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Ndrangheta a Lecco_#7E45 - Trasparente

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<strong>Lecco</strong>: Ferrus equi, parte il processo a 14 imputati<br />

E’ cominciato oggi, a distanza di 55 giorni dal termine delle udienze<br />

preliminari, il processo ordinario che vede imputate 14 persone, accusate di<br />

far parte o essere affiliate al clan De Pasquale di Calolziocorte, sgominato a<br />

seguito dell’operazione “Ferrus equi” condotta dalla Guardia di Finanza di<br />

<strong>Lecco</strong> nel novembre del 2007. Un’associazione a delinquere, secondo l`accusa<br />

in grado di compiere nel territorio lecchese molteplici attività criminose cui<br />

sono addebitati complessivamente 31 reati. Fra questi traffico d’armi da fuoco<br />

e di droga, ricettazione di veicoli ed assegni, estorsione a danno di<br />

imprenditori, truffe, falsificazione di documenti, recupero violento dei crediti,<br />

usura, corruzione, favoreggiamento di latitanti, induzione in errore di<br />

pubblici ufficiali, danneggiamento a seguito di incendio, violenza privata e<br />

minacce di morte. 8 erano stati gli imputati che, nel corso della fase<br />

preliminare, avevano deciso tramite i propri legali di ricorrere al rito<br />

abbreviato beneficiando così di uno sconto di pena. Il giudice dott.sa<br />

Elisabetta Morosini emise condanne complessive per 26 anni e 7 mesi di<br />

carcere, rinviando a giudizio 14 imputati. Fra questi i personaggi di maggior<br />

spicco all’interno della famiglia dei De Pasquale, Peppino, Ernesto, Salvatore,<br />

Bruno, Angelina e Cosimo, oltre a diverse altre persone coinvolte a vario titolo<br />

e con ruoli secondari nell’organizzazione, fra i quali Sami Ben Jilani<br />

Chabchoubi, Azzolini Genevieve Marie, Gabellone Donato, Pozzi Daniele<br />

Giosuè, Molinari Antonio, Cattaneo Vincenzo, Mora Claudia. Un processo,<br />

celebrato dinanzi al collegio composto presieduto dal giudice dott. Mercaldo,<br />

a latere Noccelli e Trovò, che si preannuncia estremamente lungo e<br />

complesso. 120 infatti sono i testimoni citati solo dal Pubblico Ministero Luca<br />

Masini, fra i quali 2 collaboratori di giustizia che saranno escussi tramite<br />

videoconferenza, con lo spostamento del processo in una della aule bunker<br />

del Palazzo di Giustizia di Milano, 185 i documenti da analizzare, più le<br />

trascrizioni di moltissime intercettazioni telefoniche. Per tale motivo il PM ha<br />

chiesto e ottenuto la sospensione dei termini di custodia cautelare degli 8<br />

imputati al momento detenuti, onde evitare che potessero lasciare il carcere<br />

prima che venisse emanata la sentenza. L’odierna udienza ha visto<br />

l’esposizione delle eccezioni preliminari da parte della dozzina di legali<br />

presenti in aula. La maggior parte delle richieste ha riguardato la modifica dei<br />

regimi di custodia cautelare degli imputati e l’inammissibilità delle<br />

deposizioni dei due pentiti. Il processo è stato rinviato al prossimo 21 luglio<br />

alle ore 9.00, onde permettere al PM di elaborare le sue controdeduzioni<br />

rispetto alle istanze avanzate dagli avvocati difensori.<br />

Merate On Line<br />

7 luglio 2008<br />

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