconica inappariscente, eppure pervasiva, del Canzoniere costituisce lo scopo della presente<br />
ricognizione. Si darà così anche ragione del fatto che Petrarca figuri tra le auctoritates più citate in<br />
assoluto da Giovann B ’Arte de’ cenni con la quale formandosi<br />
favella visibile, si tratta della muta eloquenza, che non è altro che un facondo silentio (Vicenza,<br />
Francesco Grossi, 1616).<br />
Paola Casella è lettrice di lingua e letteratura R S ’U<br />
Z . S ’U F<br />
S S : “U<br />
S : ’Arte de’ cenni G B ” : Studi secenteschi, 1993. Ha conseguito il<br />
’U N â ’Umorismo di Pirandello. La sua attività<br />
ù ù ’ ale di approcci metodologici diversi. Ha<br />
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