Ndrangheta a Lecco_#7E45 - Trasparente
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Wall Street<br />
L'inchiesta “Wall Street” prese il nome dall'omonimo locale intestato alla<br />
moglie del capo della '<strong>Ndrangheta</strong> in Lombardia e nel lecchese sino a primi<br />
anni '90, Franco Coco Trovato. La pizzeria Wall Street fungeva sia come<br />
canale di riciclaggio di denaro sporco sia come centro operativo della 'ndrina<br />
mafiosa. Verso la fine dell'agosto del 1992, Franco Coco Trovato fu arrestato a<br />
<strong>Lecco</strong> proprio nel suo bunker: la pizzeria Wall Street.<br />
L'operazione, portata avanti dalla Procura di Milano, in particolare dal Pm<br />
Armando Spataro, comportò il fermo di più di 200 persone accusate di<br />
associazione a delinquere di stampo mafioso (art. 416 bis c.p.).<br />
Nel marzo del 1995 cominciò quindi uno dei diversi maxi-processi alla<br />
'<strong>Ndrangheta</strong> lombarda.<br />
Droga, usura, omicidi (17), riciclaggio: queste le principali accuse rivolte ai<br />
circa 140 imputati. Nell'aprile del '97 Franco Coco Trovato fu condannato a 4<br />
ergastoli; il suo braccio destro Schettini a 30 anni; il fratello di Franco, Mario,<br />
si beccò 28 anni; i gregari, in tutto, 1.700 anni di reclusione. Le proprietà<br />
confiscate a Coco Trovato ammontarono a circa 28 miliardi di vecchie lire.<br />
Finanziarie, agenzie immobiliari (es. Città Arreda di Pescate), ristoranti e<br />
pizzerie (es. Tartaruga, Piscen, Giglio, Wall Street, Portico, ecc.), bar (es. K2),<br />
centri di autodemolizione, appartamenti, conti bancari, capannoni industriali,<br />
palestre e imbarcazioni d'altura.<br />
Un vero e proprio impero economico e finanziario.<br />
Ufficialmente Franco Coco Trovato risultava nullatenente grazie ad una fitta<br />
rete di prestanomi. Uno su tutti: Vincenzo Musolino, cognato del boss. La<br />
sorella di Musolino, Eustina, moglie di Franco Coco Trovato, era l'intestataria<br />
proprio di quel locale: Wall Street.<br />
Vincenzo Musolino, mente finanziaria del boss, reinvestiva ingenti capitali in<br />
immobili, appartamenti e finanziarie (Ap Leasing). Oltre all'inchiesta Wall<br />
Street, Musolino rimase impigliato anche in quella relativa agli strangolatori<br />
d'aziende (70 strozzini), al traffico illecito di rifiuti tossico-nocivi (Lario<br />
Connection) ed in quella inerente ai cosiddetti “pannelli solari d'oro”.<br />
L'inchiesta Wall Street, insieme a molte altre dello stesso periodo, evidenziò il<br />
sodalizio venutosi a creare tra le diverse mafie in territorio lombardo. La<br />
“federazione mafiosa” aveva come capitale Milano (vero fulcro degli affari e<br />
del riciclaggio) e come avamposti le altre città della regione, tra cui <strong>Lecco</strong>.<br />
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