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Ndrangheta a Lecco_#7E45 - Trasparente

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Bruno De Pasquale, classe 1952 nativo di Catanzaro, residente a Carenno, ora<br />

in carcere è accusato di partecipazione all’associazione a delinquere e<br />

favoreggiamento di latitante. Il suo ruolo all’interno del clan era quello di<br />

autista di Ernesto e di recupero crediti, anche in maniera violenta.<br />

Angelina De Pasquale, classe 1963 attualmente ai domiciliari, sorella, con il<br />

convivente tunisino Sami Ben Jilani Chabchoubi, classe 1974, assieme al<br />

fratello Peppino è accusata di atti di estorsione ai danni di un imprenditore<br />

lecchese attivo nel commercio delle auto a cui venivano chiesti favori e lavori<br />

gratuiti. Alla donna non è contestata la partecipazione all’associazione a<br />

delinquere.<br />

La francese Marie Genevieve Azzolini, classe 1948, residente a Seregno, agli<br />

arresti domiciliari era l’amante di Ernesto De Pasquale, esperta in truffe e<br />

traffico di droga. La donna era nota anche nel campo della prostituzione. Rosa<br />

Federico, convivente di Peppino, pur non facente parte dell’associazione era a<br />

conoscenza di tutti gli spostamenti del gruppo e con Emanuela De Pasquale,<br />

classe 1980, entrambe ai domiciliari, si occupava di nascondere e spostare le<br />

armi da un nascondiglio all’altro. Domenico Carlomagno, alias Mimmo classe<br />

1958, era il responsabile della contraffazione e del procacciamento di<br />

documenti falsi. A lui si rivolgevano gli affiliati del clan per avere carte di<br />

identità contraffatte. Fra i suoi traffici i finanzieri hanno anche individuato<br />

quelli relativi alla droga: in una intercettazione telefonica del 2004, infatti,<br />

parlava di 30 chilogrammi di cocaina, purtroppo mai rinvenuta dalle forze<br />

dell’ordine. Per sei mesi, ogni giorno, ha rifornito di un grammo di cocaina<br />

una donna sola, madre di un bambino, in cambio di prestazioni sessuali. Al<br />

momento è rinchiuso in carcere.<br />

Antonio Pisano detto Totò, classe 1947 nativo di Belcastro (CZ) è attualmente<br />

detenuto in carcere. Deteneva stretti contatti con Peppino De Pasquale ed<br />

Ernesto, cugino tra l’altro di Franco e Mario Trovato, si occupava di mettere<br />

in atto azioni estorsive ai danni di negozianti. I finanzieri hanno segnalato la<br />

sua alta pericolosità sociale. Donato Gabellone, classe 1965 nativo della<br />

Svizzera, si trova ricoverato presso gli ospedali Riuniti di Bergamo e, al<br />

termine della degenza, dovrà tornare in carcere. Quando i finanzieri lo hanno<br />

rintracciato nella sua abitazione di Bonate Sopra, infatti, ha tentato la fuga<br />

gettandosi dalla finestra e atterrando al suolo. Risultato: un piede fratturato e<br />

diverse contusioni al torace.<br />

Scarcerato nel 2006 con l’indulto è ora indagato per ricettazione, truffa e<br />

traffico di stupefacenti. Sempre armato girava invece Gaetano Messina, classe<br />

1953, imprenditore con diverse procedure fallimentari alle spalle, già noto alle<br />

forze dell’ordine per ricettazione, a lui si deve la corruzione del finanziere<br />

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