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L'ITALIA E LE ARTI

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’epoca contemporanea, con però una spiccata specializzazione cronologica: Rinascimento italiano<br />

C T R … S W D G x …<br />

quali il suo gusto ha subito qualche evoluzione. Non sembra che questo suo interesse per le arti<br />

figurative abbia dato luogo a una sua concreta attività creativa in questo campo. Non così con la<br />

musica: probabilmente destinato dal padre, il compositore Antonio (1819-1900) a essere un piccolo<br />

M ’ ò ’ 8 .<br />

In età più matura, tra il 1914 e il 1922, scrisse una decina di componimenti per pianoforte solo, o con<br />

violoncello, fagotto, violino o canto (tenore o soprano). Durante lo stesso periodo - corrispondente al<br />

suo soggiorno a Bruxelles - ’ . P ò q<br />

articoli su due riviste specialistiche belghe, Revue musicale belge e Onze symfonie, uno dei quali è un<br />

entusiastico elogio del musicologo Antonio Tirabassi (Amalfi 1882-Bruxelles 1947) e le sue ricerche<br />

sulla polifonia fiamminga medievale e rinascimentale. Come quelli alle arti figurative, i riferimenti<br />

alla musica si propagano nei suoi versi, alcuni dei quali hanno la pretesa di arrivare alla musicalità,<br />

. M M ’ ’<br />

artistiche. Non divenne però né un grande poeta né un grande compositore, anche se non gli si può<br />

negare qualche merito estetico. Quello che rende soprattutto interessante la sua figura e la sua opera è<br />

il suo orientamento biculturale, vissuto nel sogno di un ormai lontano Rinascimento italo-fiammingo.<br />

Scopo di questa comunicazione è proporre alcuni casi rappresentativi di questa interazioni delle arti.<br />

Michel Bastiaensen (1944), professore emerito, ha insegnato lingua, linguistica e letteratura italiana e<br />

romanza presso le Università di Bruxelles (ULB e VUB) e la Scuola Superiore per Traduttori e<br />

I “F F ”. Ha pubblicato diversi libri e saggi sulla storia della lessicografia, la<br />

semiologia della pubblicità ’A T R N C y B C E<br />

A S.G … é M q nicazione (in<br />

particolare Un poeta ferrarese in Belgio : Mario Mazzolani, 1877-1944, Roma, IHBR/BHIR, 2000).<br />

3) Nicoleta Călina, Sulle traduzioni ottocentesche dei libretti d’opera italiani in romeno<br />

’ ’ . S<br />

di traduzioni firmate da grandi nomi della cultura romena, come Gheorghe Asachi (Norma apparsa nel<br />

1838 I H Ră sempre Norma, nel 1843), ma anche da eruditi italiani, come fu il caso<br />

di Marco Antonio Canini (1822-1891), scrittore, poeta e politico italiano, venuto in Romania intorno<br />

al 1856, il quale, in collaborazione con I. G. Valentineanu, fece pubblicare a partire dal1857, presso la<br />

C E “I I C ” ’ Maria di<br />

Rohan, Lucia de Lammermoor, Il Trovatore La Traviata, Ernani, Rigoletto, Norma e Don Pasquale.<br />

A nostro avviso, anche se non possiamo parlare di traduzioni molto fedeli al testo italiano, i lavori fatti<br />

da Asac H Ră C V q<br />

dello sviluppo delle relazioni culturali tra i due popoli. Il fatto assume una più ampia dimensione se<br />

aggiungiamo che, nel momento in cui furono pubblicate le prime due traduzioni in romeno dei libretti<br />

’O Stati era unificato.<br />

Nicoleta Călina è docente di italiano presso la Facoltà di Lettere, Università di Craiova, Romania. Si è<br />

laureata nel 1995 in inglese-italiano e dal 2000 è dottore di ricerca con la tesi Italo Svevo – aspetti di<br />

autobiografia e autenticità, pubblicata nel 2009. È autrice di 5 libri scolastici (Italiana pentru<br />

Medicină, 1998, Corso pratico di italiano con note di stile e antologia di testi, 2000, Italiana pentru<br />

Personalul Sanitar. Curs pentru incepători (coautore), 2005, Italiana pentru Teologie), di<br />

un Dizionario di terminologia biblica italiano-romeno, 2008 e di 30 articoli. Ha tradotto: Ştefan<br />

Petică - Poeme in proză/Poemi in prosa, 2009, La bruttina stagionata, 2008, L’amante greco, 2008.<br />

4) Laura Cannavacciuolo, Camillo Boito e l’immaginario iconografico delle Storielle vane<br />

’<br />

’ C B . I ’<br />

saranno: Il colore a Venezia, Baciale ’l piede e la man bella e bianca, Un corpo, Senso, Pittore<br />

bizzarro, Macchia grigia. Attraversando gran parte del corpus delle Storielle di Boito, i motivi<br />

figurativi uniti a numerosi topoi ’<br />

“ ” B ù<br />

letteraria nel rispetto di quel pa “ ” M<br />

’ . A ’<br />

47

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