Ndrangheta a Lecco_#7E45 - Trasparente
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La rifiuti e tangenti Spa<br />
Per la Lario connection in carcere funzionario della Regione, Locatelli Amelio, e la sua convivente<br />
accusati di autorizzazioni facili.<br />
LECCO . Quanta puzza di tangenti anche nei rifiuti. E tornano a scattare le manette.<br />
Questo il nuovo promettente fronte dell'operazione antibustarelle che mobilita ormai<br />
mezza Lombardia. L'ennesino capitolo del libro nero ha condotto in carcere un funzionario<br />
dell'assessorato all'Ecologia della Regione, Amelio Locatelli, e una sua amica mentre altre<br />
tre persone finiscono nel calderone della Lario connection. Intanto a Voghera sindaco ed<br />
ex sindaco, Giovanni Libardi e Paolo Affronti (entrambi dc), si sono visti recapitare<br />
informazioni di garanzia per "danno ambientale". Loro replicano: "Non c' entriamo". Non<br />
basta: la Finanza ha trasportato da Como a Milano documenti sulle discariche di Mozzate e<br />
Carimate, da tempo contestate. Forse l' ambiente e' inquinato anche dalle tangenti. Sono<br />
indagini autonome, ma che corrono parallele sui binari delle licenze facili, del balletto degli<br />
appalti, delle scorie tossiche fatte passare per inerti e via per le tangenti. Sullo sfondo<br />
compaiono societa' forse controllate dalla malavita che scopre il business verde. Intanto a<br />
Bergamo . i rifiuti d' oro dell'Azienda municipale . il magistrato Angelo Tibaldi ha<br />
interrogato l' ex direttore dell'Amnu Giacomo Brusamolino, uno dei dieci indagati. Di<br />
fronte a una multinazionale come la tangentopoli spa . adesso si fruga nelle banche<br />
svizzere . le inchieste sono sempre più intrecciate. Il giudice milanese Di Pietro ha spiegato<br />
di agire gomito a gomito con il collega di Pavia: nei verbali dei magistrati impegnati sulle<br />
mazzette in ospedale spesso tornano gli stessi nomi di corrotti e corruttori. Gli ultimi<br />
arresti che coinvolgono il Pirellone sono stati disposti dal giudice milanese Maria Grazia<br />
Zanetti, ma l' origine dell'inchiesta e' la Lario connection, su cui da oltre un anno lavora il<br />
pm lecchese Enrico Consolandi, il quale, nei giorni scorsi, ha emesso altri tre avvisi di<br />
garanzia . in tutto circa venti. Tutto era nato dal sospetto che funzionari del Pirellone<br />
favorissero societa' prive dei requisiti per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti<br />
tossico.nocivi. Gia' allora era emerso il nome di Locatelli, addetto alle autorizzazioni. La<br />
figlia risultava poi socia di una ditta per la discarica di Ballabio al centro dello scandalo: in<br />
carcere era finito il sindaco Bruno Colombo, mentre le intercettazioni avevano consentito l'<br />
apertura di un nuovo ramo di indagini lecchesi, i pannelli solari d' oro: coinvolti questa<br />
volta gli uffici dell' assessorato regionale all' Energia. In seguito le inchieste sui reati<br />
commessi al Pirellone passarono alla magistratura milanese mentre <strong>Lecco</strong> continua a<br />
occuparsi delle "sue" discariche. A Voghera l' inchiesta a carico di sindaco ed ex sindaco<br />
muove dalla scoperta di un traffico di rifiuti tossico-nocivi della Fergomma che attraverso<br />
alcune societa' venivano raccolti nella discarica di Candelo, nel Biellese, che era invece<br />
abilitata solo per materiali inerti. Informazioni di garanzia hanno raggiunto anche tre<br />
titolari di aziende impegnate nello smaltimento: Carlo e Tiziana Brambilla di <strong>Lecco</strong> e il<br />
vogherese Riccardo Fiora. A montare l' accusa sarebbero alcune bollette di<br />
accompagnamento firmate da Libardi, all' epoca dei fatti assessore all' Ecologia. I due<br />
amministratori si dichiarano pero' estranei alla vicenda e Paolo Affronti, ora segretario<br />
cittadino della Dc, e' convinto che "in tempi brevi la vicenda si sgonfiera' ". L' odierno<br />
bollettino degli scandali si conclude con la condanna a due anni (falso ideologico) di un<br />
funzionario dell' Ufficio speciale dell' Oltrepo' pavese, Giuseppe Ravazzoni, al processo per<br />
i finanziamenti "gonfiati" dopo l' alluvione dell' 87. Per Amedeo Lima, l' altro imputato, i<br />
giudici hanno invece riqualificato il titolo di reato in falso ideologico mediato trasmettendo<br />
gli atti al pubblico ministero.<br />
Andrea Biglia 17 maggio 1992, Il Corriere della Sera<br />
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